Riceviamo e pubblichiamo:

Scusate il facile gioco di parole, ma abbiamo atteso molti, troppi anni che un vento liberatorio iniziasse a soffiare in FIR e finalmente è accaduto. Siamo pronti a fare la nostra parte, a supportare a tutta forza Marzio Innocenti, che nel suo primo discorso da Presidente FIR ha chiesto l’aiuto di tutti. NOI CI SIAMO.

Con la consapevolezza delle difficoltà da affrontare, delle matasse ingarbugliate da anni di trascuratezza, di riti diventati viziose abitudini in lustri di potere assoluto che saranno difficili da scrostare, lucrose rendite di posizione autoreferenziali che non renderanno certo agevole, rapido ed indolore il cambio di passo. Sarà un lavoro duro insomma, ma chi può farlo se non noi? E quando se non ora?

Ma prima, uno sguardo al recente passato per qualche doveroso ringraziamento a tutti coloro che hanno letteralmente sputato sangue perché tutto questo fosse possibile. Ne cito solo alcuni perché i più esposti. A tutte le società che ci hanno dato il loro sostegno, che hanno creduto con noi che il Cambiamento fosse possibile e ci hanno consentito di contribuire a renderlo realtà. A Giovanni Poggiali che dopo essere rimasto al “vento” per oltre un anno, avere messo la sua faccia e la sua storia a disposizione del movimento e di PalC, ha deciso di fare un passo indietro pur di rendere davvero possibile il Cambiamento.

Roberto Zanovello che ha guidato caparbiamente la nostra azione di opposizione per 4 anni, nonostante un sistema federale che rigetta l’opposizione come un corpo estraneo e la seppellisce nel silenzioso oblio di norme che soffocano ogni forma di libera informazione. A Erika Morri che, al fianco di Roberto, contro tutto e contro tutti ha creato, proposto e promosso idee e progetti innovativi, riconosciuti in World Rugby, patrocinati da Rugby Europe e da Ministeri della Repubblica, parlando di sport ed etica, di inclusione, di rispetto, di diritti, e consentendo, in anni in cui la FIR è stata ridicolizzata nel mondo, e non solo per i demeriti sportivi, di restituire dignità all’intero movimento. Temi evidentemente sconosciuti a chi si è permesso di liquidare il suo lavoro enorme con battute di bassa lega sui social che definiscono solo i tristi e forse insuperabili limiti di chi le fa.

Questa è la stoffa della gente di PalC, un luogo di eccellenze che sono indegnamente chiamato a coordinare, questo è ciò che possiamo dare al Movimento. E si parte da ora, con un nuovo Consigliere Federale, Gianni Fava, che ha una storia nel rugby e nelle istituzioni che parla per lui e che ha deciso di metterla a disposizione di tutti noi in questo momento, che è storico, affinché non sia un’occasione perduta.
Esiste un intero sistema di priorità da ridefinire: i programmi elettorali hanno chiaramente individuato i nodi, ora si tratta di scioglierli e di affrontare la quotidiana fatica del governare.

La fretta sarà una pessima consigliera e servirà la solidità e l’equilibrio di chi sa che i grandi cambiamenti, quelli che rimangono, si costruiscono goccia a goccia come l’acqua che scava la roccia. Per alcune cose, però, il primo solco va tracciato subito: dunque si aprano le finestre e si faccia entrare aria nuova! Marzio è un medico e sa bene che l’infezione va aggredita laddove si incista più profondamente per salvare l’intero organismo; a volte la terapia è dolorosa, ma si deve fare, costi quel che costi. Il nuovo Presidente dovrà dimostrare molto, ma soprattutto dovrà avere il coraggio che serve per salvare ciò che merita di essere salvato e per riconoscere ed estirpare ciò che rischia di minare alla base il nuovo corso della FIR.

Pronti al Cambiamento, nella persona di Giovanni Poggiali, è salita sul palco della Fiera di Roma con Marzio Innocenti e metterà a disposizione del movimento e di chi lo sta guidando ogni cavallo del proprio motore, per iniziare a ricostruire quel luogo dello sport e dell’anima che è il Rugby Italiano e che le società, i praticanti e tutti gli appassionati si meritano.