Di Fabio Speranza

Splendida giornata di rugby ieri, domenica 10 febbraio 2013, sul campo delle Olmate a Montevirginio per la sesta giornata di Coppa Italia femminile, la seconda per le K-reds.

Cielo terso, aria frizzante e un campo che all’arrivo scrocchiava sotto gli scarpini per quanto era gelato, ma che è stato reso presto praticabile dal sole quasi primaverile.

In campo 5 squadre: noi, K-Reds dell’Appia rugby, il Montevirginio,  il Cus Roma, Il Frascati e il Sambuceto (assenti il Cus Ancona e il Teramo). Il collegio arbitrale opta quindi per un girone unico con partite di due tempi da 7 minuti.

Il primo impegno contro il Sambuceto (terzo in classifica) ci vede dapprima andare sotto di due mete e poi risalire la china fino al 21 – 21 finale, chiudendo la partita in attacco. Una bella prestazione, che denota un po’ di inesperienza nell’inizio in sordina, ma grande tempra agonistica!

Poi l’incontro con il Cus Roma (primo in classifica) che rifilandoci 6 mete ci ha ridimensionato un po’. Peccato non essere riusciti per poco a segnare la meta che forse avremmo meritato per essere riuscite a risalire tutto il campo, dopo essere state a lungo schiacciate nella nostra metà.

A seguire il match con il Montevirginio (settimo in classifica). I padroni di casa, a pieno organico e incoraggiati dal campo amico ci hanno dato filo da torcere, ma alla fine il 14 – 0 in nostro favore esprime bene l’andamento di una partita in cui entrambe le squadre hanno fatto una buona prestazione difensiva.

Per finire la partita con il Frascati (secondo in classifica) il cui risultato in tutto identico a quello con il Cus lascia ancor di più un po’ di amaro in bocca perché, grazie a una bella prestazione soprattutto della mischia, che ha dato filo da torcere al forte pack frascatano, sul finire siamo entrati nella loro area di meta con un gran carretto, non riuscendo purtroppo a schiacciare in meta.

Volendo tracciare un bilancio si può dire che la struttura del nostro gioco al largo ancora insufficiente ci rende distanti dalle due squadre migliori del nostro girone, ma la continuità  sull’asse, la voglia di tutto il collettivo di lottare sempre e le qualità dei nostri singoli ci rendono in grado di giocarcela con tutte le altre… E non è poco!

Abbiamo ancora molte potenzialità inespresse ed un margine di miglioramento enorme; dobbiamo lavorare con umiltà, intensità e costanza per affrontare al meglio la parte calda del campionato che, con i tre concentramenti di marzo e i due di aprile, è alle porte.