Sabato 16 novembre sarà una data indelebile nella storia della Primavera Rugby di Roma. Una delegazione di 50 persone composta da bambini e ragazzi con disturbo dello spettro autistico, accompagnati dagli operatori del club e dalle famiglie, partiranno alla volta di Genova per andare a sostenere gli Azzurri nel secondo appuntamento con gli Autumn Test Match che vedrà l’Italia affrontare la Georgia.

L’iniziativa, sviluppata con il fondamentale sostegno dalla Regione Lazio con l’obiettivo di fare vivere un’esperienza unica agli atleti, vedrà i partecipanti partire da Roma sabato mattina per poi arrivare nel pomeriggio all’Acquario di Genova, dove potranno vivere un’esperienza coinvolgente ed entusiasmante, che promuove la conservazione della biodiversità acquatica. Il giorno successivo visiteranno la città di Genova per poi avvicinarsi allo Stadio Luigi Ferraris per sostenere Michele Lamaro (atleta nato e cresciuto nella Primavera Rugby) e compagni. Al termine del match il rientro a Roma.

Takiwatanga: nel suo tempo e nel suo spazio.
Questa potente parola Maori (tōku/tōna anō takiwā’ – ‘my/his/her own time and space) racchiude tutto il senso del progetto: si può fare tutto, nel suo tempo e nel suo spazio. Questa la visione che dal 2012 la Primavera Rugby e Primavera Cares, la realtà inclusiva del Club, la struttura organizzativa e il luogo di incontro di tutte le attività sociali che affiancano quelle sportive. Non ci sono limiti, solo adattamenti e tempi diversi.

“Le emozioni vissute nel momento in cui abbiamo esposto per la prima volta alle famiglie l’idea della trasferta sono impossibili da descrivere” ha affermato Adriano Conti, Responsabile Sviluppo della U.S. Primavera Rugby. “Pianificare la trasferta del Progetto Rugby-Autismo insieme a tutte le altre trasferte del weekend tra Serie A, Serie C, Juniores e Minirugby ci ha dato la consapevolezza che si sta andando verso la giusta direzione. La direzione della normalità.”.

Il Progetto Rugby – Autismo si colloca all’interno di quelle iniziative di sport, integrazione ed inclusione sociale, con l’obiettivo di offrire un sostegno attivo ai soggetti con disturbo dello spettro autistico e disabilità neuromotorie, migliorando il futuro della collettività. Attraverso la conoscenza e la pratica del gioco del rugby, la Primavera offre un sostegno attivo nei confronti di ragazzi con disturbo dello spettro autistico e delle loro famiglie. Il progetto sportivo ed educativo intende far conoscere ed apprezzare la valenza formativa del rugby, applicato a questa specifica abilità diversa e dello sport in generale, con una premessa fondamentale: – “lo sport è un gioco che permette relazioni con altre persone contemporaneamente al mantenimento della buona salute fisica”.

Al contempo il progetto offre l’opportunità a ragazzi atleti, tecnici qualificati, e volontari della Primavera Rugby e di altre associazioni No Profit di vivere un’esperienza unica, approfondendo la loro preparazione tecnica e la loro formazione culturale in modo specifico per il sostegno dell’autismo. I ragazzi che si accostano a questa disciplina possono riscoprire l’equilibrio del confronto che mette in campo il meglio di sé, con coraggio e determinazione, ma senza l’angoscia del “vincere a tutti i costi” e l’idea pericolosa e ossessiva del “sei qualcuno solo se vinci”.

“Con questa iniziativa – prosegue Adriano Conti – vogliamo portare avanti l’importante percorso di condivisione del Progetto Rugby-Autismo verso l’esterno, mostrando il suo forte valore sociale e sportivo e stimolando le altre associazioni di rugby nel far nascere il medesimo progetto all’interno della propria realtà sportiva.