Nella stagione 2017/18 il Livorno Rugby, sotto la guida tecnica di Marco Zaccagna, chiuse il torneo di B, girone 2, al terzo posto, andando ad un passo dalla promozione in A (in quella stagione salivano di categoria le prime due classificate). Attivo nella mischia di quella squadra anche Mattia Paris, seconda linea classe ’92. L’avanti labronico, al termine di quella brillante annata, aveva deciso di appendere le scarpette al chiodo. Decisione che non si è dimostrata irrevocabile. Paris è tornato ad allenarsi questa estate con i Lions Amaranto Livorno, il sodalizio con cui ha mosso (all’età di otto anni) i suoi primi passi nel mondo della palla ovale. Il prossimo 15 novembre Paris rientrerà in campo per una gara ufficiale sempre del torneo di B, girone 2 (il raggruppamento del centro Italia), e, guarda caso, si troverà di fronte, dall’altra parte del campo proprio il Livorno Rugby. Per uno strano scherzo del destino il calendario si è divertito a proporre subito alla prima giornata del nuovo campionato il derby cittadino. La sfida si giocherà alle 14:30 sul campo centrale dell’’Emo Priami’, per la terza stagione (splendido) quartier generale dei Lions. Paris dice: “Sarà una gara che regalerà a tutti quanti forti emozioni. Dovremo mostrare la giusta dose di grinta e determinazione, ma al tempo stesso ci servirà grande smalto e lucidità. Altrimenti diventerebbe forte il rischio di farci coinvolgere dal nervosismo e dalla tensione”. In quanto a freddezza, Paris ha ben poco da farsi insegnare. Significativo l’episodio che lo ha visto protagonista il 4 agosto 2015, quando grazie ad un placcaggio – uno dei fondamentali più tipici del rugby – ha salvato la vita di un uomo di 40 anni ed evitato gravi danni fisici ad altre persone. Il placcaggio più importante della sua carriera, Paris lo ha piazzato lontano da un campo da gioco e più precisamente al distributore di via del Levante. Il quarantenne aveva strappato di mano una tanica ad una donna, che la stessa stava riempiendo di benzina, e poi si era gettato addosso tutto il liquido infiammabile. L’uomo, con in mano un accendino e una sigaretta, stava minacciando di darsi fuoco: stava per suicidarsi e facendo esplodere il distributore, con tutte le pericolosissime conseguenze del caso. Proprio in quel momento però, per fortuna, stava facendo benzina al suo scooter Paris: l’avanti, senza farsi prendere dalla paura e dalla frenesia, si avvicinò al quarantenne, cercando di togliergli l’accendino e la sigaretta. Poi, notando una certa resistenza, fece quello che meglio sa fare: letteralmente lo placcò, gettandolo a terra. Poco dopo giunsero sul posto i carabinieri, che fermarono l’uomo. “Ho avuto tanta paura ma ho fatto quello che pensavo fosse giusto – fu il commento a caldo del rugbista –; non chiamatemi eroe. Ho fatto quello che c’era da fare”. Gesto premiato, 25 giorni dopo, dal presidente federale Alfredo Gavazzi, che consegnò al giocatore, in occasione del test-match Italia – Scozia, disputato a Torino, un encomio ufficiale della FIR. Atleta di mischia di sicuro spessore, valido e completo, per Paris sono bastati poche settimane dal giorno del suo rientro agli allenamenti per raggiungere una buona condizione fisico-atleta “Vista la situazione – commenta – creatasi con l’emergenza del Covid-19 e la sospensione anticipata di tutti i campionati di rugby 2019/20, di fatto, rispetto agli altri giocatori in attività, ho perso solo un anno e mezzo. Sono convinto di essere pronto per poter dare il mio contributo fin dalla prima giornata del nuovo campionato di B. Tornando in amaranto, per me, si è chiuso un cerchio. Sono stati in particolare tre giocatori Lions – Salvatore Fusco, Simone Campisi ed Emilio De Libero – a convincermi a riprendere questa avventura con una squadra di amici”. Rispetto all’ultimo campionato di B, nella mischia dei labronici, si sono dunque aggiunti tre pezzi da novanta: oltre allo stesso Paris, si sono registrati gli innesti del pilone Christian Mannucci (protagonista anche in A) e del terza linea Giacomo Brancoli (reduce da tante esperienze di ottimo livello in Top12). “Senza contare – sottolinea lo stesso Paris – il valore del terza linea Giacomo Bernini, tornato nell’ovile amaranto nella scorsa estate, ed il valore del gruppo storico, quello che ha ottenuto nel 2019 la promozione dalla C1 alla B con una sfilza di 14 vittorie su 14. Possiamo divertirci e toglierci ancora non poche soddisfazioni”.