Sabato 15 giugno si svolgerà il Primo torneo di Rugby tra i giocatori appartenenti ai Terzi di Siena. Così facendo, Città, San Martino e Camollia si contenderanno, a suon di placcaggi e mete, a partire dalle ore 16 questo nuovo trofeo. Il terreno designato per disputare la ludica tenzone sarà, ovviamente, quello del Campo in terra dell’Acqua Calda, sede degli impianti del Cus Siena Rugby e già soprannominato amichevolmente “Sabbione”. Ogni cittadino Senese avrà quindi la possibilità di sostenere il proprio Terzo che scenderà in campo con i colori storici utilizzati anche nell’antico gioco della Pallonata. Il raffronto col gioco è corretto solo per lo spirito evocativo della tradizione e dei sentimenti di appartenenza e non per le regole della partita. Infatti, differentemente dal ben più belligerante giuoco della Pallonata, il Torneo di Rugby dei Terzi verrà svolto secondo le regole del Rugby Old, con mischia no contest e senza ripartenza della terza linea centro, così da permettere di giocare anche ai neofiti e a chi vorrà scendere in campo per difendere i propri colori .
L’evento sarà quindi una festa della città di Siena e l’incontro delle sue tradizioni e di quelle del rugby , tra le quali vi sono molte assonanze e punti di sinergia.
Spirito competitivo, agonismo sportivo, caparbietà e lealtà saranno le comuni virtù da cui partire per formare questo sodalizio che i sempre più numerosi appassionati sperano possa essere incrementato ulteriormente. A conferma di queste parole vi sarà l’abbraccio tra la Città ed i giocatori del Torneo proprio con la premiazione del Terzo vincitore, la quale verrà svolta nel corso della serata del 20 Giugno presso gli Orti dei Tolomei, nella Contrada della Tartuca, durante la settimana successiva alla sua Festa Titolare.
L’invito alla cittadinanza è quindi stato consegnato e non ci rimane che recarci tutti al Campo da Rugby dell’Acqua Calda e passare un pomeriggio tra storia, sport e amicizia, se non altro perché qualcuno possa esclamare, come rammenta il cronista trecentesco Agnolo di Tura “era tanto rumore nel Campo, che parea andassine il mondo sotto sopra”.
Nicola Bielli