Sono 46, in tutto, le squadre al via del nuovo campionato di rugby di B, che dopo due rinvii (e salvo nuovi spostamenti, purtroppo abbastanza probabili), ‘dovrebbe’ scattare domenica 24 gennaio. Le 46 formazioni sono divise in quattro gironi zonali (nord-ovest, nord-est, centro e sud) e rappresentano undici regioni. Ci sono dieci squadre lombarde (divise tra due raggruppamenti), nove venete (nord-est), sette dell’Emilia-Romagna (divise in tre gironi), cinque laziali (quattro nel girone sud ed una nel girone del centro), quattro toscane (centro), tre siciliane (sud), due piemontesi (nord-ovest), due campane (sud), due abruzzesi (sud), una marchigiana (centro) e una sarda (il Capoterra, che per comodità logistica, legate ai collegamenti aerei tra Cagliari e la Lombardia, disputa il girone del nord-ovest). La formula originale prevedeva la disputa di play-off per le prime classificate di ciascun girone e play-out per le ultime. In tutto, erano previste due promozioni in A e tre retrocessioni in C1. Le novità dettate dall’emergenza della pandemia rendono impossibile il rispetto della formula originale. Prende ipotesi di un torneo inedito, senza retrocessioni, con la disputa solo di un girone d’andata, la soppressione dei play-off e dei play-out e con la promozione diretta della prima di ciascun girone. Paradossalmente, diventerebbe un ‘vantaggio’, per la regolarità del torneo, la composizione ‘dispari’ dei gironi del centro e del sud, formati – ciascuno – da undici squadre. Se davvero ci fosse spazio solo per un ‘girone d’andata’, ogni formazione, in questi due raggruppamenti, disputerebbe cinque gare in casa e cinque in trasferta, mentre nei gironi con dodici squadre si registrerebbero tornei con formazioni che potrebbero contare una volta in più rispetto ad altre sul fattore campo. È evidente che sarebbe da riformulare il calendario: per i Lions Amaranto Livorno, nel calendario originale del raggruppamento 2, erano in agenda, nel girone d’andata, solo quattro impegni tra le mura amiche (derby cittadino con il Livorno Rugby incluso) e sei in trasferta. Al di là delle supposizioni e delle ventilate ipotesi per la ripresa agonistica (tutto sarà più chiaro con il prossimo DPCM), è evidente che per il tecnico dei ‘Leoni’ Giampaolo Brancoli e per i suoi più stretti collaboratori risulta difficile, in questo periodo, programmare il lavoro. Da quando anche la Toscana è diventata zona ‘rossa’, l’impianto sportivo ‘Emo Priami’ di Stagno non è più fruibile. I giocatori si stanno limitando a rispettare, all’interno delle mura domestiche, nell’eventuale giardino o, al massimo, nelle vicinanze della propria abitazione, una tabella con sedute individuali, di carattere fisico-atletico. L’ultima partita degli amaranto risale allo scorso 16 febbraio: con la terza vittoria di fila ottenuta in casa con la Capitolina Roma cadetta i Lions si erano ritrovati soli sul sesto gradino della classifica del torneo 2019/20. Poi è giunta la (brusca, ma inevitabile) sospensione dell’attività agonistica. L’obiettivo, per la nuova annata – quando inizierà.. – è consolidarsi nella categoria, conquistata con la promozione del 5 maggio 2019. Grazie agli innesti in mischia dei vari Christian Mannucci, Mattia Paris e Giacomo Brancoli ed il rientro nella linea arretrata, dopo una stagione vissuta suo malgrado in infermeria, di Simone Campisi, si può puntare a migliorare la sesta piazza ottenuta nell’ultimo campionato. Per inciso: il sesto posto in B è stato il miglior risultato di sempre per i Lions, attivi, a livello seniores, solo dal 2007.