Ci sono partite che , indipendentemente dalla serie a cui appartengono, che si tratti di Super Rugby o di Serie C, per chi le vive restano indelebili nella memoria. Questa che vi racconto lo sarà senz’altro per i ragazzi dell’Asti Rugby 1981 cadetta.
La settimana era stata colma di defezioni dovute principalmente all’influenza, e così il sabato pomeriggio abbiamo dovuto creare una linea di 3/4 priva dei suoi generali, Monacò, Ferraris. Cainzo, Merraj.
La scelta è stata quella di dare spazio a chi durante l’anno aveva avuto poche opportunità di mettersi in luce, e quindi dentro Giordano all’ala , Stillo all’esordio da titolare e Toscani ad estremo.
La gara inizia e inaspettatamente è l’Asti ad andare in vantaggio con una bella progressione di Palladino , oggi nel ruolo inusuale di secondo centro.
Ma l’Imperia è comunque la squadra che storicamente è sempre riuscita a mettere in difficoltà i Senatori/ Cadetti dell’Asti e così è anche questa volta. I liguri reagiscono e complice anche una valutazione forse eccessiva dell’arbitro l’Asti perde il suo leader naturale Filippo Ghia prima per un giusto giallo su un placcaggio aereo , e poco dopo il rientro in campo, per un rosso diretto, dovuto ad un pugno involontario in una ruck.
I già pochi schemi di gioco astigiani saltano e resta solo il cuore per provare a vincere una partita che, a quel punto pareva davvero difficile da vincere. L’Imperia macina gioco e passa in vantaggio ma complice forse anche per loro qualche assenza , non riesce a chiudere la gara, il primo tempo si chiude con i liguri avanti di un solo punto.
Nel secondo tempo la sfortuna si accanisce sula cadetta e anche l’unico mediano di mischia Diliberto deve lasciare il campo a causa di un infortunio al ginocchio, quindi non restava altro da fare che sconvolgere ulteriormente la formazione mandando il seconda linea Nebiolo tra i centri e portando l’estremo Toscani a mediano d’apertura per la prima volta in vita sua. La frustrazione aumenta quando a circa 15 minuti dal termine capitan Abbatino apre palla , ma viene intercettato dal 15 ligure che corre da solo in meta, nonostante lo sforzo di Palladino che riesce a placcarlo proprio sulla linea.
Tutto sembrava perso e invece la rabbia si sfoga nel gioco e fornisce la forza di marcare ancora due mete in meno di dieci minuti con Palladino e Mamino, per il finale incredibile di 34 a 40.
Anche questa volta mi sento di esaltare non il risultato in se , ma il senso di fratellanza che ci accomuna e che in 14 contro 15 , senza i nostri riferimenti in campo non si ci ha fatto smarrire accettando una sconfitta , ma al contrario ci ha fatto incoraggiare a vicenda portando il collettivo al raggiungimento di un risultato memorabile. Un plauso particolare a Ricci e Toscani il primo davvero infallibile al piede e grande trascinatore e il secondo rivelazione assoluta di questo campionato in casa Asti.
L’appuntamento è per domenica 10 Marzo , in casa alle 14.30 per la partita contro Rapallo.
Andrea Pastore – Ufficio Stampa