Colorno, 25 Febbraio 2014 – E’ passato un mese dal giorno in cui Filippo Cantoni, studente e rugbista 18enne di Colorno, é morto dopo essere stato colto da un malore ed essere finito con la propria auto in un canale. In occasione del trigesimo della scomparsa, i genitori e la sorella hanno scritto questa lettera pubblicata quest’oggi dalla Gazzetta di Parma per ringraziare i tanti che sono stati loro vicino.

Cari amici,

il dolore che prova un genitore per la morte di un figlio è qualcosa di indescrivibile. E’ un tormento lancinante e martellante. Un macigno che opprime e che toglie il respiro.

La fede ed il calore della famiglia aiutano a guardare avanti anche se con maggior amarezza.

In un momento di grande disperazione, il conforto di tanti amici, di conoscenti e di gente comune ci hanno fatto capire chi fosse Filippo, anche al di fuori dall’ambito familiare.

Le parole, le e-mail, i discorsi, i messaggi dei compagni di scuola, dei compagni di squadra, degli avversari di gioco, degli insegnanti, degli amici hanno rimarcato nella nostra famiglia il ruolo che Filippo interpretava negli ambienti che, abitualmente, frequentava.

In tanti hanno disegnato il ritratto di un ragazzo che dispensava positività e simpatia. Che ha sempre trovato il tempo per tutto e per tutti e che con il suo esempio lasciava il segno.

Sembra ieri, ma è già trascorso un mese, da quando una tremenda disgrazia si è abbattuta sulla nostra famiglia e sulla comunità che ci circonda e che accoglieva Filippo.

Facciamo fatica a renderci conto di cosa è accaduto. Dopo questo terremoto che ci ha colpito, ci attende un percorso difficile.

Nell’impossibilità di farlo personalmente vogliamo ringraziare i tanti che, in quelle drammatiche ore, hanno esternato amicizia, cordoglio e sensibilità nei nostri confronti. Testimonianze sincere e sentite, che ci riempiono di orgoglio e ci danno la forza per iniziare la nostra ricostruzione.

A tutti voi va la nostra riconoscenza e la nostra gratitudine per l’affetto che avete riversato su di noi. Nessuno potrà mai ridarci il nostro Filippo, ma il ricordo della sua intensa esistenza, tragicamente e troppo presto stroncata, potrà essere di esempio per tanti giovani che si affacciano alla vita pronti ad affrontare le quotidiane insidie che essa nasconde, con umiltà, determinazione e serenità.

Un grazie, che sorge dal profondo del cuore, a tutti coloro, e sono stati veramente molti, che hanno avuto espressioni di solidarietà, vicinanza e di partecipazione, nel generoso tentativo di lenire il nostro dolore.

Per non dimenticare Filippo cercheremo di dare vita ad una serie di iniziative che possano ricordare ed onorare nel tempo la sua memoria e la sua figura di ragazzo solare. Nel rispetto dei tanti che gli hanno voluto veramente bene ed hanno apprezzato e condiviso il suo essere ed il suo modo di esistere.

In questo momento di tristezza ci piace ricordare lo striscione esposto dai suoi compagni di classe “Nessuno muore sulla terra finché vive nel cuore di chi resta” e la frase “Il sorriso che non si dimentica”.

Grazie a tutti

Rosanna, Alice e Stefano Cantoni