Nella partita valida per la giornata di apertura del campionato di A, girone 3 – il raggruppamento del centro-sud – giocata lo scorso 8 ottobre sul prato amico del ‘Carlo Montano’, l’Unicusano Livorno Rugby, al cospetto di una ‘big’ quale è la Capitolina, dette un saggio delle proprie qualità e delle proprie ambizioni. Quella partita, di alto livello per la categoria, finì con un salomonico risultato di parità, 20-20, con due punti in graduatoria per ciascuna squadra. Da allora, in oltre 100 giorni, molta acqua è passata sotto i ponti e le due formazioni hanno pienamente confermato le proprie doti. Nelle successive dieci fatiche stagionali, identico ruolino (7 vittorie e 3 sconfitte), con la compagine romana più abile nei bonus (ha racimolato 35 punti, contro i 31 della squadra biancoverde labronica). Alla vigilia della sfida valida per la prima di ritorno (in campo domenica, sul terreno dell’Unione, drop d’inizio alle 15:00, arbitro Riccardo Bonato di Padova), la Capitolina è terza a quota 37, mentre l’Unicusano è quinto a quota 33. Chi vince la gara, si assicura il vantaggio, in caso di arrivo a pari merito, degli scontri diretti favorevoli. Anche i dettagli, visto l’equilibrio in questa fascia della classifica, potrebbero rivestire un ruolo determinante.

UN SOLO POSTO. Lo ripeteremo fino alla noia: in questo girone due squadre sono nettamente più attrezzate di tutte le altre dieci. La Lazio – che ha sempre vinto ed è prima a quota 54 – e i Cavalieri Prato/Sesto – che sono secondi a quota 49, con un ruolino di 10 vittorie ed una sconfitta, ovviamente rimediata con la Lazio – stanno disputando un campionato a parte e stanno legittimamente puntando ai play-off ed alla promozione nella A Elite, il massimo campionato domestico (che nella prossima stagione sarà composto da sole otto realtà). Per le formazioni di medio-alta classifica – Capitolina e Unicusano comprese – il miglior traguardo possibile è rappresentato dalla terza piazza, una posizione che garantisce l’accesso al nuovo secondo campionato domestico, quello di A1 (che nella prossima stagione, in un girone unico nazionale, vedrà al via 10 squadre). I punti negli scontri diretti valgono doppio e forse anche triplo. Fuori dai denti: Capitolina – Unicusano è la gara spartiacque. Un’occhiata agli impegni delle altre pretendenti al terzo posto: alle 14:30 l’Avezzano (quarto a quota 36) ospiterà la Napoli/Afragola, mentre la Roma Olimpic (sesto a quota 33) riceverà la visita dei Cavalieri.

SERENITA’. La massima determinazione e le massime motivazioni alla squadra biancoverde non sono mai mancate, nè – è da scommetterci – mancheranno nelle restanti undici partite stagionali. Il tutto indipendentemente dal nome dell’avversario. Ciò premesso, l’Unicusano Livorno Rugby può giocare le gare senza l’assillo del risultato a tutti i costi, senza quella scimmia sulla spalla che può risultare un’antipatica compagna di viaggio. I livornesi faranno l’impossibile per strappare, anche sul terreno della Capitolina, un buon risultato e per caricare sul pullman un buon bottino di punti. Il tutto, però, con la giusta serenità, con la consapevolezza che l’aspetto più importante di questa stagione – ben più del piazzamento conclusivo – è rappresentato dalla crescita del folto nucleo dei giocatori nati e cresciuti nel vivaio. A parte quei ragazzi che, provenienti dall’under 19 2022/23, hanno esordito in prima squadra direttamente in A, la rosa è composta da tanti elementi che fino alla stagione 2021/22 avevano disputato solo la B. Sono loro il presente e il futuro di un roster che ha compiuto negli ultimi tempi passi da gigante. Il lavoro dei giocatori stranieri inseriti è prezioso, ma la vera ‘ricchezza’ per il club è rappresentato dai giocatori livornesi, pronti a sacrificarsi solo per il proprio immenso attaccamento ai colori sociali. Poi, è evidente, se si materializza addirittura l’impresa di centrare la serie A1, tanto meglio. Ma senza eccessive pressioni, nè tantomeno con ‘processi’ se tale prestigiosissima meta verrà mancata.

LAVORO PER LA MISCHIA. Si preannuncia, a Roma, una gara dura e difficile. Il compito più gravoso sarà per il pacchetto biancoverde, chiamato agli straordinari al cospetto di un reparto avanzato tra i migliori della categoria. Importante – non è una novità.. –  la conquista di un buon numero di palloni nelle fasi statiche e importante saper sfruttare con cinismo le occasioni propizie. Importante mantenere sempre il sangue freddo, non sbandare nelle fasi meno favorevoli e con il proprio lavoro difensivo, gettare sabbia negli ingranaggi offensivi degli antagonisti. Più facile a dirsi che a farsi: i labronici dovranno in ogni caso ripetersi sugli ottimi livelli espressi contro lo stesso avversario, all’andata, più di tre mesi fa. Assente per una evitabilissima squalifica (una settimana di stop dopo il rosso rimediato domenica scorsa, al fischio finale della partita esterna con la capolista Lazio) il tallonatore Echazu Molina. Sono ovviamente fuori causa pure i lungodegenti Castellani e Meini.

I FANTASTICI 4. Il mediano di apertura Pietro Celi, il seconda linea Tommaso Gambini ed i trequarti Leonardo Giunta e Giorgio Lenzi, brillanti protagonisti nell’Unicusano Livorno under 18, in piena lotta per l’accesso alla final-four tricolore di categoria, figurano nell’elenco dei 26 convocati in vista dei lavori di tre giorni, da venerdì 26 a domenica 28, con il CDFP di Roma, presso il CPO CONI. L’evento coinvolge i migliori elementi under 19 e under 18 delle regioni del centro e del sud Italia. Celi, classe 2006, fa parte del Centro Federale capitolino, mentre Gambini, Giunta e Lenzi, classe 2005 sono stati invitati come esterni. La chiamata dei ‘fantastici quattro’ nella selezione conferma l’ottima opera svolta a livello giovanile dallo ‘storico’ club biancoverde.