Con 99 presenze ufficiali con le Zebre, Leonard Krumov è prossimo a diventare l’undicesimo centurione del club. L’occasione per il seconda linea potrebbe presentarsi venerdì 1 marzo, quando i gialloblù affronteranno il Munster nel neo-ribattezzato Virgin Media Park di Cork.

La sfida, valevole per l’11° turno di BKT United Rugby Championship, è in programma alle ore 20:35 italiane e sarà trasmessa in diretta su Sky Sport Arena e sulla piattaforma NOW.

In settimana il 27enne lombardo è intervenuto ai microfoni del sito web del club, ha parlato del suo percorso e della sua esperienza alle Zebre e presentato la gara di venerdì sera in Irlanda.

Munster v Zebre sarà una partita dal sapore diverso per te che con 99 presenze ufficiali con le Zebre, sei prossimo a diventare l’undicesimo centurione del Club. Come vivi questo momento e cosa significa questo traguardo per te? “Diventare centurione delle Zebre è un traguardo che non tutti possono dire di aver raggiunto. Per me sarebbe un onore entrare a far parte di una cerchia ristretta di icone del club. E’ una settimana piena di emozioni in vista di una partita altrettanto importante”.

Sei alle Zebre dall’estate del 2017, com’è cambiato il club nel corso degli ultimi anni? Che evoluzione hai visto? “Di evoluzioni ce ne sono state parecchie, tra membri dello staff e tecnici. Una cosa che non è mai cambiata è il gruppo di ragazzi che si crea ogni anno e che è sempre più forte. Siamo una famiglia prima ancora che una squadra”.

E com’è cambiato invece Leonard Krumov? Che tipo di giocatore eri quando sei arrivato e su quali certezze puoi contare invece adesso? “Quando sono arrivato ero un giocatore grezzo, un po’ timido. Adesso sono più confidente delle mie capacità. Penso di poter dare delle certezze e avverto la fiducia dei tecnici che mi permettono di esprimermi in campo. Sento di essere un punto fisso e un riferimento per i più giovani: spero di esserlo anche per i nostri sostenitori e la gente fuori dal campo”.

Il tuo ricordo più bello con la maglia delle Zebre? “Ce ne sono tanti. Il primo che mi viene in mente è la meta del mio grande amico Andrea De Marchi a Galway: un momento bellissimo che ci ha fatto scoppiare di gioia. Un altro ricordo molto bello è quando abbiamo vinto con lo Stade Francais a Parigi, un’altra vittoria molto bella e molto importante”.

Delle tue 99 partite disputate fino adesso, ce n’è una che vorresti rigiocare e vincere? “Una partita che vorrei rigiocare e vincere è la prima di campionato di quest’anno: Zebre v Ulster che purtroppo non siamo riusciti a portare a casa di fronte al nostro pubblico”.

Venerdì sera giocheremo a Munster, una squadra dal glorioso passato che ultimamente sta ottenendo risultati discontinui in campionato. Che consiglio daresti a un più giovane compagno di club per scendere in campo con confidenza, lucidità e consapevolezza in casa della Red Army? “Giocare questo tipo di partite a Munster non è mai facile perché sono sfide impegnative, piene di pressione. Il consiglio che posso dare è di vivere la settimana al massimo per arrivare a mille il giorno della partita, carico per dare tutto per i compagni perché anche loro faranno altrettanto”.

Abbiamo avuto quasi due settimane per preparare la partita. Come ha reagito il gruppo dopo la sconfitta di misura con Edimburgo e da quali certezze ripartiamo? “Ripartiamo dalle certezze che abbiamo avuto quest’anno: sappiamo essere competitivi e sappiamo mettere in difficoltà qualunque avversario. Munster è una squadra molto fisica: noi dovremo esserlo di più. Dobbiamo essere cinici in ogni aspetto di gioco, dal primo minuto, senza lasciare nulla caso. Controlliamo quello che possiamo controllare e diamo tutto in ogni pallone, ogni carica, ogni placcaggio”.