Di Simone Brunacci
L’ottava giornata del girone di ritorno mette a confronto il Fano rugby, reduce dalla prima vittoria ai danni del San Marino e il Falconara, senza dubbio una delle squadre più in forma del campionato. Si gioca nel nuovissimo impianto del Falconara, un vero fiore all’occhiello per la società e per tutto il movimento rugbistico marchigiano. I giocatori fanesi purtroppo lamentano diverse defezioni per svariati motivi ma questo non è un buon motivo per non lottare in campo fino all’ultimo: eppure, appena l’arbitro fischia l’inizio dell’incontro, i padroni di casa, senza trovare grandi resistenze, si portano subito in vantaggio con una meta. Molto probabilmente i ragazzi di mister Brunacci hanno ancora in testa il successo contro il San Marino e questo brusco inizio dovrebbe aiutarli a tornare alla dura realtà: peccato che non sia così e nel giro di neanche dieci minuti il Falconara dilaga mettendo a segno altre due marcature, lasciando impietriti gli avversari. Quest’ultimi, per loro fortuna, recepiscono il messaggio e cominciano a strutturare una difesa sempre più solida ed efficace, quanto basta per contenere le sfuriate falconaresi: la lotta si sposta dunque a centrocampo, con gli ospiti che iniziano a pressare sempre di più i portatori di palla avversari e impediscono loro di giocare al meglio il pallone. Questo non basta ad evitare la quarta meta dell’incontro e, come se non bastasse, ci si mette anche la sfortuna con l’infortunio accorso al flanker Bufalo, autore fino a quel momento di una buona prestazione. Operato il cambio il Fano continua nel suo intento di vendere cara la pelle e di provare a riaprire una partita ormai segnata, riuscendoci con la seconda linea Ridolfi che concretizza al meglio un veloce contropiede partito da centrocampo. I padroni di casa non si scompongono e, pur soffrendo la grinta dei giocatori in maglia verde, ribadiscono la loro superiorità con un’altra meta prima che l’arbitro decreti la fine del primo tempo. Nei pochi minuti a disposizione durante l’intervallo, il tecnico Brunacci annuncia un cambio tattico di posizioni e sprona gli atleti a non mollare, ribadendo che la cosa più importante per lui è la grinta e la qualità del gioco, al di là di ogni risultato. Si riparte e subito si capisce che l’incontro è molto più equilibrato di quanto lo svarione iniziale abbia fatto credere: il Fano riesce a creare diverse occasioni per fare punti senza subire pesantemente in difesa, il tutto grazie ad un notevole dispendio di energie che riesce a livellare in parte il gap tecnico e di esperienza tra le due formazioni. Proprio un errore dovuto all’esperienza però permette al Falconara di approfittare per ben due volte di una superiorità numerica sulla fascia e di chiudere definitivamente l’incontro con due mete. Prima del fischio finale gli ospiti dimostrano comunque di voler onorare fino in fondo questo impegno e riescono a conquistare altri cinque punti con l’ala Luzzi, bravo a sfuggire al placcaggio avversario ed a schiacciare in precario equilibrio, determinando così il risultato finale di 39-10. Tralasciando il punteggio, oggi si è vista una squadra troppo sicura e spavalda all’inizio ma che, con il passare dei minuti, si è ripresa ed ha giocato un buon rugby, regalando poco agli avversari. Non bisogna però tralasciare i meriti del Falconara, una società che nel giro di pochi anni si sta imponendo come una delle migliori realtà nel panorama regionale, grazie anche al suo splendido impianto. Per chiudere una nota di apprezzamento per Breccia, il quale si è trovato a indossare la fascia di capitano per l’assenza di Giovannelli: dopo la prima meta in carriera di domenica scorsa, un’altra grande soddisfazione oggi per questo giocatore.
Formazione: 15 Luzzi, 14 Sambuchi, 13 Canapini, 12 Micci, 11 Mariotti, 10 Paolini, 9 Conti, 8 Breccia, 7 Bartolazzi, 6 Bufalo, 5 Ridolfi, 4 Budinis, 3 D’addesa, 2 Mencucci, 1 Magnolo. A disp. 16 Brunacci, 17 Filipponi, 18 Scaglioni, 19 Sabbatini, 20 Bilancioni, All. Brunacci Dir. Accompagnatore Mancini