Gli amanti del rugby e i tifosi del Padua Rugby Ragusa oggi hanno avuto la conferma che il lavoro ben fatto, quello che si fa non solo col fisico, ma anche con la mente e col cuore, dà i risultati sperati.
Le Under del Padua hanno stravinto al Petrulli sui pari età catanesi.
La ciliegina sulla torta è poi arrivata da Enna, dove la prima squadra è andata a giocare la partita più importante del campionato. Con la vittoria ottenuta il Ragusa Rugby ha vinto il campionato! Ed ora solo i play-off la separano dalla serie B: incrociamo le dita…
I primi a scendere in campo stamani sono stati i ragazzi della Under 16, contro i Briganti di Librino Catania. Più che in un campo di rugby sembrava di essere in un terreno dove erano state assemblate tante piccole piscine, un misto di acqua gelida e fango, che ha reso il pallone molto scivoloso e, di conseguenza, difficile da controllare.
La partita è finita 39 a 5 ed ha avuto come indiscusso protagonista il Padua, che è passato in vantaggio fin dalla prima azione con Alessandro Cappa, seguito a ruota da Ottavio Modica (una sola trasformata).
Forse i Briganti avevano bisogno di questo scossone per entrare in partita, cominciando a pressare con caparbietà ed insistenza, cercando ripetutamente di andare a meta. Per dieci minuti il gioco si è stabilizzato nella metà campo paduana. Al decimo, gli sforzi dei catanesi sono stati premiati con l’unica meta della partita (non trasformata).
Il Padua imprime al gioco le sue regole e il suo ritmo.
Al quindicesimo il Padua va a meta con Matteo Firrito (trasformata) ed al ventitreesimo con Alessandro Cappa (non trasformata).
L’unico momento in cui i Briganti si sono fatti “vedere” è stato allo scadere del primo tempo, quando hanno tentato ripetutamente di doppiare l’azione che li aveva portati a meta precedentemente.
Si va al riposo sul 24 a 5.
All’inizio della ripresa, giusto per far capire a chi non lo avesse ancora fatto l’andamento della partita, in dieci minuti il Padua allunga con una doppietta di Cappa (entrambe non trasformate).
Con il terreno pesante si fatica il doppio e allora iniziano i cambi: escono Francesco Lo Presti e Carlo Firrito per Giorgio Lentini e Daniele Occhipinti. Il gioco continua con lo stesso swing: Padua all’attacco e Briganti in difesa.
Ancora cambi nelle linee ragusane, Marco Biazzo, Ottavio Modica ed Ernesto Vindigni vengono sostituiti da Aldo Incarbone, Gioele Distefano e Giulio Avveduto.
Al venticinquesimo Matteo Firrito segna la sua seconda meta (non trasformata). I Briganti accennano a una debole ripresa, ma il fischio dell’arbitro chiude le danze sul 39 a 5.
Partita pulita, giocata con schemi precisi, ben preparati, con grinta ma senza strafare.
E dopo tuffo nelle pozzanghere, specie per Giulio Avveduto, al suo esordio assoluto.
Man of the match Firrito Matteo, non solo per le sue mete, ma per aver corso, lottato e spinto per tutto il tempo.
A mezzogiorno in punto è stata la volta dell’Under 20 contro il Sguna rossa Catania.
Sembra di rivedere il precedente incontro: Padua all’attacco, avversari in difesa.
Al quinto minuto il Padua va a meta, ma l’arbitro non concede, ha visto un avanti!! Subito dopo realizza Giorgio Criscione (trasformata).
Al tredicesimo viene annullata una seconda meta, ma nel contempo viene concesso il vantaggio, personalmente non ho capito cosa volesse dire ciò, ma penso di non essere stata la sola…
Andrea Giufrè dà la svolta alla partita realizzando una meta al quindicesimo (non trasformata). I catanesi visibilmente innervositi dall’andamento dell’incontro si dimostrano parecchio scorretti, ma l’arbitro li richiama prontamente.
Giufrè realizza la doppietta (trasformata, oggi il piede di Peppe Modica ha avuto molto da fare ed è stato “birichino”, concretizzando calci difficili e sbagliandone facili).
Al ventunesimo si gioca all’interno dei 22 catanesi, la palle vola tra le mani di Giorgio Criscione che parte in una galoppata imprendibile, che lo porterà a realizzare la sua seconda meta (non trasformata) e subito dopo realizza Giulio Battaglia al centro dei pali (non trasformata). 29 a 0
Arriva la terza meta non concessa per palla “tenuta alta” e subito dopo Giuseppe Cafiso realizza la meta che cercava da tempo (trasformata). Si va a riposo 36 a 0.
Il cliché del secondo tempo rispetta il copione del primo, con il Padua alla ricerca delle mete e con gli avversari sempre più in affanno e in difesa. Al decimo Marco Muccio realizza (trasformata) e subito dopo lascia il terreno di gioco per Marco Marlin.
I catanesi provano ad attaccare ma Marco Cavalieri intercetta l’ovale con una mossa repentina e vola a meta tra la sorpresa di tutti (trasformata). A questo punto”piovono” mete: al ventunesimo Battaglia (trasformata), al venticinquesimo Modica (non trasformata). Esce Vittorio Novello per Giovanni Occhpinti, un gradito ritorno dopo mesi di assenza per un infortunio in partita.
Quasi allo scadere del trentesimo Marlin va in meta (trasformata), seguito da Occhpinti (non trasformata). E finalmente l’arbitro fischia! 74 a 0.
Felici ed esultanti i “novellini” si abbracciano. Anche oggi hanno disputato una bella partita, anche la loro pulita e come da copione.
Man of the match Giufrè, per le mete realizzate e per la concretezza del suo gioco.