1463639_768272666522679_617858360_nDa Ladies Rugby Club:

Ci risiamo. Da qualche tempo a questa parte, quando si parla di rugby femminile, la questione dei rapporti economici (e d’interesse) tra XV e 7s torna periodicamente fuori.

Questa volta è Philip Doyle, coach irlandese della nazionale di rugby a XV che si appresta a difendere il titolo nel 6 Nazioni ed a giocarsi le proprie possibilità puntando a raggiungere una storica semifinale nella Coppa Del Mondo, a lamentarsi.

La IRFU era già scivolata più volte sulla questione dei finanziamenti e della promozione del rugby femminile della squadra di Fiona Coghlan. Pochi giorni dopo la cnquista del primo storico Grande Slam il 17 marzo scorso, la Federezione Irlandese aveva annunviato un finanziamento di 1,1 milioni di €… Per il programma Sevens. Obiettivo dichiarato quello di essere competitivi alle Olimpiadi di Rio nel 2016.

In questi giorni il problema è tornato a galla con la conferma di Ashbourne come campo casalingo dell’Irlanda per il 6 Nazioni. Ashbourne è un ambiente accogliente e familiare, ma un po’ inferiore alle strutture che dovrebbero essere previste per un evento sportivo internazionale della portata del 6 Nazioni. La RFU l’anno scorso ha accolto i test match femminili a Twickenham, subito dopo le partite degli uomini e lo ha fatto ancora una volta sabato scorso contro la Francia. Le ragazze dell’Irlanda invece hanno giocato una volta sola nel vecchio Lansdowne Road, per inciso, nel 2004.

Ma oltre alla questione del riconoscimento c’è un altro ostacolo per le ragazze di Doyle: mentre l’Inghilterra e la Francia stanno accumulando preziosa esperienza al di fuori della finestra del Sei Nazioni, l’Irlanda può contare sui training camp e sul campionato interprovinciale che inizierà tra poco. Infine c’è il problema del bilanciamento dei doppi impegni tra XV e 7s.

E’ evidente per tutti (come visto per altre squadre, Inghilterra, Francia o Australia per citare i casi più eclatanti) che il cross-over tra il Sevens di Jon Skurr e la squadra di Doyle non è fattibile. Entrambi dovranno vivere una stagione intensa ed allettante, ma con percorsi molto ardui, il prossimo anno.

Il “carrozzone” del Sevens comincerà già da fine mese a girare per il mondo: Dubai, poi Atlanta, in Georgia a metà febbraio, San Paolo una settimana dopo ed Amsterdam a maggio.

Mentre l’evento più importanti per le ragazze nel 2014, dovrebbe essere la Coppa del Mondo a XV che si giocherà ad agosto tra centro francese di eccellenza in Marcoussis e Parigi, con l’Irlanda inserita nella Pool B con Kazakhstan, Stati Uniti e le campionesse della Nuova Zelanda.

I dirigenti della IRFU dovrebbero incontrarsi nei prossimi giorni per stabilire le linee guida della stagione del rugby nazionale in rosa e tra le cose da decidese anche la possibilità di concedere a Coghlan e compagne il riconoscimento di una partita all’Aviva Stadium.

La data giusta potrebbe essere quella dell’8 marzo, facendo giocare le ragazze dopo la partita maschile contro l’Italia. Sarebbe l’ultima partita del 6 Nazioni. L’unica domanda ora è, perché no?