L’head coach delle Zebre Rugby Michael Bradley è stato nominato allenatore della stagione 2020/21 del Guinness PRO14.
Ad attribuire il premio promosso dal partner del torneo Loch Lomond Whiskies sono stati gli stessi head coach dei dodici club del torneo internazionale, i quali hanno espresso in maggioranza le loro preferenze verso il 58enne originario di Cork.
Michael, che proprio lo scorso gennaio era in lizza per il titolo allenatore del mese del Guinness PRO14, ha così commentato questo importante riconoscimento: “Ovviamente, sono contento di aver ricevuto questo premio che condivido con tutto lo staff tecnico, in particolare con i miei due assistenti allenatori Andrea Moretti e Fabio Roselli. E’ un riconoscimento per il lavoro che è stato svolto nel tentativo di sviluppare le skills e il talento dei nostri giocatori per cercare di esprimere un rugby attrattivo ed entusiasmante. Questo premio dà a tutti noi un grande incoraggiamento per continuare a lavorare duro per raggiungere i nostri obiettivi. L’opportunità di continuare a lavorare alle Zebre mi è stata concessa dall’amministratore unico del club Andrea Dalledonne che crede molto nella direzione tecnica che stiamo perseguendo”.
In una stagione ridotta nel numero di giornate, le Zebre hanno vinto il 25% delle partite giocate in Guinness PRO14 (4 su 16 con 17 punti totalizzati in classifica), portando parallelamente avanti il loro progetto di sviluppo e crescita dei migliori giovani italiani.
Tanti i permit player e i giocatori invitati che quest’anno hanno debuttato con la franchigia federale nella finestra dell’Autumn Nations Cup e del Sei Nazioni, respirando la prestigiosa atmosfera del rugby internazionale durante l’assenza a Parma delle Zebre Azzurre. Nei mesi autunnali e ancora lo scorso febbraio e marzo, hanno bagnato il loro esordio col club di base a Parma i due avanti del Rugby Calvisano Nardo Casolari e Gabriele Venditti, gli atleti delle Fiamme Oro Rugby Andrea Chianucci, Alessandro Forcucci, Alessandro Fusco, Simone Marinaro e Niccolò Taddia e il flanker del Valorugby Emilia Alessandro Mordacci, mentre ha ritrovato la maglia multicolor il terza linea dei gialloneri Antoine Koffi.
“Sono molto contento di questo meritato riconoscimento per Bradley – dichiara il team manager di Zebre Rugby Club Andrea De Rossi –. Credo che sia il risultato di un lavoro che dura oramai da quattro anni. Mike è un allenatore e una persona speciale che ha fatto fare un salto di qualità al gruppo, dentro e fuori dal campo. Ha assunto le redini tecniche della squadra al termine di una stagione difficile, rimanendo coi piedi per terra e andando avanti nel suo lavoro con una visione e una progettualità futura che ha condiviso in un primo momento con Carlo Orlandi e Alessandro Troncon e adesso con Andrea Moretti e Fabio Roselli. Per quanto mi riguarda, c’è sempre stata una grande intesa con lui e abbiamo un rapporto quotidiano che va oltre il discorso lavorativo. Bradley, in primis, ma anche tutti noi meritiamo questo premio perché raccoglie ciò che è stato fatto in questi tre anni. E’ un riconoscimento importante di cui società e giocatori devono esserne fieri”.
Le dichiarazioni dell’amministratore unico di Zebre Rugby Club Andrea Dalledonne: “E’ con grande piacere e soddisfazione che apprendo questa notizia che conferma la qualità del lavoro che da anni stiamo facendo alle Zebre. Per la costruzione di un progetto di vuole del tempo, ma passo dopo passo stiamo iniziando a raccogliere i primi risultati. Credo nella filosofia tecnica promossa da Michael che mira alla valorizzazione dei giovani italiani. Vogliamo tracciare una strada che in futuro possa consolidarsi, dando così il nostro contributo alla crescita del rugby italiano e dell’intero movimento”.
Bradley è il secondo tecnico di una franchigia italiana ad aggiudicarsi il premio dopo il capo allenatore del Benetton Rugby Kieran Crowley al termine della stagione 2018/19.
Giunto alla guida tecnica delle Zebre Rugby nell’estate del 2017, l’ex n° 9 del Munster e del Cork Constitution – 40 caps da titolare con l’Irlanda tra il 1984 e il 1995 – è il capo allenatore con più presenze di tutti nella storia del club di base a Parma.
92 le partite ufficiali dei multicolor presiedute da Michael che l’anno scorso ha rinnovato il suo contratto con la formazione italiana fino al 30 giugno 2022.