Il termine ‘progetto’ viene utilizzato sovente nel mondo dello sport per indicare una squadra desiderosa di crescere passo dopo passo. Talvolta il termine viene indicato in modo improprio e tende a giustificare annate di transizione, nelle quali i risultati stentano ad arrivare e vengono mancati gli obiettivi di classifica prefissati. Nel caso dei Lions Amaranto Livorno il termine ‘progetto’ non è usato a caso. Non è scontato – ci mancherebbe – che nella prossima annata giungano risultati di primissimo piano. Ciò che è scontato è che il gruppo si stia consolidando e che il ‘progetto’, a breve, media e lunga scadenza, stia decollando. Il ‘nucleo storico’ che nel 2019, dopo un lungo inseguimento durato 8 anni, ha festeggiato il ritorno in serie B, è stato affiancato da elementi di grande qualità. Poche settimane dopo la promozione, fu ufficializzato l’innesto in mischia di Giacomo Bernini da considerare una delle migliori terze linee a livello nazionale. Brillante il suo torneo in maglia amaranto nella stagione 2019/20. Nelle scorse settimane sono stati ufficializzati gli ingressi nel pacchetto labronico del pilone Christian Mannucci e del terza linea Giacomo Brancoli, altri due avanti di grido. Il terzetto è composto da giocatori livornesi: i tre, dopo il percorso effettuato in importanti squadre, sono ‘tornati a casa’ (Bernini e Mannucci hanno peraltro mosso i loro primi passi nel mondo della palla ovale nelle giovanili Lions). “Contiamo a breve – dice l’allenatore degli amaranto Giampaolo Brancoli – di ufficializzare l’arrivo di altri giocatori. Per noi sarà peraltro importante anche il rientro agonistico dell’estremo Simone Campisi, che si infortunò in modo piuttosto serio nella finale di ritorno dei playoff promozione del 5 maggio 2019 ed ha saltato tutta la stagione agonistica 2019/20”. I Lions, nella scorsa annata, hanno ottenuto 27 punti, con un ruolino di 6 vittorie e 5 sconfitte. All’indomani della prima di ritorno, il torneo di B (al pari degli altri campionati rugbistici) è stato sospeso e annullato per l’emergenza del Covid-19. “Di fronte a certe situazioni – puntualizza il trainer – ogni valutazione di carattere sportivo lascia il tempo che trova. Però, se devo limitarmi ad analizzare l’aspetto tecnico, beh, al momento dello stop eravamo in grandi condizioni. Prima della sospensione avevamo colto tre vittorie e avevamo i mezzi per scalare posizioni in classifica”. Squadra rinforzata: sarà possibile migliorare la sesta piazza nella nuova annata? “Il campionato di B 2019/20 ha dimostrato come possiamo competere con chiunque. A parte la capolista Florentia, nessuno ci ha realmente messo sotto sul piano del gioco. Senza alcuni errori ingenui e fatali, potevamo, in determinate partite equilibrate, evitare sconfitte o almeno strappare qualche punto in più. Ciò premesso è evidente che con una stagione di esperienza in più e con i rinforzi a disposizione, proveremo, nell’annata 2020/21, ad alzare l’asticella. Il tutto sapendo che dovremo sudare ogni successo. Non è mio costume fare proclami. Testa bassa e pedalare, anche perché sia nei vecchi campionati di C1 sia nell’ultima stagione di B, il ‘nucleo storico’ si è abituato a disputare, nel corso della stagione, poche partite ufficiali (appena 13 in media nelle ultime tre annate, ndc). Sarà più duro per tutti quanti giocare 22 incontri, peraltro piuttosto ravvicinati. La rosa è sufficientemente ampia in tutti i settori e in tutti i ruoli, ma gli imprevisti sono dietro l’angolo e dovremo evitare cali di rendimento”. La squadra si sta già allenando in vista del nuovo torneo. “Ovviamente – dice ancora Brancoli, che guiderà i Lions per la terza annata consecutiva – stiamo rispettando il protocollo imposto ed evitiamo contatti. Stiamo lavorando sul piano fisico ed atletico”. Dopo il lungo periodo del lockdown, i ‘Leoni’ non vedevano l’ora di uscire dalle loro gabbie…”.