image001Partita giocata a viso aperto al Pino Valle di Imperia tra la Union Riviera Rugby ed il Savona. Un classico dell’ovale ligure, concluso con una vittoria di misura dei savonesi per 27 a 22. E, tutto dire, Imperia prende due punti di bonus: uno per la sconfitta con meno di sette punti di scarto e l’altro per aver segnato quattro mete. Solo tre, invece, a vantaggio degli avversari biancorossi, ma i calci hanno fatto la differenza numerica. In realtà, come spiega bene il coach Perrone, c’è stato ben altro: “risultato giusto, il confronto è stato perso sul piano della disciplina, troppi calci subiti, stiamo lavorando su questo aspetto, ma non possiamo regalare territorio all’avversario per  il comportamento di base, il tutto a prescindere dalle capacità della direzione di gara. Ci coccoliamo comunque i nostri giovani: molti senatori hanno terminato l’attività seniores e dobbiamo lanciare le nuove leve, che difettano in esperienza, ma non in entusiasmo”. La cronaca vede l’Imperia partire molto bene, dopo cinque minuti di studio. Palla aperta velocemente dal mediano di mischia Creanza (Castaldo era schierato inizialmente nei tre quarti, considerando anche le sue buone mani), inserimento di Roggero e palla al giovane Mollo, classe 1995, che vola in meta. Non trasformata. Savona reagisce e qui si vede che le difese, da ambo le parti, non sono esenti da peccati. Creanza arringa i suoi “non ci sono le guardie !!!” E così Costantino, talentuosa apertura sabazia, va in meta. Bledar Ademi trasforma: non sbaglierà un calcio in tutta la partita e, viste le prove dei nostri calciatori in nazionale vien da pensare che forse non è tutto è di scarsa levatura nelle serie inferiori. Imperia soffre e ancora Costantino va in meta.

La riscossa dei corsari è immediata. Molto bene Felipe De Castro in percussione: una partita coriacea la sua, come al solito. Fallo dei savonesi che vanno ai dieci metri sulla linea di meta, Castaldo batte al piede e si slancia nella terra promessa come un topo nel formaggio (quello buono, per giunta). Meta tra le belle statuine. Se non fossimo lontani dal Natale, Castaldo poteva tranquillamente essere l’elemento di rottura in un presepe. Niente da fare però in difesa, visto che la successiva penetrazione savonese porta in meta Gabriel Lazerciuk. Una punizione ponentina, tanto da muovere il punteggio, non va in porto e il primo tempo si chiude con il punteggio di 12 a 21 per Savona. Girandola di cambi corsari all’intervallo. Perrone e Lisco ridisegnano la squadra. Deve uscire un leonino Minniti, che ha giocato pur in non perfette condizioni fisiche. Anche Piana lascia il campo dopo una partita di sacrificio. Le terze linee si rinnovano con l’innesto di Vazio, il distruttore. Lo squalo Berio entra in seconda linea per un Ferrua concreto, ma la mischia deve essere rinnovata. Andrà meglio solo nella prima parte del secondo tempo. Ritorna mediano di mischia Castaldo, entra Bonavera all’apertura e Battistotti ritorna nel gruppo, con De Castro terza linea. Va subito meglio e la mischia ha la sua grande rivincita con una maul condotta in modo demolitivo da Vazio, con palla uscita a favore del toro Barbotto, che va in meta. 17 a 21 e Savona trema. Al 15’ del secondo tempo ancora un raggruppamento spontaneo vinto da Vazio che innesca Mollo: nuova volata dell’ala e vantaggio rivierasco: 22 a 21. L’espulsione di un savonese per un placcaggio ad un giocatore senza palla sembra consegnare i classici dieci minuti di gloria ai locali. Ma non ne approfittano. Anzi, subiscono un calcio di punizione e poi Vazio viene espulso per dieci minuti. Inutile, con Savona vede rosso. Ancora un fallo, in mischia, da posizione pericolosa e Ademi mette il calcio successivo: solo punti dalla piazzola nel secondo tempo per Savona, ma quanto basta per vincere la partita. L’espulsione di Dal Piaz, pure temporanea, per un rimbrotto al giudice di gara, suggella il tutto. Di fatto le due squadre hanno mostrato condizioni abbastanza speculari ed infatti rimangono vicine in classifica. 4 punti a Savona e 2 ad Imperia. Il conflitto per il terzo posto in campionato rimane in piedi. Note positive nell’Imperia a livello di singoli: le ali Mollo e De Masi hanno giocato molto bene, anche se i palloni giocabili sono stati pochi. Salaris ha placcato l’impossibile fino all’uscita per crampi. Coreddu ed il silenzioso Di Franco hanno retto la prima linea ed il primo esce solo a cinque minuti dalla fine per Oreggia. Battistotti e Bonavera hanno dato un fondamentale apporto al secondo tempo e si rivede anche il “tritatutto” Manganello. Prossimo appuntamento il 17 a Rapallo e poi il primo dicembre al Pino Valle contro l’Amatori Genova. Obiettivo, bottino pieno.

Union Riviera: Coreddu, Di Franco, Barbotto; Salaris, Ferrua; Piana, Minniti, Novaro (capitano); Creanza, Castaldo, Dal Piaz, De Castro; Mollo, De Masi, Roggero. A disposizione, Oreggia, Vazio, Bonavera, Berio, Battistotti, Manganello, Gandolfo.