A cavallo tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023, l’Unicusano Livorno Rugby se la vedrà, in quattro gare consecutive, con avversari di Roma e zone limitrofe. Quattro partite tutte quante in programma alla 14:30. Questa domenica (arbitro Francesco Meschini di Milano) trasferta sul terreno della Capitolina. Poi il 22 e il 29 gennaio gare interne con Primavera Roma e Civitavecchia. Si chiuderà questo ciclo di incontri, il 12 febbraio, fuori casa con la Lazio, la formazione che guida la classifica a punteggio pieno.
FINISCE IL 2022. Quella in agenda in questa domenica pre-natalizia è dunque l’ultima uscita dei biancoverdi in questo 2022. Un anno solare favoloso, nel corso del quale è stato colta la promozione in A; un ritorno in A atteso da due lustri. Un anno solare nel quale lo stesso ‘storico’ sodalizio delle Tre Rose ha festeggiato l’ottimo secondo posto ottenuto dalla sua rappresentativa under 17 nel campionato nazionale di categoria.
PRONOSTICO CHIUSO. La Capitolina Roma ha chiuso la regular season del girone 3 di A 2021/22 al primo posto, per poi mancare, nei playoff, realmente per un soffio, l’appuntamento con la promozione in Top10. Squadra costruita con giocatori di ottimo livello: è insieme alla Lazio e ai Cavalieri Prato/Sesto, la più forte del girone 3 (quello del centro-sud). Le tre formazioni sul podio della classifica stanno lasciando le briciole a tutte le antagoniste. La differenza tra le ‘big’ e le compagini in lotta per non retrocedere è notevole. Anche la partita di questa domenica, si preannuncia dal pronostico chiuso a doppia mandata. La Capitolina è attualmente seconda, con 35 punti in otto gare. Ha perso il derby romano con la Lazio ed ha ottenuto il massimo nelle altre sette partite disputate.
BELLA FIGURA. L’Unicusano Livorno Rugby non deve conquistare, a Roma, punti a tutti i costi. Non è la partita nella quale ci si dovrà strappare i capelli se non si ottiene un risultato positivo. Poi, è evidente, se la Capitolina – ma ne dubitiamo… – concede qualche sconto e consente ad un avversario di seconda fascia di cogliere il bonus-attacco (molto più complicato ottenere il bonus-difesa), tanto meglio. L’importante, in una partita del genere, è, per Gragnani e compagni, fare una bella figura e uscire dal terreno a testa alta. Saranno altre le sfide nelle quali non ci si potrà accontentare dei complimenti di sportivi e di avversari, ma si dovrà fare l’impossibile per ottenere qualcosa di concreto.
CLASSIFICA OK. Nessuno, all’indomani della promozione in A, si era illuso che fosse facile raggiungere la meta-salvezza. Scenderà in B l’ultima, mentre la penultima disputerà i play-out con le penultime degli altri due gironi (scenderà la peggior classificata del triangolare). Insomma: il mirino dei biancoverdi è puntato sulla nona (nonchè terzultima) piazza. Finora, a ben vedere, i ragazzi di Marco Zaccagna hanno rispettato la ‘tabella minima’: con i loro 13 punti racimolati nelle prime otto fatiche, hanno scavato un mini solco sulla zona ad altissimo rischio: sei le lunghezze sulla penultima (la Villa Pamphili Roma) e sette le lunghezze sull’ultima (la Rugby Napoli/Afragola). La situazione in graduatoria non è (sportivamente parlando) drammatica. Ad inizio stagione in tanti avrebbero sottoscritto un quadro del genere a due giornate dalla fine del girone d’andata. A preoccupare, in questa fase centrale del torneo, è il livello delle prestazioni fornite.
BLACK OUT. Risale allo scorso 13 novembre l’ultima affermazione dei labronici. Netta la vittoria, 47-26, in casa, contro la Napoli/Afragola. Sette le mete dei livornesi, quattro – l’ultima in extremis – quelle dei campani. Brillante la prestazione fornita dai padroni di casa, con l’unica pecca l’aver concesso alla squadra avversaria – diretta concorrente della lotta per non retrocedere – il bonus-attacco, ‘strappato’ nell’ultima azione. Poi, forse complici le pause agonistiche del 20 novembre e del 4 dicembre, l’Unicusano, di colpo, ha conosciuto una flessione. Brutte le prove offerte sul terreno del Perugia lo scorso 27 novembre e in casa con i Cavalieri Prato/Sesto domenica passata. Ben venga, all’indomani di tali due gare, un match, come quello sul campo della Capitolina, nel quale si ha tutto da guadagnare e niente da perdere. Ben venga l’appuntamento con un incontro nel quale l’importante sarà lottare con dignità e nel quale il giudizio sulla partita non sarà basato sul risultato. Si deve dare il massimo, anche perchè poi, con le lunghe vacanze natalizie – ben cinque le settimane di stop agonistico – non mancherà il tempo per riempire il serbatoio di energie fisiche e nervose.