Di Andrea Pelliccia
La prima edizione dell’album “Campioni dello Sport” (1966) si rivelò un successo. L’anno seguente, infatti, la Panini decise non solo di pubblicare una nuova edizione ma di aumentare sensibilmente il numero di figurine. Che passarono da 420 a 534: si cominciava con l’alpinista Carlo Mauri e si terminava con il velista Nico Rode.
In mezzo, quattro figurine dedicate al rugby (contro le due dell’edizione precedente): le squadre di Fiamme Oro e L’Aquila, i rugbisti Giuseppe Martini II e Silvio Losi.
La scelta di rendere omaggio alle Fiamme Oro e all’Aquila non era casuale: le due squadre, infatti, si erano contese fino all’ultimo respiro il titolo di Campione d’Italia nel torneo appena terminato. Un torneo così appassionante e combattuto da rendere necessaria la disputa di uno spareggio, visto che le due squadre avevano concluso il campionato a pari punti. Al Tre Fontane di Roma L’Aquila vinse per 6-0 e iscrisse così per la prima volta il proprio nome nell’Albo d’Oro del Campionato Italiano.
Dell’Aquila Rugby parleremo in maniera diffusa nel prossimo numero, soffermiamoci ora sulle Fiamme Oro.
L’appassionato di rugby con scarsa dimestichezza nella storia italiana dell’ovale scopre così che la squadra delle Fiamme Oro, oggi con sede a Roma, fu fondata a Padova e che questa fu per lungo tempo la squadra più blasonata della città di Padova.
Andiamo con ordine. La squadra di rugby della Polizia di Stato nacque nel 1955 su iniziativa degli atleti del II Reparto Mobile di Padova. L’idea di un team “di Stato” (simile al Gruppo Sportivo Esercito) fu accolta subito con entusiasmo: molti dei migliori atleti dell’epoca aderirono al progetto, che perse ben presto il carattere amatoriale con cui era nato.
Per i “Magnifici Cremisi” i risultati non si fecero attendere.
Nel primo campionato disputato in Serie A (1956/57) si classificarono quarti nel girone eliminatorio.
Nella stagione successiva conquistarono il titolo di Campioni d’Italia: secondi nel girone eliminatorio (alle spalle del Petrarca), primi nel girone di semifinale, vittoriosi nella doppia finale contro Milano. Divennero così la prima squadra della città di Padova a conquistare lo “scudetto” (il Petrarca si fregiò del primo titolo nel 1970).
Campionato vinto anche l’anno seguente, con la vittoria contro L’Aquila nella doppia finale.
Il torneo 1959/60 non prevedeva la disputa dei playoff a eliminazione diretta ma un girone finale. A conferma del modello vincente delle Fiamme Oro, a quel campionato fu iscritta anche una seconda squadra, con sede a Firenze. Ad aggiudicarsi il titolo furono ancora le Fiamme Oro Padova, che conclusero il girone finale in testa davanti a Rovigo e Partenope.
Quarto titolo consecutivo nel campionato 1960/61: girone finale stravinto con dieci vittorie in dieci partite e nove punti di vantaggio sulle seconde classificate Treviso e Amatori Milano.
L’egemonia delle Fiamme Oro si concluse, almeno per il momento. Il torneo subì una pesante ristrutturazione: le squadre passarono da ventiquattro a dodici e si affrontarono in un girone unico. A prevalere nella stagione seguente fu Rovigo: decisiva la vittoria contro le Fiamme Oro alla penultima giornata.
Nel campionato 1962/63 per le Fiamme Oro un altro secondo posto, ancora alle spalle di Rovigo, che si aggiudicò la sfida decisiva all’ultima giornata.
Nei campionati seguenti le Fiamme Oro dovettero accontentarsi di posizioni di centro-classifica, fino al già citato torneo 1966/67 che li vide di nuovo protagonisti, con lo spareggio perso contro l’Aquila.
La Panini rese così omaggio alla squadra con la figurina numero 491. Scelse di “immortalare” anche uno degli atleti rappresentativi: uno dei fratelli Martini, Giuseppe, tre quarti centro, tre presenze in Nazionale.
Potremmo dire che la presenza nell’album “Campioni dello Sport” portò bene alle Fiamme Oro: proprio nella stagione 1967/68 si aggiudicarono il Campionato (per la quinta volta) e la Coppa Italia.
Fu l’ultimo scudetto. Negli anni immediatamente successivi tre Coppe Italia. Poi, nel 1978, la squadra della Polizia retrocesse e si ritirò dalle competizioni.
La squadra fu rifondata nel 1985, con sede Milano e si trasferì a Roma (la sede attuale) nel 1987. Dopo alterne vicende, la squadra delle Fiamme Oro Roma è ora di nuovo nel rugby che conta: in questo stagione milita nel Campionato d’Eccellenza.
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