Andrea Brach è responsabile della mischia per le categorie U14, U16 e U18 e assistente allenatore per U16 e U18.

Cosa significa per te allenare per Juvenilia Bagnaria Arsa?
Per me è un onore e un piacere allenare a Bagnaria.

Juvenilia rispecchia tutti i valori che il rugby deve fornire, inoltre qui mi sono sempre sentito a casa grazie al Direttivo e a tutto lo Staff sempre coeso nel mettere i propri atleti in primo piano.
Perché Allenare nel mondo del rugby?
Dopo avere sperimentato il gioco del rugby sulla mia pelle, nel 2014, ho deciso di provare a trasmettere la mia passione per questo gioco ai ragazzi, diventando allenatore.
Spesso nelle società mancano figure di riferimento, il mio obiettivo è diventare una di queste.
Guardando al futuro cosa vorresti ottenere come allenatore?
Vorrei infondere ai ragazzi la volontà di dare sempre il massimo, anche nei momenti di difficoltà, nel campo così come nella vita di tutti i giorni.

La soddisfazione più grande da allenatore?
Senza dubbio il ritorno in Juvenilia di alcuni ragazzi, da me allenati, che in passato hanno dovuto cambiare società non disponendo allora della categoria. Ora sono figure di riferimento per i compagni più giovani e sono la base per la futura Seniores.

Sogno nel cassetto come educatore?
Far approdare un ragazzo in Accademia o perché no, in nazionale…

Di cosa ha bisogno attualmente il rugby giovanile?
Sicuramente di tornare alla normalità il prima possibile, ai ragazzi manca il rugby vero, quello fatto di contatto e confronto tra compagni, lo spogliatoio, il terzo tempo e la sfida con gli avversari in partita la domenica.

Come si vive questa pandemia da allenatore giovanile?
Non è stato semplice reinventarsi settimana per settimana in attesa di nuovi dpcm e delle direttive federali. Comunque a differenza di altri sport, abbiamo avuto la possibilità di garantire una continuità e una forma di normalità ai nostri giocatori e questo è il traguardo più grande della Juvenilia