Qualche giorno ho scritto dell’importanza della comunicazione del rugby e di quanto sia importante investire soldi in questo ambito per la crescita del movimento.

Oggi vi invito a leggere un articolo di “Forbes” relativo all’investimento che gli Stati Uniti stanno facendo sul rugby per aumentare i tesserati e la loro “fan base”.

Per prima cosa hanno creato una casa per il rugby a sette, in California; un centro professionistico per lo sviluppo della disciplina, spinti dalle prossime olimpiadi e quindi dalla visibilità che il seven avrà a Rio. L’investimento ha dato già un grande risultato: la squadra statunitense ha vinto il torneo di Londra.

Poi hanno dato visibilità allo sport, trasmettendo le partite locali a partire dai collegge, fino al rugby internazionale: Top 14, Champions Cup, la coppa del mondo, l’Americas rugby championship e il super rugby.

Difficile fare un paragone tra questo e le due/tre partite a settimana trasmesse dalla Rai, e la coppa trasmessa da Sky.

Questa crescita nasce dalla voglia di incrementare il movimento a livello sportivo approfittando dell’interesse economico che comincia a crescere intorno al rugby a stelle e strisce. In Italia, questa occasione l’abbiamo persa o sfruttata male, nel 2000 con l’ingresso nel sei nazioni.

In conclusione, c’è chi sta investendo, tanto e bene, e se tra qualche anno gli stati uniti saranno una minaccia per la nostra nazionale dipenderà anche da questo

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