Riceviamo e pubblichiamo:

Andrea Buscemi D.O.

Osteopata – Fisioterapista

ASD Ragusa Rugby Club S.Padua

 

Al Commissario del Comune di Ragusa

dr.ssa Margherita Rizza

e, p.c.  all’Ufficio Tecnico del Comune di Ragusa

                                                                                                              all’ASD Ragusa Rugby Club S. Padua

all’ASD Rugby Audax Clan Ragusa

Oggetto: Campo Petrulli

Domenica 14 ottobre 2012 si è disputata la prima partita del campionato di serie C di rugby con lo “scontro” tra le due squadre ragusane, il Padua e il ClanAudax. Un derby come sempre molto atteso e molto sentito sia dai giocatori che dagli amanti di questo sport. Il tutto si è svolto come sempre nella massima lealtà sportiva ed agonistica senza alcun infortunio causato dagli inevitabili contatti di questo sport.

Quanto detto appare ovvio e scontato se non fosse per la presenza di un altro avversario che ha giocato in maniera sleale e subdola: il terreno del Campo Petrulli.

Durante la preparazione atletica durata circa due mesi ben 6 giocatori sono venuti a mio consulto per svariati dolori alle ginocchia e alle caviglie, tutti causati da microtraumatismi dei tessuti molli dovuti all’irregolarità del campo, mentre altri 3 hanno riportato delle serie distorsioni alle caviglie causate da disconnessioni del terreno (vere e proprie buche). Solo in partita, finora se ne sono giocate 3, si sono verificate 2 distorsioni alle caviglie ed una lussazione di rotula fortunatamente subito rientrata spontaneamente.

Direi che si tratta di un vero e proprio bollettino infortunistico che, se confrontato con lo stesso periodo della passata stagione, ha un incremento del 90% e rischia di mandare in fumo gli sforzi delle società ragusane di rugby che in questi anni hanno lavorato sul settore sanitario proprio per ridurre al minimo gli infortuni e poter disporre di una rosa di giocatori sempre completa.

Da quanto è emerso sino ad oggi, meglio un campo in terra battuta piuttosto che uno in erba ma completamente irregolare. Altrimenti, di questo passo,  tante saranno le indisponibilità dei rugbysti ragusani, a discapito dello sport, dello spettacolo e, soprattutto, della salute degli atleti.

Ragusa 18 ottobre 2012.

In fede

Dott. Ft. Andrea Buscemi D.O.