IVREA: Valenti Tua, Romano (Sanfilippo), Giacopelli (Gillio), Gaida, Lonardi, Rosso, Ghitalla; Strumia, Redolfi (Gianola), Candellieri (Macrì), Bertoldo (Maran), Bonafide (Pizzanelli), Pierobon, Zilioli, Valenzuela (De Lise).
Mete: Ghitalla 1°, Strumia 13°, Gaida 17°, Pistono (TO) 21°, Romano 41°, Pizzanelli 66°, Sanfilippo 75°. 2 trasformate Ghitalla.
Domenica si è giocato, o meglio si è tentato di giocare, la seconda di ritorno che ha visto l’Ivrea rispettare il pronostico vs gli Amatori Torino che chiudono la classifica insieme al Borgomanero.
Campo in parte allagato e comunque fangoso che rendeva difficile ogni manovra tentata dai giocatori, costretti dal mancato rinvio della Federazione a cimentarsi in una partita che per fortuna non ha aggiunto infortuni ai già numerosi che affliggono l’Ivrea in questo periodo.
Mingione concede spazio e minuti a molti giovani che finora non avevano avuto moltissimo spazio e sopperisce alle assenze consolidate cui si aggiungono in settimana le terze linee Guelpa e Oberto.
Gli eporediesi iniziano subito bene ed al primo sono già in meta: una maul avanza bene da metà campo si stacca Candellieri che fa strada e serve Ghitalla per la corsa in meta. l’Ivrea non brilla ma ogni volta che accelera e apre fa male nonostante la combattività dei torinesi, ben sfruttando una buona mischia superiore sia in fase ordinata che sulle maul che fanno sempre molti metri. Non benissimo la touche che non rifornisce come da abitudine palloni per le giocate eporediesi. Arrivano comunque nei primi 20’ altre 2 mete che tranquillizzano un po’ troppo sul risultato con i verde-blu che tirano un po’ i remi in barca e lasciano l’iniziativa ai torinesi, bravi a marcare prima della fine del tempo.
Ci vuole un po’ prima che l’Ivrea torni ad esprimere continuità di gioco: non ci sono problemi nell’1 vs 1, ma la manovra fatica a crescere ed a essere brillante complice anche la stanchezza e la difficoltà data dal terreno di gioco.
Arrivano comunque altre 3 mete ed un paio di altre vengono fallite per poco.
La sensazione è stata comunque di un passo indietro rispetto alla prestazione di domenica scorsa con il Vercelli, squadra sicuramente più solida sul piano fisico, con un gioco che presenta troppe insicurezze ed in cui le assenze pesano non poco: viene a mancare anche il supporto al piede come testimoniano le poche trasformazione.
Una settimana di lavoro per cercare di sistemare al meglio le criticità, prima di affrontare il Novara, vincitore all’andata al D.Santi e lanciatissimo, in una gara chiave della stagione.