I Lions Amaranto Livorno under 14 non hanno perso la sana abitudine di vincere e convincere. Nel primo impegno della terza fase del campionato, in questa fase finale del torneo di categoria, nella quale vengono mischiate formazioni toscane di prima, seconda e terza fascia, la squadra labronica allenata da Emanuele Bertolini, Davide Mantovani e Matteo Civita ha superato per 34-19 (6 mete a 3) i pari età dello Iolo Prato.
La gara, giocata domenica mattina a Salviano, sul terreno amico dei Leoni, ha offerto l’occasione di provare nuove soluzioni e dare ampio spazio ad alcuni elementi che nell’arco della stagione raramente avevano giocato titolari. Squadra ‘sperimentale’, più che mai viste le contemporanee assenze di tre giocatori preziosi (non a caso nel giro della selezione regionale) quali Chelli, Ferra e Michelazzi. Gli amaranto, che nella settimana precedente avevano chiuso con la larga e brillante affermazione esterna con il Firenze’31 il proprio (ottimo) campionato elite (di fatto quella amaranto è, nella categoria, la seconda forza della palla ovale regionale), hanno messo in mostra, pure con lo Iolo, importanti qualità. I giocatori in rosa rappresentano qualcosa di più di semplici ‘giovani promesse’. Contro i pratesi, mete di Bernini, Fappiano, Porciello, Biagi, Tedeschi e Pannocchia, condite da due trasformazioni di Giorgi. Gli atleti ruotati nell’arco dei 50′: Frassinelli, Vodicer, Tedeschi, Bernini, Fantozzi, Giorgi, Biagi, Pannocchia, Quercioli, Fappiano, Lunardi (cap.), Del Pero, Cerrai, Sagliano, Mura, Mazzi, Porciello, Zampini. Non entrato Polese, infortunatosi nel corso del riscaldamento pre-gara.
L’intensa stagione dei labronici prosegue in questo mese di maggio con i prestigiosi tornei di Lucciana (Corsica), in agenda sabato 12, e con il ‘Città di Perugia’ di domenica 20. La partita interna del 2 giugno con il Sieci segnerà la fine della terza ed ultima fase del campionato regionale e la chiusura dell’intera annata agonistica. Un’annata memorabile per questo gruppo di atleti del 2004 e del 2005, capaci di cogliere mete superiori alle previsioni della vigilia.
Non è una bugia: nell’albo d’oro del Trofeo Pinocchio, figura per il secondo anno consecutivo, al primo posto della categoria under 12, la squadra dei Lions Amaranto Livorno. Nel 2017 – in occasione della prima edizione del Trofeo – a salire (da soli) sul gradino più alto del podio furono i leoncini nati nel 2005 e 2006. In questa seconda edizione, i Lions under 12 (nati nel 2006 e 2007) hanno chiuso l’evento – organizzato sul campo amico ‘Corsaro’ di Uzzano dal Valdinievole – a pari merito con i ‘cugini’ degli Etruschi Livorno.
Per i giocatori amaranto 2006, l’unico rammarico è che, il prossimo anno, non potranno ‘fare il tris’…. Questo, in rigoroso ordine alfabetico, l’elenco degli amaranto (qualcosa di più di semplici giovani promesse…) utilizzati dagli allenatori Alessandro Brondi e Salvatore Fusco sul campo di Uzzano: Alessandrini, Antonazzo, Bacci, Bani, Bianucci, Ciapini, Contini, Del Mazza, Falleni, Funghi, Giudici, Longhi, Meini, Munafò, Orifici, Paoli, Pellegrini, Santana, Spagnoli D., Spagnoli O., Tonarini. Sette le squadre toscane al via del torneo. Inizialmente sono stati formati due gironi (uno da tre e uno da quattro compagini). I leoncini – inseriti nel girone con tre formazioni – sono subito travolgenti: nelle due gare del proprio raggruppamento, larghe affermazioni con Cecina, 6-2 (ogni meta un punto), e con il Lucca, 9-1. Perentorio (4-2) il successo colto nella semifinale con i ‘locali’ del Valdinievole 4-2. Nella finale, derby cittadino con gli Etruschi. Sfida all’insegna dell’equilibrio, che si chiude su una salomonica situazione di parità, 2-2. Nessuna marcatura nel supplementare. Vista l’oggettiva impossibilità di decretare una vincitrice – gli Etruschini avevano disputato il girone a quattro: sarebbe stato ingiusto verificare la differenza mete o calcolare un eventuale ‘coefficiente’ sulle differenze mete stessa -, di comune accordo, la prima piazza è stata assegnata ex aequo alle due squadre livornesi.
Una domenica intensa e memorabile. L’evento è stato preceduto da un toccante minuto di silenzio osservato in memoria di Rebecca Braglia, la rugbista reggiana di appena 18 anni deceduta in settimana, a seguito di un tragico incidente di gioco.