Torna la nostra rubrica sulle protagoniste del rugby italiano e mondiale. Tempo fa avevamo chiesto di conoscere qualcuna delle ragazze della nazionale olandese di rugby 7s, con grande piacere ci ha risposto in questi giorni Tessel Van Dongen, raccontandoci la sua storia. Tessel è una giocatrice un po’ particolare, non è nata rugbista ma è arrivata nel nostro mondo ovale dopo un percorso molto particolare. Siamo davvero felici che Tessel abbia voluto raccontarci la sua esperienza.
Ciao Tessel, benvenuta su Ladies Rugby Club. Puoi raccontantarci come ti sei avvicinata al rugby? Tu eri una buonissima giocatrice di basket se non ho letto male.
“Questo potrebbe essere qualcosa per me, ho pensato subito quando diciotto mesi fa ho letto un articolo che il rugby a sette era diventato uno sport olimpico e che la Federazione Olandese cercava, giocatrici per formare una squadra professionista”.
Eppure, ti ci è voluto più di un anno prima di prendere una decisione.
“Quando ho letto l’articolo, avevo poco meno di 20 anni ed un Campionato Europeo di basket da giocare. Quindi ho messo da parte l’idea. Eppure ho continuato a tenere l’idea del rugby nella mia mente. I Giochi Olimpici sono una cosa incredibile e non avrei mai avuto questa possibilità con il basket. Quando all’inizio di questa stagione ho sentito che era stato organizzato un “talent day” ho deciso di provarci. Non sapevo se avrei ottenuto qualcosa, ma volevo sapere se il rugby poteva essere per me, visto che ormai era nella mia testa.”
E com’è andata?
“Sono stata selezionata nel “Talent Day” ed ho giocato tre tornei minori di rugby 7s nei Paesi Bassi con le altre ragazze scelte. In quel periodo ho preso la mia decisione definitiva. Improvvisamente mi sono resa conto di non avere più dubbi tra basket e rugby. La mia paura più grande era dover comunicare al mondo del basket la mia scelta. Quel mondo era stato fino a quel momento tutta la mia vita, anche quella sociale, ma sapevo anche che non sarei mai diventata una stella mondiale del basket. La mia forza non stava nella tecnica individuale, io sono sempre stata una buona parte di una buona squadra ed un arrivista. E’ stata la mia mentalità a far sì che diventassi una giocatrice d’elite. Nella nazionale olandese di basket partivo sempre dalla panchina.”
E’ stato difficile abbandonare il Basket?
“La mia paura era infondata perchè tutti hanno risposto positivamente alla mia scelta, sebbene alcuni abbiano sicuramente ancora i loro dubbi. Io stessa ho avuto paura di rimpiangere per sempre il mondo del basket, per più di dieci anni è stato la mia vita, ma mi sono innamorata subito del rugby a sette, c’è tutta la sintesi dello sport li: velocità, forza, esplosività, correre negli spazi, sostegno e abilità tecnica. Anche se ho ancora qualche problema ad allenarmi quando piove!”
Nonostante tu sia arrivata al rugby solo un anno e mezzo fa, nel mese di settembre sei già stata selezionata per un torneo internazionale in Francia ed hai avuto la chiamata per le Series a Dubai. Prossimo obiettivo?
“E ‘stato tutto inaspettato, c’è stata l’occasione e l’ho presa. Ero felicissima quando poco prima delle World Sevens Series a Dubai mi è arrivata la comunicazione che ero stata selezionata per il torneo. Non ho mai avuto tanta fiducia in me stessa e nella possibilità di fare carriera nello sport, anche se si dovrebbe sempre rimanere con i piedi per terra. Intanto mi godo ogni passo avanti che sto facendo”.
Grazie mille a Tessel Van Dongen per la disponibilità. Ti auguriamo di giocare anche le prossime tappe delle Series e di proseguire la strada verso Rio 2016 e magari anche di vederti giocare in qualche torneo qui in Italia!
“Mi piace l’Italia… Chissà! Grazie Ladies Rugby Club è stato un piacere parlare con voi. Ciao!”