Il nuovo torneo di rugby di B non scatterà prima del prossimo 24 gennaio. Negli annali, resteranno dunque solo quattro le gare giocate dai Lions Amaranto Livorno in questo 2020, purtroppo pesantissimamente condizionato in tutte le attività dall’emergenza della pandemia. Nell’arco delle quattro gare, disputate tra il 12 gennaio e il 16 febbraio, i labronici hanno ottenuto tre successi ed una sconfitta. In totale 13 i punti racimolati: solo nella partita vinta con il Parma’31 è giunto il bonus aggiuntivo. “Al momento della brusca sospensione – è il commento di Endrit Pulaha, seconda linea amaranto, classe ’89 – eravamo in buonissime condizioni. Abbiamo chiuso il torneo di B, girone 2, il raggruppamento del centro Italia, al sesto posto, ma nelle partite rimanenti potevamo scalare ulteriormente la classifica”. Pulaha, atleta di origine albanesi (si è trasferito con i genitori in Italia quando aveva solo 8 anni), ha esordito, a 30 anni compiuti, in B proprio nella stagione 2019/20. “Ho iniziato – illustra l’avanti – tardi a giocare a rugby. Ho cominciato nel 2013, quando avevo 24 anni. In precedenza avevo praticato per sei anni pugilato. E’ stato Margil Shani a spingermi a provare lo sport della palla ovale. Per fortuna gli ho dato ascolto e ora sono qua”. Pulaha ha cominciato a livello seniores direttamente con la serie C2, con la formazione dei Lions Salviano, che all’epoca rappresentava la seconda squadra dei Lions Amaranto. “Ricordo con grande piacere – afferma il 31enne seconda linea – la stagione 2013/14, quando, sotto la guida di Emanuele Bertolini e Antonio Cannavò, riuscimmo a divertirci, raccogliendo buoni risultati. Poi, finita l’esperienza dei Lions Salviano, sono passato in prima squadra. Tutti i componenti della rosa dei Lions Amaranto mi hanno accolto subito come uno di famiglia. E’ doveroso, per questo, ringraziare in particolare Luciano Scardino, il capitano, ed altri due elementi del nucleo storico, Diego Tamberi e Alberto Giusti”. Pulaha, in campo, è cresciuto in modo esponenziale, fino a diventare uno dei punti di riferimento principali del pacchetto. Il suo lavoro in mischia è più prezioso che appariscente. “Tante le emozioni forti che ho vissuto dal 2014/15 in poi nei Lions Amaranto. Il gruppo si è cementato, anche attraverso situazioni sfortunate, legate a promozioni in B mancate per un soffio. L’amarezza per quei salti di categoria sfuggiti per poco ci hanno dato ulteriore carica e spinta. Dopo la splendida promozione del 2019, abbiamo dimostrato coi fatti di meritare la serie B”. Nel corso dell’ultima stagione, Pulaha ha saltato per motivi personali quattro gare. Per il resto, è sempre stato impiegato dal coach Giampaolo Brancoli: in quattro occasioni da titolare e in tre entrando dalla panchina. “L’importante, al di là del minutaggio concesso, è farsi trovare sempre pronti”. Proprio in mischia, con gli innesti del pilone Christian Mannucci, del seconda linea Mattia Paris e del terza linea Giacomo Brancoli, i Lions edizione 2020/21 appaiono ancor più forti rispetto alla scorsa stagione. “Per i ben noti motivi, non possiamo effettuare allenamenti classici, con contatto. Per le nostre sedute, stiamo rispettando le direttive previste per l’emergenza del coronavirus. Ciò non toglie che stiamo lavorando, a livello fisico ed atletico, per arrivare pronti al primo impegno del nuovo campionato. Il nostro obiettivo? Fare il meglio possibile ed ottenere il maggior numero possibile di successi. E’ però evidente che le motivazioni del derby con i nostri ‘cugini’ del Livorno Rugby saranno del tutto speciali. Se viene rispettato l’ordine previsto nel calendario originale e subito alla prima giornata si giocherà, il 24 gennaio, la sfida sul nostro campo amico con i biancoverdi, beh sarebbe bello chiudere questa lunga inattività con una vittoria che per noi significherebbe davvero tantissimo…”.