1462603_10201755430360529_1644416827_oAll’Albonico nel fine settimana giocherà solo la cadetta di serie C, che nel girone 2 Piemonte ospiterà domenica alle ore 14,30 l’Ivrea, in un match di alta classifica. La squadra allenata da Nicola Catalfamo e Nicola Compagnone, che viene dal 14-13 in trasferta che ha interrotto l’imbattibilità casalinga di quasi due anni del Novara, finora ha vinto tutte le partite tranne l’ultima con il bonus. Ha solo 21 punti, perché ha subìto due penalizzazioni da -4 e ha perso a tavolino contro il Borgomanero, per l’erroneo inserimento nello schieramento di un giocatore di formazione straniera. Il team eporediese ha sei lunghezze in più e insegue a -11 la capolista San Mauro. «Sapevamo – afferma Catalfamo – che il mese di dicembre sarebbe stato il momento topico del girone di andata. Abbiamo appena affrontato il Novara e ora avremo nell’ordine Ivrea, Stade Valdotain e San Mauro. Sarà il nostro ago della bilancio, che ci permetterà di capire dove possiamo arrivare. La risicata e anche un po’ fortunosa vittoria di Novara ci ha riportato con i piedi per terra, perché pensavamo di vincere sempre a mani basse e invece ci sono anche gli avversari e dobbiamo continuare a lavorare per perfezionare il nostro gioco. Possiamo vederlo come un risultato utile in una giornata storta. Finora abbiamo fatto girare circa 28 ragazzi e l’aspetto positivo è che la nostra attività è svolta nell’ottica della prima squadra e alcuni atleti stanno facendo l’esordio in serie A. Molti giovani continuano a crescere e si preparano a rappresentare il serbatoio per il nostro rugby di vertice. Puntiamo su un buon lavoro in mischia e nei trequarti, ma anche su molte belle opzioni. Affidiamo ai ragazzi la lettura della partita, per sviluppare di volta in volta il nostro sistema di gioco». Fra i due Nicola c’è un’equa ripartizione dei compiti, con Catalfamo che segue in modo particolare la mischia e Compagnone che si occupa dei trequarti. «Ci siamo posti l’obiettivo – prosegue Catalfamo – di provare a vincere il campionato. Punteremo sempre a conquistare i cinque punti e alla fine faremo i conti. Tutti danno segnali molto positivi. C’è gente che è tornata da altri club, altri che si sono messi in discussione a 33-34 anni per seguire dei ritmi di allenamento più duri, pur sapendo magari di giocare meno. C’è un bel gruppo tenuto unito da coloro che hanno maggiore esperienza, con giovani che migliorano giorno dopo giorno». Il capitano è Mirko Dell’Anna. «La sua funzione è stata ridisegnata quest’anno, perché l’anno scorso giocava flanker. Alejandro Eschoyez l’ha voluto tallonatore e me lo ha fatto allenare in questo ruolo, nel quale è stato anche aggregato alla prima squadra. Per esigenze di organico l’ho impiegato anche come pilone. Lui, come molti altri, sta venendo su bene».