Come il suo allenatore Massimo Brunello, anche Giacomo “Jack” Ferrari non ha ancora completamente digerito il risultato del terzo turno in Irlanda. 

Una partita che non ha reso giustizia ad una prestazione Azzurra di tutto rispetto, dal cui esito sono però molte le cose andate ad arricchire il bagaglio di una Nazionale Under 20 che non ha paura di dichiarare il proprio obiettivo fino alla fine del Torneo: “Puntiamo a due vittorie, contro la Scozia e contro il Galles sappiamo di potercela giocare, e venerdì sera a Treviso non vogliamo deludere né noi stessi, né il pubblico”.

In raduno alla Ghirada di Treviso da domenica, il Captain’s Run di questa sera sul prato di Monigo servirà a testare nuovamente un’atmosfera magica, la stessa vissuta contro l’Inghilterra esattamente un mese fa, con le tribune che però questa volta registreranno il sold-out non al 50%, ma al 75%. “L’emozione di quella sera ce l’abbiamo ancora tutti ben stampata nel cuore, contro l’Inghilterra il pubblico di Treviso ci ha sostenuto dal primo all’ultimo minuto, e sappiamo che anche contro la Scozia sarà un po’ come averli in campo con noi. Venendo da due anni di pandemia, per tutto questo gruppo si è trattato della prima partita in Italia con la maglia Azzurra addosso, e sinceramente non vediamo l’ora di tornare a cantare il nostro Inno di fronte alle tribune piene di nostri tifosi. È uno stimolo a dare il massimo, e forse anche di più”.

Di fronte, una Scozia che non avrà nulla da perdere e che andrà affrontata con la massima attenzione: “Forse dal punto di vista fisico, dopo aver giocato contro Francia, Inghilterra e Irlanda, andremo a giocare contro un avversario che ha qualcosa in meno, ma lo spirito scozzese ed il loro gioco solidamente lineare sono elementi che dovremo gestire al nostro meglio, senza mai mollare fino all’ottantesimo”. 

A Cork ha pesato non poco lo scarso adattamento al metro arbitrale: “È indubbio che abbiamo fatto fatica a comprendere alcune decisioni, avevamo impostato il match su alcuni punti-chiave del nostro gioco soprattutto davanti, in difesa e nelle fasi di conquista, ma purtroppo soprattutto sul breakdown con quel metro ci siamo un po’ persi. Contro la Scozia non ripeteremo gli stessi errori, siamo consapevoli che la differenza tra le grandi squadre e le buone squadre è quella di saper leggere tutti i fattori della partita, sapendosi poi adattare a questa lettura: di sicuro vogliamo ancora crescere, anche da questo punto di vista”.


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