Domenica il Padua sarà impegnato a Roma in casa del Cus per una partita che si preannuncia difficile, se non impossibile. Ma nessuno parte battuto prima di aver giocato
Quando, in settembre, è stato pubblicato il calendario della serie B di rugby, in tanti hanno definito l’inizio di stagione del Padua Rugby Ragusa con l’aggettivo “terribile”, perché tale sarebbe stato, per la matricola biancazzurra, affrontare squadre del calibro di Colleferro, Campi Salentina, Frascati, Partenope e Cus Roma nelle prime cinque giornate.
E per questa ragione la dirigenza del Padua ha sempre considerato quelle giornate come un percorso di inizializzazione, una via da percorrere per raggiungere la piena forma al momento in cui gli iblei avrebbero affrontato squadre più alla loro portata.
Per questo la trasferta di domenica prossima viene vista come l’ultima del ciclo “terribile”, in attesa di iniziare il “vero e proprio” campionato.
Ciò nonostante la squadra di Alessandro Dipasquale non andrà a Roma per fare una gita. Tutt’altro. «Noi scendiamo in campo per vincere, sempre, al di là dell’avversario che ci troviamo di fronte. Domenica giocheremo con il Cus e sappiamo che non sarà una partita facile. Non per questo ci sentiamo già battuti. Tanti sono gli stimoli per fare bene, non ultimo quello di far dimenticare ai nostri tifosi la brutta prestazione di Napoli, dimostrare loro che quello è stato solo un incidente di percorso e che il vero Padua, al di là delle sconfitte rimediate, è quello delle prime tre giornate».
Che il Padua non sia quello visto all’opera in Campania lo teme anche il Cus Roma. Andrea Roselli, vice allenatore dei capitolini: «So che si tratta di una squadra molto ben organizzata, specialmente nel pack, e che ha buone individualità, a partire dall’apertura Iacono. Ritengo che per noi domenica non sarà una partita facile, anche perché si tratta di un XV che ha carattere, che non molla mai e che, visto lo 0 in classifica, avrà certamente fame di punti. Per questo noi dovremo giocare con la giusta attenzione e tensione, evitando di commettere gli errori commessi la scorsa settimana a Frascati, quando i miei uomini, invece di giocare come sanno, hanno deciso di provare a risolvere individualmente le situazioni di gioco».
Ma anche il Padua, se vuole portare a casa qualche punto, dovrà giocare come sa.
«Al Collana di Napoli è stata la testa a tradirci. Invece di giocare imponendo il nostro gioco, ci siamo adeguati al loro, giocando con disordine e frenesia. E quando abbiamo ricevuto le prime “sberle” non siamo riusciti a reagire o, quanto meno, lo abbiamo fatto nella maniera sbagliata. Finora abbiamo sempre perso, ma non bisogna mollare proprio adesso, perché questo è il momento in cui inizieremo a raccogliere i frutti del nostro lavoro».
Ma che squadra è il Cus Roma? Ce lo spiega Roselli: «Abbiamo un’età media di 27/28 anni. Con noi giocano sia senatori della categoria che diversi giovani provenienti dalle Accademie o che hanno fatto esperienze nei campionati giovanili élite. Giochiamo un rugby veloce, che si sviluppa soprattutto nello spazio, nel quale, probabilmente, la linea arretrata, 11 mete sulle 14 totali sono state segnate dai trequarti, è più efficace del pacchetto di mischia».
Il fischio d’inizio sarà dato alle ore 14:30 e l’incontro NON sarà trasmesso in diretta streaming in quanto, a causa dei costi relativi alla trasferta, la comitiva sarà composta dai soli atleti e dallo staff tecnico.
Per questo motivo la dirigenza del Padua Rugby Ragusa ha promosso una raccolta di fondi a sostegno della squadra biancazzurra. Per contribuire basta cliccare sul pulsante “Sostieni il Padua” nella home del sito www.ragusarugby.it
Ufficio stampa Padua Rugby Ragusa
Meno Occhipinti, tessera dell’Ordine n. 125094