Arriva la prima vittoria per il Padua Rugby Ragusa, al termine di una partita giocata bene dai ragusani ma che li ha visti superare il Reggio Calabria solo all’ultimo secondo grazie a un calcio di capitan Iacono
Giunto alla sesta giornata del campionato di serie B con cinque sconfitte e un solo punto in classifica, oggi per il Padua Rugby Ragusa contava solo la vittoria, senza sé e senza ma.
Di fronte avevano una squadra, il Reggio Calabria, che veniva da una buona vittoria con la Partenope e arrivava a Ragusa con l’aurea di squadra in crescita e con l’intento di fare bottino pieno.
Una miscela, questa, che può essere dannosa per i ragusani. Così i padroni di casa, forse perché sentono in modo eccessivo la responsabilità del momento, regalano i primi dieci minuti agli ospiti, che dominano in lungo e in largo, segnando anche due mete.
La prima arriva al terzo, al termine di un carrettino che porta a spasso la mischia biancazzurra per buoni 25 metri e che si ferma solo quando la terza linea Alessandro Cervasio può schiacciare l’ovale in area di meta. Matteo Pinna (per fortuna) sbaglia la conseguente trasformazione. 5 a 0.
Passano sei minuti e arriva la seconda marcatura dei gialloneri. Calcio a seguire che entra nei cinque metri iblei, ovale che rimbalza in modo inaspettato, Stefano Iacono, oggi schierato ad estremo per l’assenza del fratello Paolo, che non riesce a farlo suo, e Davide Vasta che, lesto, lo prende e lo poggia in meta. 10 a 0 e nelle teste dei 300 spettatori presenti in tribuna al Campo della Costituzione si materializza la paura di stare assistendo alla replica delle partite giocate con Colleferro e Frascati.
Invece pian piano gli uomini di coach Dipaquale prendono confidenza e iniziano a fare la loro partita.
Nel frattempo si infortuna Giovanni Strazzeri, l’ala dei calabresi che fin di primi minuti era stata una spina nel fianco della difesa iblea, e così i ragusani, “eliminato” uno degli uomini più temibili, riescono a giocare anche con più tranquillità.
Il baricentro del gioco si sposta dalla metà campo biancazzurra a quella ospite, e le azioni d’attacco dei padroni di casa si fanno ficcanti. Un fastidioso vento però spira alle spalle dei reggini, e questo li aiuta a respingere le folate paduine che, a loro volta, hanno difficoltà a risalire il campo con i calci.
Per questo, in diverse occasioni, i ragusani si affidano al gioco alla mano e, tutte le volte che lo fanno, si rendono sempre pericolosi. Cristian Iacono, Andrea Ferrara e Gabriele Calamaro più volte riescono a pungere la difesa ospite. Purtroppo manca sempre l’ultimo acuto, e nessuna delle loro belle azioni si trasforma in una meta. Per questo, nonostante il vento, ci si deve accontentare dei calci di Peppe Iacono per avvicinarsi ai reggini.
Al 20° e al 39° due punizioni permettono al Padua di portasi a meno 4.
In mezzo, tanto gioco sterile, con il “calabrese” Scott Palmer a dominare soprattutto in touche e i trequarti ragusani a dettar legge nel gioco aperto.
Il primo tempo si chiude, dopo tre minuti di recupero concessi dal signor Paolo Schilirò della sezione di Catania, sul 6 a 10.
Due parole adesso sull’arbitro. Autore di prestazione opaca, il signor Schilirò ha scontentato entrambi le parti perché ha interpretato il regolamento in modo molto personale. Gli abbiamo visto fischiare passaggi in avanti inesistenti, falli dati a favori di chi, è la nostra opinione, invece li commetteva, e tutto ciò restando spesso lontano da dove si svolgeva l’azione. Per fortuna però, ma anche questa è la nostra opinione, i suoi errori sono stati ininfluenti sul risultato finale, perché ha sbagliato in egual misura nell’una e nell’altra direzione.
Torniamo al rugby giocato.
Nell’intervallo Alessandro Dipasquale fa uscire Mario Bella e mette dentro Giovanni Raspaglia ma il copione non cambia: c’è un Padua che comanda il gioco senza però riuscire a concretizzare e c’è un Reggio che di tanto in tanto risponde ma si trova di fronte una difesa veramente insuperabile. Ne viene fuori un secondo tempo giocato soprattutto nella metà campo calabra, con i ragusani che pungono senza però far male agli ospiti. Da segnalare, in questi frangenti, il non ancora maggiorenne Albert Digrandi, oggi al debutto in prima squadra.
Si arriva così all’ottantesimo senza che accada nulla di importante, se non la punizione calciata, al 54°, da Peppe Iacono che porta i biancazzurri a un punto dagli avversari.
Da quel momento, e fino al fischio finale, il capitano biancazzurro ha altre tre punizioni per portare in vantaggio la propria squadra.
Le prime due non riesce a convertirli in punti, ma si tratta di calci oggettivamente difficili (sulla linea di centro il primo, un po’ più avanti ma decentrato il secondo). La terza arriva a tempo ampiamente scaduto ma questa volta la posizione è davvero invitante: 35 metri, centrale, con il vento che spira alle spalle del calciatore.
E infatti Peppe Iacono si fa ancora una volta portare la sua piazzola, la sistema con cura sul prato, vi poggia l’ovale, fa tre passi indietro, si concentra, prende la rincorsa, calcia.
Non appena il pallone lascia la piazzola tutti capiamo che l’ovale andrà a concludere il suo volo oltre la traversa dell’acca reggina, passando in mezzo ai pali. Così è, e all’arbitro non resta che convalidare la punizione e poi fischiare la fine della partita.
Quello che è accaduto dopo è facile immaginarlo. Giocatori che si abbracciano, che urlano in segno di gioia, pubblico in delirio e un’aria di festa che coinvolge tutti e che si protrae fin dopo il terzo tempo.
Da stasera il Padua non è più ultimo in classifica e adesso la salvezza e lontana solo due punti.
Ragusa, 10.11.2013
Ufficio stampa Padua Rugby Ragusa
Meno Occhipinti, tessera dell’Ordine n. 125094