Quella con il Rieti è un’altra partita che il Padua deve giocare come se si trattasse di una finale. Vincere, infatti, significherebbe condannare un pericoloso avversario e contemporaneamente fare un grande passo, forse decisivo, sulla via che porta alla salvezza
Due settimane fa avevamo presentato Avezzano-Padua Rugby Ragusa come una partita da giocare come se si trattasse di una finale.
Domenica il Padua sarà di scena in quel di Rieti per affrontare i locali Arieti e quanto detto quindici giorni orsono si può pari pari riproporre anche in questa occasione, perché Arieti-Padua sarà l’ennesima finale di un campionato a tre che ha come premio finale la salvezza.
La pensano così sia l’allenatore dei laziali, Mario Pariboni (“Si tratta di uno scontro diretto, con una squadra che ha lo stesso nostro obiettivo, quello di vincere per abbandonare le posizioni scomode che al momento occupano. I ragusani verranno a Rieti per fare risultato, ma anche noi vogliamo vincere. Per questo sono convinto che assisteremo a una bella partita”), che Andrea Ferrara, uno dei due coach iblei (“Sarà un’altra finale, e come tale dovremo affrontarla. Sono ottimista, perché vedo la mia squadra in crescita. Ho un’unica paura: che i ragazzi, pensando di affrontare la cenerentola del campionato, possano prendere l’incontro sottogamba. Il Rieti invece, pur non avendo ancora vinto una partita, non è assolutamente squadra da sottovalutare”).
Domenica i reatini potranno contare sul fattore campo, ma lo zero nella casella “vittorie”, zero che è lì da dieci incontri, potrebbe però pesare più di quanto non si creda, almeno a livello psicologico.
Coach Pariboni non sembra, invece, preoccuparsene più di tanto: «La mia è una squadra che, rispetto alla scorsa stagione, si è rinnovata tantissimo. Sapevamo che avremmo potuto avere questo genere di difficoltà. Ciò nonostante ogni domenica ce la siamo sempre giocata fino alla fine e abbiamo ceduto sempre negli ultimi 10 minuti».
Ma che squadra sono gli Arieti di Rieti? Mario Pariboni va dritto al punto: «Fino all’anno scorso avevamo un XV avanti con l’età e con diversi giocatori provenienti da fuori. In estate abbiamo avuto diverse vicissitudini societarie e oggi la nostra squadra è formata esclusivamente da giocatori locali. A parte qualche “vecchietto” la maggior parte di loro ha un’età non superiore ai 23/24 anni, con addirittura un paio di diciottenni che abbassano ulteriormente l’età media. Pian piano si sta creando un gruppo molto unito che, nei fatti, è il nostro punto di forza; mentre proprio la giovane età della mia squadra è il vero tallone d’Achille. Con un po’ più di esperienza, quest’anno qualche partita l’avremmo anche potuta vincere».
Esperienza che è mancata anche al Padua (il XV sceso in campo domenica scorsa aveva un’età media di poco inferiore ai 25 anni, ma se non consideriamo Paolo Bellio e Mario Bella, i due “anziani” della squadra, la media scende a 23) e che è la causa principale dei scarsi risultati ottenuti nelle prime giornate.
Ferrara: «All’inizio abbiamo pagato lo scotto del cambio di categoria. Ma da qualche settimana vedo una squadra in continua crescita. Dopo questo turno ci sarà oltre un mese di pausa, ne approfitteremo per curare sia il lato atletico, perché spesso abbiamo chiuso le partite in affanno, che quello tecnico. Sono molto fiducioso per il girone di ritorno; sono convinto che riusciremo a portare a casa punti anche in quelle partite nelle quali non partiamo favoriti».
Ma al momento c’è da chiudere, e al meglio, il girone di andata, ed entrambi gli allenatori sanno di dover vincere per guardare al futuro con più tranquillità.
Coach Pariboni: «Una sconfitta ci mettere in una situazione di classifica parecchio difficile. Ma al momento la società non guarda esclusivamente alla permanenza in serie B; noi pensiamo soprattutto al futuro. Per questo si sta lavorando tanto sul settore giovanile. Il nostro obiettivo è creare un gruppo solido, e se dovessimo ripartire dalla serie C, non ne faremmo un dramma».
Andrea Ferrara: «Se dovessimo perdere, sarebbe un brutto colpo, anche se nulla sarebbe compromesso. Una vittoria, invece, ci permetterebbe di “far fuori” una concorrente per la salvezza. E a quel punto ci giocheremmo il posto “buono” con l’Avezzano, avendo anche il vantaggio di giocare il casa lo scontro diretto».
L’inizio delle ostilità è fissato per le ore 14:30 e la diretta testuale dell’incontro si potrà seguire sulla pagina facebook della società iblea, oltre che sul sito ragusarugby.it
Ufficio stampa Padua Rugby Ragusa
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