Come un orologio rotto l’Italrugby fa due cose giuste a partita.
Troppo poco davvero per giustificare l’ennesima pesante sconfitta.
29 placcaggi sbagliati solo nel primo tempo.
Un inizio di secondo tempo disastroso: calcio d’inizio fuori, due falli commessi e una meta subita. Un giallo al sesto e uno al ventesimo, dopo quello di Mori del primo tempo.
Non certo numeri da nazionale.
A vederli viene in mente la battuta di Aldo, Giovanni e Giacomo
Invece non è così. E questo preoccupa.
Mettiamoci alle spalle questo sei nazioni, il momento peggiore del nostro amato rugby, con una media di oltre 40 punti presi a partita.
E’ il momento di ripartire, ricordandoci, però, che questo sport è fatto di cattiveria agonistica e ignoranza. Ricordandoci che non ci si risparmia e che si gioca sempre come non ci fosse un domani.
Perché il cruccio più grande è proprio questo.
Vi ricordate quando ci lamentavamo perché giocavamo alla pari solo fino al 60’?