Dopo due prove in chiaroscuro il Padua Rugby Ragusa, in casa del Syrako Siracusa, era chiamato a una vittoria convincente. Anche perché un’ulteriore sconfitta, pur non significando necessariamente dover dire addio ai sogni di gloria, avrebbe certamente reso più difficile il cammino verso i due posti che daranno l’accesso alla Poule Promozione.

Forse proprio per questo, per dare più stimoli ai propri uomini, coach Greco aveva deciso di mescolare le carte, schierando Antonio Modica nel ruolo di flanker, Eugenio Lo Presti a numero 8, Alessandro Cappa primo centro, Paolo Iacono all’ala e il fratello Stefano ad estremo. Con il rientro, dopo un anno di assenza dai campi da gioco, di Gianfranco Arrabito, e il debutto stagionale di Stefano Russo, almeno da un punto di vista di uomini in campo, questo terzo Padua si presentava diverso dai primi due.

Vedendolo all’opera, sono bastati già i primi minuti per capirlo, si è dimostrato un lontano parente di quello visto fino domenica scorsa: altro atteggiamento, altra grinta, altro approccio alla partita.

La zampata biancazzurra arriva subito. Paolo Iacono conquista un ovale al centro del campo e parte lancia in resta alla conquista della metà campo avversaria. Semina un paio di avversari, ne salta un altro paio e, a una decina di metri dalla linea di meta, scarica sull’accorrente Antonio Modica che impreziosisce la marcatura con un tuffo plastico. Peppe Iacono annuncia al mondo di essere in giornata di grazia centrando i pali da posizione molto angolata. E siamo solo al 4°.

Il Syrako però non ci sta e, alla ripresa del gioco, va a sua volta in meta, al temine di un’azione tambureggiante dei suoi avanti. A realizzarla è il solito Vincenzo Fazzino. Lo stesso giocatore, però, non trasforma. 5 a 7.

La partita è frenetica e il centinaio di spettatori presenti sulla tribuna del “Pippo Di Natale” non rischia certo di annoiarsi. Con la frenesia, però, è più facile commettere falli. Così al 13° un fuorigioco siracusano permette al piede di Peppe Iacono di allungare. 5 a 10.

Per tradizione, le partite tra Syrako e Padua sono sempre state spigolose, con l’agonismo portato spesso all’estremo. Anche quella di oggi lo è, con gli animi che si scaldano ben presto e con i falli, alcuni anche cattivi, che iniziano a fioccare. Di conseguenza, insieme ai falli, fioccano anche i cartellini che il signor Marcello Laudani, buona la sua prova, sventola per cercare di placare i trenta in campo.

Ne fanno le spese prima Enoc Valenti e Roberto Castello, poi Peppe Iacono e Gianluca Scatigna, infine, siamo al 29°, Vincenzo Fazzino e Concetto D’Aquino. Per quest’ultimo il cartellino ha il colore rosso e arriva per proteste estremamente “vivaci”.

Tra un cartellino e l’altro, comunque, i ragusani avevano allungato ancora, grazie al calcio piazzato del solito Peppe Iacono.

A questo punto gli animi sono più che esasperati e, tra le minacce siracusane di abbandonare la partita e gli insulti da parte del pubblico all’indirizzo dell’arbitro, si arriva all’intervallo. Nel frattempo il Padua ha marcato altri nove punti, sei che arrivano dal piede del cecchino Peppe Iacono e tre da quello del fratello Stefano.

La pausa sembra aver calmato i bollenti spiriti e, finalmente, si inizia a vedere un po’ di buon rugby.

Fino al 60°, comunque, a parte una serie di cambi e l’ennesima punizione segnata dall’apertura ragusana, non si vede altro.

A metà del secondo tempo, una lunga azione della squadra biancazzurra viene premiata con una bella meta di Antonio Modica, bravo a superare il suo avversario diretto con una finta degna della migliore ala. Peppe Iacono, inutile dirlo, trasforma. 5 a 32 e partita che sembra chiusa.

Sette minuti dopo Fazzino prova a riaprirla con la sua seconda meta di giornata, anche questa non trasformata, e successiva espulsione temporanea di Gianluca Tumino non fa altro che accrescere quest’illusione.

Al 74°, però, un’azione personale di Alessandro “Crazy Horse” Cappa, che prende l’ovale a centrocampo, salta tutti gli avversari che tentano di fermarlo, e si va a tuffare al centro dei pali, spegne ogni velleità aretusea. Con i due punti del numero 10 ibleo fa 10 a 39.

Se fino a quel momento per il Padua era importante vincere, adesso, nonostante manchino appena tre minuti al fischio finale, l’obiettivo diventa segnare la quarta meta per conquistare anche il punto di bonus.

Così i ragusani ci provano in tutti i modi, senza però riuscirci. In realtà Peppe Iacono ce l’avrebbe anche fatta, eravamo al 79°, ma il signor Laudani annulla per un presunto avanti dell’apertura iblea.

Tutto sembra perduto e, invece, dalla conseguente mischia arriva il punto di bonus. L’ovale, nonostante l’introduzione sia siracusana, esce dalla parte paduina e poi viaggia veloce, di mano in mano, fino ad arrivare all’appena rientrato Gianluca Tumino che, con uno scatto supera il difensore che gli si fa incontro e si tuffa sulla bandierina.

Questa volta il piede di Iacono non è preciso e la partita si chiude sul 10 a 44, con la soddisfazione di German Greco, contento per la vittoria, e quella moderata di Giovanni Saraceno che, nonostante la sconfitta, ha visto delle buone cose nella propria squadra.

Domenica prossima il campionato di serie C1 osserverà un turno di riposo, la successiva il Padua giocherà finalmente in casa, ospitando il rullo compressore Nissa.

stefano_iacono