Di Giacomo Civino

Correva il 22 Ottobre 2003 ore 19.47, nel caldo e la pioggia di Sidney davanti agli 82.957 spettatori dello Stadium Australia andava in scena la finale di Coppa del mondo. L’ Italia era stata eliminata ai gironi, riuscendo a battere rispettivamente Canada e Tonga per poi qualificarsi ugualmente al mondiale successivo. 

Quell’anno la finale era tra i padroni di casa dell’Australia, che fino a quel momento avevano dominato il proprio girone e battuto gli acerrimi rivali degli All Blacks in semifinale ecil XV della Rosa. 

L’Inghilterra d’altro canto nel proprio pool aveva fatto da padrona battendo la Georgia, Samoa, Uruguay e il Sud Africa. 

Wilkinson fu determinante in tutte le partite riuscendo a segnare punti pesanti, tranne per la partita contro l’Uruguay, dove rimase in panchina per tutti gli 80 minuti. Gli inglesi si imposero comunque con uno scarto di 98 punti (111-13).

L’Inghilterra ai quarti incontrò il Galles e Wilkinson mise a segno altri punti importanti, 23 su 28 e volarono in semifinale contro la Francia. Anche contro i transalpini il mediano inglese fu decisivo, segnando tutti i punti dell’Inghilterra e portando la propria nazionale in finale.

Il match fu spettacolare, ad alto tasso tecnico e decisamente vietato ai deboli di cuore. Tuqiri andò subito in meta per i Wallabies, ma tre piazzati di Wilkinson ed una meta di Robinson regalarono all’Inghilterra il vantaggio 14-5 a metà gara. I Wallabies erano ben lontani dall alzare bandiera bianca: tre piazzati di Flately valsero la parità ed i supplementari. Ed all’extra-time riecco Johnny: un piazzato per il nuovo +3 inglese, immediatamente emulato però da Flately. Al minuto 99.34, a soli 26 secondi al termine del secondo tempo supplementare, ecco l’attimo che riscrisse la storia, dopo diverse fasi di gioco the Kicking Machine ricevette la palla e da 30 metri lasciò partire un drop che per alcuni attimi ammutolì lo stadio. Al fischio dell’arbitro i tifosi inglesi esultarono, quelli dei Wallabies videro sfumare il sogno di vincere il mondiale in casa. Wilko venne eletto miglior giocatore del torneo e il resto è storia.