E’ difficile raccontare il susseguirsi delle emozioni che per 80 minuti si sono intrecciate sul campo della Barca ieri pomeriggio.
Tensione: per tutto l’incontro le due formazioni si sono date battaglia rincorrendosi l’un l’altra nel punteggio fino alla fine.
Paura e Ansia: per 20 minuti 500 persone sono rimaste attonite nel vedere immobile a terra l’estremo della Reno Francesco Sacchetti sanguinante e senza conoscenza dopo un duro placcaggio.
Gioia e Tristezza: l’urlo liberatorio dei giocatori e dei tifosi gialloblu che per 1 punto ritornavano in serie B contro la delusione dei supporter e della squadra bianconera che per 1 punto non coronavano il loro sogno.
La Reno e la Loenorso hanno disputato una grande finale e nell’ arco dei due incontri hanno davvero onorato il gioco e i valori del rugby.
Come all’ andata le due squadre all’ inizio si affrontano colpo su colpo senza riuscire a prendere il sopravvento anche se è la Reno che parte molto forte a va ad insediarsi nella metà campo udinese. La Loenorso risponde con una attenta difesa e al 10mo e al 18mo si porta in vantaggio con due precisi calci di McKinley. I gialloblu non mollano, al 27mo Vallone riesce a trovare una linea di corsa vincente che lo porta fino a 5 metri, Bettini coordina un paio di ruck e alla fine gli avanti riescono a sfondare con la meta finalizzata da Savoia. La trasformazione non riesce ma la Reno si porta sul 5 a 6. Tre minuti dopo un i bolognesi rimangono in 14 per l’espulsione temporanea di Murgulet, McKinley ringrazia e allunga ancora sul 5 a 9. La Reno, pur in difficoltà, prova a reagire e accorcia le distanze con una punizione di Nicola Sacchetti. La Loenorso spinge per approfittare della superiorità numerica e guadagna altre due punizioni ma, incredibilmente, l’infallibile mediano irlandese sbaglia e il tempo si chiude sul 8 a 9.
La ripresa inizia con le due squadre decise a chiudere la gara. Gli uomini di Venturi e Fava fanno fatica a mettere in moto la loro cavalleria leggera mentre i bianconeri si difendono bene e contrattaccano, al sesto, sempre con McKinley, mettono altri tre punti nel carniere . L’ennesimo “schiaffo” sembra scuotere la Reno che per quindici minuti gioca il suo rugby migliore e prende in mano la partita. Dopo due punizioni vincenti di N. Sacchetti al 16mo va per la prima volta in vantaggio. Il forcing gialloblu non si ferma e alternando il gioco degli avanti e dei trequarti al 21mo ancora N. Sacchetti riesce a trovare il varco giusto e schiaccia l’ovale tra i pali; la Reno si porta sul 21 a 12 e la partita sembra decisa. Ma ancora i friulani reagiscono con orgoglio. I bianconeri, spinti dal proprio pubblico, mettono in difficoltà le file bolognesi conquistano altre due punizioni e vanno un’altra volta in superiorità numerica per l’espulsione di Bettini; McKinley colpisce ancora e a 12 minuti dalla fine, sul 21 a 18, la partita sembra riaprirsi .
Invece la gara si congela per il grave infortunio di Francesco Sacchetti; per venti lunghissimi minuti, il tempo rimane sospeso fino all’uscita dal campo dell’ ambulanza sommersa dagli applausi di tutto il pubblico .
Mancano 9 minuti alla fine e un fatto del genere potrebbe avere ripercussioni negative sui giocatori della Reno che invece si ricompattano e rientrano in campo più decisi che mai. Riconquistano subito l’ovale e spingono la Loenorso all’ interno dei 22 metri, con una serie di azioni sfiorano la meta due volte e non permettono più agli avversari di uscire dalla loro metà campo.
Al fischio finale esplode la gioia, la Reno dopo un’ annata incredibile, 18 vittorie su 20 incontri, e dopo aver combattuto fino all’ultimo contro una grande Leonorso, ritorna meritatamente in serie B.