La Union ruggisce. Lascia il segno. E che unghiata, che morso. La Union è cresciuta. Il rugby in Provincia di Imperia parla Union. L’occasione è la trasferta di Cogoleto, un avversario storico. Ultima di andata, prima della lunga pausa invernale. Cogoleto con il dente avvelenato: ha perso con Savona di misura nel turno precedente, l’anno scorso ha vinto il campionato con innovazioni tecnico-tattiche per la serie C. La sua mischia è molto esperta. La Union arriva dalla vittoria in scioltezza contro gli Amatori. Qui è altra storia: espugnerà sì il campo del Cogoleto, ma alla fine di una battaglia con uno scarto minimo. 16-20. La mischia della Union è giovanissima, ma sta maturando esperienza. E i genuati soffrono, pensando ad un pomeriggio di riposo. Sarà la Union a segnare per prima, con Davide Pozzati. Araba fenice, quest’ultimo, sarà il Von Karajan di una orchestra diretta da par suo. La meta non viene trasformata: i calci sono ancora un problema, visto che sono costati la sconfitta con il Savona in casa. Sarà il calcio successivo, una punizione, a rompere l’incantesimo. Perché Castaldo, piede di velluto, nuovamente, mette tra i pali. La partita è giocata sul fino difensivo. Sarà una smagliatura a permettere la segnatura del Cogoleto che mette una trasformazione e già aveva una punizione a favore. 10-8 per i locali a fine primo tempo. Nella ripresa è la ripartenza veloce su punizione innescata da Pozzati che se ne va in mezzo ai pali nella terra promessa non più vergine. Pazienza, ci si passerà ancora. E Castaldo trasforma. A questo punto il “Cogo” non ci sta e percuote la difesa unionista. I corsari sono corsari e commettono falli. Puniti. Due calci e i locali ancora avanti. E lì arriva il comportamento da serie C, quel comportamento sparagnino di continue ripartenze per tenere la palla. Peccato. La Union è giovane, ha la panchina lunga e vuole giocare alla mano. È così che lottando sulle barricate, non solo non si commette fallo, ma si lanciano verso la meta tanto l’ “invisibile” Roggero quanto il tank Barbotto. Quest’ultimo è al culmine di una maturità fisica e tecnica di rilievo. Il suo campionato è da incorniciare. Così come l’apertura di Pozzati a Mollo: metaman ancora una volta e fine dei giochi, nonostante lo sterile tentativo del Cogoleto di andare oltre. No, niente da fare…Commenta il coach corsaro Perrone: “ i ragazzi sono stati fantastici e mi hanno fatto un grande regalo di Natale, abbiamo tanti giovani, abbiamo la panchina lunga, giocano tutti, spero in un grande girone di ritorno, voglio prendere Savona, il Cus Genova non è così lontano, abbiamo le prime della classe in casa, già a febbraio contro Recco, voglio un grande pubblico, è l’ora della cultura rugbistica nella Liguria di Ponente”. E così sia. Buon Natale ovale, Union.