Mentre l’Italia intera batte i denti per il freddo, le ragazze in quel di Imperia sorridono ad un tiepido sole giocando a rugby. Le squadre giungono al Pino Valle di Baité da ogni parte del Nord Ovest. Anche quelle di Aosta, stanche per la trasferta, ma felici di giocare finalmente con una temperatura superiore allo zero. In programma le seniores della Coppa Italia a sette e le under 16, con la puntuale organizzazione dell’Imperia Rugby e tanta gente sul campo. Molto attese alla ripresa del gioco le gabbianelle di Imperia, decise a combattere e quasi al completo. Di fronte gli avversari di sempre, Torino e Cogoleto. I due gironi premiano quest’ultimo, inserito contro Savona e Liceo Monti di Chieri. Imperia dovrà invece utilizzare la sua ampia rosa contro le tre avversarie di turno, Aosta, Genova e Torino. Il campo pesante è foriero di prove ai limiti della sopportazione fisica. Nonostante un relativo torpore, una volta scaldati i muscoli, chi ne ha, lo fa vedere. Imperia parte a raffica. Adeguandosi signorilmente alle sole cinque giocatrici dell’Aosta, le ragazze di Francesco La Macchia giocano pure in cinque il primo match. Il che significa un grande dispendio di energia, che può essere pagato. Però…grandina. Fuori stagione, si direbbe. Undici mete, un risultato di 55 a 5 (cinque punti per ogni meta) con la sola pecca di una distrazione. Segna subito Arianna Di Stefano, una libellula al rientro dopo una lunga assenza. Darà tutto, come sempre. Poi Speedy Martina La Macchia, una Maria Chiara Gurzì trascinante, ancora la Di Stefano quindi la Carlotta Zollo, poi la Lidia Colombo, che si permette pure la capriola sul punto, la giovanissima Miranda Pellegrini, ancora a segno e ancora la Gurzì e finalmente la Giulia Marino cuor di capitana ed Elisa Ascheri, fra l’altro attenta ed impegnata negli ultimi allenamenti. Da notare anche il piccolo incidente con l’ammonizione a Viviana Busquet: ripagherà ampiamente, ma è segno che non si fanno sconti. Continua a grandinare anche contro Genova. Le mete sono ancora undici, mentre Genova ne mette a segno due. E si tenga conto che Genova ha perso di otto mete a zero contro Torino, tenendo bene la prima fase di gioco. A segno la Marino due volte, che suona ancora una volta la carica, la Zollo, la Melcarne, due volte la Gurzì, una tambureggiante Sharon Giaquinta, la Di Stefano e alfine Lidia Nightmare Colombo, che mette alla prova le sue non comuni doti atletiche con le sue giocate preferite. È scritto. La partita contro Torino sarà determinante per l’ingresso in finale. Nell’altro girone Cogoleto si impone, non senza difficoltà soprattutto contro un Savona in crescita costante. Imperia-Torino si rivelerà in effetti la reale conclusione del torneo, la sfida classica e naturale tra due compagini di alto profilo. Francesco La Macchia, da grande alchimista tattico, propende per una formazione coriacea ed esperta. La prima fase della partita non è certo di studio, non può esserlo a sette giocatori, non può esserlo se si tratta di Imperia e Torino. L’intensità è molto alta. Le collisioni decise. Non c’è una vera e propria prevalenza territoriale, ma un tentativo delle due squadre di non essere assorbite in mischie per la palla, potendo lasciare giocatrici pronte a sferrare il colpo decisivo. Purtroppo in una di queste trappole inattese cade l’Imperia, trafitta centralmente da un’azione decisa del Torino. Le ragazze in nero si portano allora alla riscossa e seguono minuti di rugby al cardiopalma. Sarà ancora Torino a trovare la corsa decisiva. Nonostante la felicità del momento, si notano tre giocatrici piemontesi a terra stravolte. È dura. Nel secondo tempo i tentativi imperiesi vengono rintuzzati. Brava Bonecrusher Gurzì, che pare inesauribile, la Marino prova in ogni modo a trovare la giocata, la Di Stefano fa aggio sulla sua esperienza, Fireinthesky Zollo ci mette anima e cuore per il suo minutaggio, ma Torino si impone con il suo gioco di interpretazione corale e di grande corsa. Sotto di tre mete, Imperia non demorde. Una ragazza torinese subisce una espulsione temporanea e l’assalto delle locali è veemente. Infine una illuminante apertura di Giulia Marino mette Viviana Busquet in condizioni di volare in meta con un’azione degna del principe Obolensky o alla Carla Hohepa, neozelandese di solida e rapida realtà. Manco a dirlo, tutto riaperto. E succede quel che non ti aspetti, sul calcio d’inizio dell’Imperia la pur esperta Wi non annulla e piomba su di lei come un falchetto Martina Lamacchia, che segna la seconda meta per le gabbianelle. Solo il tempo ormai quasi scaduto fa cadere nello sconforto le ragazze di Imperia, che ormai credevano nell’aggancio e nella possibile finale. Manca veramente poco. È così subito finale per il terzo e quarto posto, contro avversarie tradizionali, il Savona. Una squadra, come detto, temuta, di buona scuola, con individualità di spicco, quali la Piras e la Essaber. Le imperiesi però non si scompongono e contro ogni funesta aspettativa demoliscono subito le savonesi. La Marino penetra centralmente (notevoli i ricicli sulle compagne in sostegno), “Shashi” Giaquinta da una ruck va a segno e nel secondo tempo si porterà a spasso cinque avversarie appese fino alla meta. Particolarmente apprezzata la segnatura da mischia del mediano Barbara Babibolt Sappa, che sguscia sul lato chiuso e segna in tuffo, meritando l’applauso del folto pubblico e una definitiva consacrazione di ruolo. Un’azione alla Troncon dei bei tempi. C’è tempo per due segnature della Piras nel secondo tempo, quindi la Colombo e la Martina La Macchia mettono tutte a tacere con fulminee sgroppate. 35 a 10 e tutte sotto la doccia. Neanche in tempo per vedere l’azione demolitrice del Torino contro il Cogoleto, che non riesce ad affacciarsi nella metà campo piemontese per un tempo infinito. Il concentramento under 16 successivo ha visto in campo anche la valida imperiese Barbara Cerisara, schierata con Savona. Il gruppo under 16 è in allestimento: le giovanissime si allenano con Simona Bozzano nel pomeriggio del lunedì, mercoledì e venerdì, in un ambito protetto, sicuro e ben seguito dallo staff imperiese. Le seniores si mettono alla prova lunedì, mercoledì e venerdì alle 19. C’è sempre la porta aperta !!! e la meta…è dietro l’angolo.
Luigi Ardoiono – Ufficio Stampa