Gonzalo Quesada e Nacho Brex, vicecapitano che ha ereditato i gradi da Michele Lamaro, sostituito dopo appena due minuti di gioco nel corso della partita tra Italia e Georgia, riflettono in conferenza stampa sugli 80 minuti dello stadio Ferraris di Genova, nel corso dei quali gli Azzurri sono riusciti a rimontare lo svantaggio, concludendo con il risultato di 20-17 (prima vittoria dell’Italia a Genova dal 1967).

“Sono soddisfatto della vittoria – dice Quesada -, in una partita resa complicata da noi. Bravi loro a mettere le proprie forze in campo, sfruttando due opportunità e segnando due mete. Noi abbiamo costruito molto e avremmo potuto gestire di più la gara. Ci siamo ritrovati 17-6 a metà gara, sono comunque soddisfatto perché queste partite sono parte del nostro percorso. Loro hanno fatto in modo di spezzettare partita con l’obiettivo di non farci mettere intensità che volevamo. Se guardiamo i numeri abbiamo avuto il 79% di possesso e solo sei calci contro, eppure abbiamo vinto di nulla. Nonostante questo era diventata una partita difficile da vincere e ci siamo riusciti. So che possiamo fare meglio, ma abbiamo vinto una partita complicata. Questo è positivo ma dobbiamo lavorare sui dettagli che hanno reso la partita quel che è stata”.

A fare eco al CT dell’Italia è Brex: “A metà tempo abbiamo parlato anche della partita con l’Uruguay al Mondiale. La situazione era simile e ci è servito ricordarci come avevamo reagito, rimanendo concentrati su quel che dovevamo fare. Abbiamo mostrato maturità nella ripresa”.
Il numero 13 Azzurro ha voluto parlare anche del sistema di gioco: “Il sistema d’attacco che è nel DNA di questa squadra quando funziona è difficile da difendere, ma vogliamo usare di più un buon gioco al piede e portare più pressione. Dobbiamo continuare a lavorare insieme per migliorare in vista di sabato”.

Ancora Quesada: “Siamo più concreti quando costruiamo. Questo è qualcosa che dobbiamo migliorare. Siamo una squadra che individualmente ha tante qualità, ma la potenza non è la cifra primaria e se giochi contro una squadra come la Georgia cercando di costruire il vantaggio fisico diventa complicato. Noi dobbiamo entrare nei 22 in velocità e per concretizzare velocemente. La loro difesa ha comunque fatto molto bene: vanno rispettati per questo”.