Quattro vittorie, un pareggio e quattro sconfitte. In perfetto equilibrio il bilancio della Mobility Pro Pesaro al termine del girone di andata, concluso proprio con il pareggio con il Civitavecchia di domenica scorsa. Un bicchiere che il centro pesarese Matteo Piccioli vede comunque mezzo pieno: “In fondo è stato un girone positivo. Avevamo iniziato sottotono, specie con la sconfitta casalinga contro la Capitolina quando invece potevamo fare comunque punti. Poi però abbiamo vinto scontri diretti importanti e colto il pareggio con il Civitavecchia”. Un pareggio che amareggia ancora: “Ci siamo rilassati sul 17-0 e a questo hanno fatto seguito alcuni errori tecnici fra placcaggi sbagliati e salite difensive poco efficaci. Però è altrettanto vero che nonostante il loro recupero abbiamo chiuso in attacco, andando vicino a trovare i punti della vittoria. Purtroppo dobbiamo trovare il giusto compromesso fra rischio e premio, capire quando tenere un pallone in mano continuando a dare linfa all’azione e quando tentare quell’ultimo passaggio per la meta. Diciamo che dobbiamo sempre partire dalle cose semplici per raggiungere l’obiettivo”.

Da domenica subito il girone di ritorno. Vista l’andata, Pesaro se la può giocare con tutte? “Assolutamente sì, soprattutto in casa. Fra le avversarie credo sia la Capitolina quella con un gioco migliore, con una buona mischia ed ottimi trequarti, ma noi dobbiamo pensare a noi stessi. A differenza dell’andata ora abbiamo tre gare consecutive in casa e dobbiamo fare subito punti per prendere ulteriore ossigeno in classifica e continuare un campionato tranquillo, togliendoci qualche soddisfazione”.

La prima delle tre gare casalinghe domenica alle 14.30 al Toti Patrignani contro il Romagna, fanalino di coda con sole sconfitte all’attivo. La pressione sarà tutta sui pesaresi. Come vi preparerete? “Loro di certo non avranno nulla da perdere  e credo che per loro sarebbe importante vincere contro di noi aldilà della classifica. Noi sappiamo che non sarà una partita facile, ma anche che se pensiamo di essere più forti l’unica è dimostrarlo sul campo, giocando con determinazione dall’inizio alla fine”