Nell’estate del 2009, a Ragusa, si consuma una diaspora che è nell’aria da tempo: quasi tutti i giocatori della prima squadra del Ragusa Rugby Club “S. Padua” decidono di lasciare la storica società iblea per fondarne una nuova, il Clan Rugby Ibleo.
La dirigenza paduina si ritrova così ad affrontare il successivo campionato con una formazione composta quasi esclusivamente da giovani provenienti dall’Under 19 e con poche presenze in serie C, mentre la Ragusa rugbystica si prepara a vivere il primo derby cittadino, che si svolge il 10 gennaio 2010, teatro della sfida il campo del rugby di via della Costituzione, cornice una tribuna gremita come raramente dopo.
A vincere sono i clanniti, con un punteggio che non umilia i giovani di Peppe Gurrieri: 17 a 3, con 3 mete a zero per i tuttineri.
L’11 aprile dello stesso anno va in scena l’incontro di ritorno e, ancora una volta, la vittoria va a ragazzi di Carmelo Cicero. Il risultato, 46 a 6, 8 mete a 0, è mortificante per i colori biancazzurri, così come lo è la prestazione, almeno nel secondo tempo, degli uomini di coach Gurrieri. Evidentemente è ancora grande il divario tra i due XV.
La stagione successiva le due squadre si incontrano il 24 ottobre 2010 ma il risultato non cambia, se non nell’ampiezza e nel modo in cui vi si arriva: Clan batte Padua 20 a 13, in campo, però, la squadra vera si dimostra quella di Peppe Gurrieri, mentre il XV allenato da Cicero ai più appare come una squadra molto forte dal punto di vista fisico ma incapace di esprimere un gioco corale e che invece si affida soprattutto su quei due o tre giocatori che sono in grado di fare la differenza. La notizia, comunque, è la prima meta segnata dai puffi biancazzurri ai tuttineri. Il marcatore? Peppe Iacono, il giocatore che, dopo alcuni anni di serie A, è ritornato a vestire la maglia della squadra della sua città.
Nella partita di ritorno (9 gennaio 2011) quarta vittoria consecutiva, con largo punteggio, del Clan ma il 48 a 15, per il gioco prodotto, sta abbastanza stretto ai paduini. Evidentemente i ragazzi del presidente Tumino non si sono ancora tolti di dosso il timore riverenziale nei confronti degli antichi maestri.
Quel timore viene finalmente riposto in un cassetto la stagione successiva. 13 novembre 2011, Padua batte AudaxClan (durante l’estate i tuttineri si sono fusi con l’altra società iblea, l’Audax, che fino al quel momento ha svolto esclusivamente attività giovanile) 20 a 8 e partita sempre in mano ai biancazzurri di Gurrieri. Superiorità in mischia, predominio nelle touches, velocità nelle azioni, concentrazione e compattezza in tutti i ruoli: queste le chiavi che permettono alla squadra azzurra di portare a casa, dominando, la vittoria.
Dall’altra parte un AudaxClan poco incisivo, che subisce e non riesce, a parte qualche fiammata, a contrastare lo tsunami paduino.
La partita di ritorno si gioca il 29 gennaio 2012 ed è una partita equilibrata, giocata punto a punto e vinta dal Padua perché si dimostra squadra più quadrata rispetto a quella dei cugini, insuperabile in difesa, e cinica come non mai. La vittoria per 14 a 6 è risicata nel punteggio ma meritata per il gioco messo in mostra.
E si arriva così al 14 ottobre 2012, alla settima sfida cittadina, quella di questa stagione, quella dell’apoteosi per il Padua. 29 a 6 è il risultato finale per un Padua straripante, in palla atleticamente, tecnicamente superiore e con una tale cattiveria agonistica che gli permette di fare sua, apparentemente senza grande fatica, per la prima volta nella storia dei derby ragusani, l’intera posta in palio.
Per sintetizzare con i numeri, il Padua ha finora segnato ai cugini 100 punti, subendone però 151, con 10 mete fatte e 22 subite. Il conto, quindi, è nettamente a favore dell’AudaxClan. Tuttavia, se ci concentriamo sull’andamento, notiamo subito che i tuttineri nelle ultime tre partite hanno segnato solo 20 punti, siglando una sola meta, mentre il Padua di punti ne ha segnati 63, con 7 mete.
Approfondendo di più la questione e dando uno sguardo alla somma di tutti i punti segnati nei 58 incontri giocati durante le ultime quattro stagioni dalle due squadre, vediamo come anche in questa speciale graduatoria l’AudaxClan sia messa meglio sia nei punti fatti (1877 contro i 1656 del Padua) che in quelli subiti (675 contro 654). Anche nel conteggio delle mete i tuttineri sono davanti ai biancazzurri (287 contro 227 per quelle realizzate e 67 contro 90 per quelle subite).
Dove il Padua invece “vince” è nella curva che segna i progressi (o i regressi) nell’arco del quadriennio: in tutte e quattro le categorie, l’AudaxClan disegna una curva discendente, al contrario dei cugini paduini, che invece hanno un andamento ascendente. Ad esempio, rispetto ai punti segnati, i tuttineri passano da una media punti per partita di 36,22 per la stagione 2009/2010 ai 17,37 dell’attuale, passando per i 29,07 di due stagioni fa e i 28,21 di quella appena trascorsa, mentre il Padua parte dai 22,13 di tre stagioni fa per arrivare ai 45,25 dell’attuale, passando per i 26,00 e 31,64 delle due precedenti.
Insomma, il futuro del rugby ragusano sembra sempre di più biancazzurro.
Ufficio stampa Padua Rugby Ragusa
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