Nel campionato di B in corso, sono previste per ciascuna delle 48 squadre di B (formazioni divise in 4 gironi territoriali da 12 compagini ciascuno) 22 partite. L’ultima volta nella quale i Lions Amaranto – ora targati ‘LundaX’ – hanno disputato, nell’arco di una stagione, ben 22 incontri, risale al campionato di B, girone 2, 2010/11. Poi nelle annate successive, sia in C sia in B, il numero delle gare giocate dai livornesi è stato inferiore. 22 gare, considerato il dispendio di carattere fisico proprio del gioco del rugby, sono decisamente molte: per tale motivo non è sbagliata la scelta della Federugby di ridurre il numero delle formazioni della prossima stagione sia nel massimo campionato domestico (solo 8 saranno le compagini nella A Elite), sia nei singoli gironi dei tornei intermedi (10 squadre nel campionato nazionale di A1, 10 squadre in ciascuno dei tre raggruppamenti territoriali di A2 e 10 squadre in ciascuno dei cinque gironi territoriali di B). Il campionato attuale di B avrà peraltro, per quattro formazioni (le ultime di ciascun raggruppamento) anche la coda dei play-out, al termine dei quali verranno indivuate le tre compagini da retrocedere in C.
DOPO LA PAUSA. La lunga premessa è tesa a sottolineare come il torneo in corso sia impegnativo per tutti quanti, anche – è ovvio – per la LundaX Lions Amaranto. È durissima tenere alti i ritmi e mantenere al massimo la concentrazione per così tante sfide. È fisiologico ‘rischiare’ alti e bassi, indipendentemente dal valore dell’avversario di turno. I livornesi, nel primo blocco di quattro gare del campionato di B, girone 2 – il raggruppamento del centro Italia -, hanno ottenuto una vittoria e tre sconfitte. I labronici occupano la decima posizione con cinque punti all’attivo. Nelle quattro gare in questione tante le energie spese. Preziosa dunque si è rivelata la pausa osservata domenica scorsa. Uno stop che ha consentito di riempire il serbatoio e di preparare al meglio il secondo blocco che stavolta sarà composto da tre gare, in agenda il 12, il 19 e il 26 novembre (riposo il 3 dicembre). La prima partita di questo blocco vedrà i labronici impegnati sul campo sportivo Eraldo Sgorbati, contro i padroni di casa del Pieve di Cento, ripescati in B questa estate, dopo il brillante torneo di C1 scorso. Calcio d’inizio alle 14:30, arbitro Alessandro Vincenzo D’Orsi di Bologna, radiocronaca diretta sull’emittente web www.radionuovanetwork.com
TRASFERTA INSIDIOSA. La LundaX Lions Amaranto, prima della pausa, ha ottenuto, in casa con il San Benedetto (che è più forte e completo del Pieve di Cento) una brillante vittoria in rionta. Per cogliere il secondo successo di fila, i ragazzi di Giacomo Bernini dovranno sfoderare una prova ricca di sostanza. In questa terza trasferta stagionale, Ciandri e compagni si troveranno di fronte una realtà grintosa e valida. Il Pieve, che ha ottenuto la promozione a tavolino, nel corso dell’estate, è nono in graduatoria a quota 7. I pievesi, dopo le due sconfitte – prevedibili e piuttosto severe – con Bologna e Romagna, hanno ottenuto un brillante e netto successo in casa con lo Jesi (45-5) e colto un prezioso pareggio esterno con il CUS Siena (19-19).
NIENTE CALCOLI. L’esperienza insegna come le tabelle effettuate sulla carta alla vigilia dei vari blocchi delle partite siano inutili. È inutile anche sbirciare in casa degli altri, tanto l’unico modo per costruire un buon piazzamento in classifica è pensare solo a sè stessi e dare sempre il massimo. Il confronto esterno con il Pieve è delicato: ogni sforzo dei livornesi deve essere concentrato su questi 80 minuti. Chiamato ancora una volta ad una gara di alto livello è il pacchetto. Con un buon numero di palloni e di calci di punizione conquistati dalla mischia, il compito diventerà – non è una sorpresa – più agevole. Per gli amaranto – che saranno ancora privi degli infortunati Matteo Magni e Nico Bernini, due dei giocatori più preziosi dell’intero scacchiere – si tratta di un test importante, ma non decisivo. Con una vittoria, non necessariamente condita dal bonus-attacco, il margine sulla zona retrocessione sarebbe già invidiabile. Ma, almeno per ora, gli amaranto devono guardare il meno possibile la classifica. Indipendentemente dalla posizione in graduatoria, questa annata è preziosa per far acquisire ai tanti giovani e giovanissimi utili esperienze.
NON ANCORA OMOLOGATA. La partita dello scorso 22 ottobre tra San Benedetto e Firenze’31, finita, sul campo, 45-11 per i marchigiani, non è stata ancora omologata. I gigliati, che occupano l’ultima posizione in graduatoria a quota zero, hanno dovuto chiedere, per mancanza di giocatori di prima linea, per un lungo spezzone di quel match, mischie ‘no contest’. Situazione simile a quanto verificatosi nella gara successiva dei fiorentini, in casa con il Gubbio, in un incontro che sul campo si era chiuso sul 7-28 per gli ospiti, ma che poi è stato omologato, per un pasticcio dei locali nella richiesta di mischie ‘no contest’, con la vittoria, a tavolino, 0-28, a favore degli stessi umbri.