Peroni TOP10, XI Giornata
Sitav Rugby Lyons v Femi-CZ Rovgio 17 – 15 (17-8)
Marcatori: p.t. 1’ cp Ledesma (3-0), 12’ cp Montemauri (3-3), 17’ m Bruno tr Ledesma (10-3), 27’ m Rodina tr Ledesma (17-3), 34’ m Giulian (17-8).
s.t. 46’ m Tavuyara tr Montemauri (17-15).
Sitav Rugby Lyons: Zaridze, Rodina (55’ Via G.), Cuminetti, Paz, Bruno (cap), Ledesma, Cuoghi (70’ Fontana), Portillo, Petillo (59’ Moretto), Salvetti, Quaranta, Janse van Rensburg (54’ Lekic), Salerno (47’ Minervino), Buondonno (41’ Cocchiaro), Morosi (50’ Acosta).
all. Orlandi
Femi-CZ Rovigo: Diederich Ferrario (cap.), Lertora (3’ Ghelli), Tavuyara, Van Reenen, Bacchetti, Montemauri (70’ Uncini), Chillon, Casado Sandri (51’ Lubian), Stavile, Cosi, Lindsay, Steolo (70’ Munro), Pomaro (51’ Theys), Giulian (51’ Cadorini), Leccioli.
all. Lodi
Arb. Clara Munarini (Parma)
AA1 Francesco Meschini (Milano), AA2 Filippo Bertelli (Brescia)
Quarto Uomo: Giona Righetti (Verona)
TMO: Giuseppe Vivarini (Padova)
Cartellini: /
Calciatori: Ledesma 3/3 (Sitav Rugby Lyons), Montemauri 2/5, Van Reenen 0/1 (Femi-CZ Rovigo).
Note: Giornata coperta, terreno in perfette condizioni. Pubblico 600 spettatori circa
Punti conquistati in classifica: Sitav Rugby Lyons 4 ; FEMI-CZ Rovigo 1
Peroni Player of the Match: Federico Cuminetti (Sitav Rugby Lyons).




I Lyons tornano a ruggire, e lo fanno strappando la vittoria al Rugby Rovigo in una partita al cardiopalma. Il TMO sull’ultima azione ha decretato la vittoria bianconera, con il piede di Ghelli che ha toccato la linea laterale prima di marcare la meta del potenziale sorpasso degli ospiti, e ponendo fine all’incontro. Una gioia incredibile per tutto il popolo bianconero, che ha festeggiato il ritorno alla vittoria dei Leoni dopo due brutte sconfitte, e che hanno scacciato le ombre di incertezza sulla squadra. Una rondine non fa primavera, ma una vittoria di questo calibro può dare la svolta a un’intera stagione.

Fin dai primi minuti si è visto come i Lyons fossero scesi in campo con il piglio giusto, portandosi subito in zona d’attacca e mostrando tanta voglia e carica agonistica. Il primo vantaggio nella partita è arrivato al 3’, con Ledesma a centrare i pali dalla piazzola. La risposta del Rovigo è arrivata dopo 10 minuti con un piazzato di Montemauri, ma da quel momento i Lyons sono saliti in cattedra: Uno-due di mete marcate da Bruno e Rodina, e la squadra di casa si è portata avanti di 14 punti. Due mete in cui si è fatta valere la maggior voglia di vincere dei bianconeri, tenaci e determinati come non si vedevano da tempo.

Prima dell’intervallo il Rovigo ha rialzato la testa, affidandosi alla propria mischia, facendo quadrato a ciò che funzionava meglio in campo. Il pacchetto rossoblù ha così confezionato la meta di Giulian, che ha accorciato le distanze, ma senza i due punti della trasformazione di Montemauri, che risulteranno fatali. Nella ripresa il Rovigo è partito determinato a rientrare in partita, e dopo pochi minuti Tavuyara ha confezionato la seconda meta dei suoi con un’azione personale. Sembrava fatta per l’imminente sorpasso da parte dei Bersaglieri, ma i Lyons non hanno mai mollato, concedendo pochissimo e mettendo anche a posto la mischia e contendendo l’ovale in ogni occasione. Montemauri e Van Reenen hanno cercato i pali in tre occasioni, ma i loro tentativi non hanno avuto fortuna, mantenendo il vantaggio dei bianconeri. Al 73’, i Lyons sono anche arrivati a marcare la meta della sicurezza, tolta dal tabellone per un fallo precedente alla segnatura. Si è arrivati così al finale al cardiopalma, con Rovigo che per 3 minuti oltre l’80’ ha cercato i punti del sorpasso, ma la difesa dei Lyons è stata eroica nel concedere falli: l’attacco dei Bersaglieri è dovuto ricorrere a un’azione al largo, che si è spenta però sulla bandierina, con il piede di Ghelli che calpesta la linea di Touche prima che il pallone tocchi terra. Tutti a guardare lo schermo del TMO, poi l’esultanza di tutto il Beltrametti, per un’altra giornata storica regalata al pubblico piacentino. Per la terza volta consecutiva, la squadra più blasonata d’Italia esce sconfitta dal Beltrametti, è la storia che si ripete, ed è sempre la stessa gioia.