Dopo due settimane di sosta per gli impegni del Sei Nazioni, torna a giocare il Benetton Rugby. Sabato pomeriggio i Leoni sfideranno fuori casa i Cardiff BluesHenry Time-Stowers presenta la prossima partita.

Henry, sabato si va a Cardiff. Come state preparando la partita?
“La preparazione sta andando bene, ci stiamo concentrando sulle cose da fare sabato a Cardiff. Gli allenamenti sono intensi e dobbiamo apportare i sistemi di gioco studiati”.

Che tipo di squadra sono i Blues?
“Sappiamo che loro in campo portano parecchia fisicità, dobbiamo compiere un lavoro importante nelle ruck, nelle mischie e nelle touche. Serve essere perfetti in questi aspetti e controllare le relative fasi di gioco”.

Come sarà giocare fuori casa dopo diverse partite giocate a Monigo a gennaio?
“Dobbiamo imparare sempre qualcosa di nuovo, in ogni partita che giochiamo. Siamo contenti, sappiamo che diversi giocatori non ci sono perché impegnati con l’Italia, ma questa è una grossa opportunità per gli altri giocatori che scenderanno in campo.”.

Venerdì scorso avete disputato un allenamento congiunto contro le Zebre Parma. Quanto è stato utile?
“E’ sempre importante disputare allenamenti congiunti e potersi confrontare con altre realtà come le Zebre. Sono possibilità per collaudare i nostri meccanismi di gioco e abbiamo ripreso il ritmo gara dopo un paio di settimane di stop”.

Come sta andando la tua prima esperienza in Europa? Quali differenze tra l’Urc e il Super Rugby?
“Sono molto contento, mi piace molto la cultura italiana. Dopo aver visitato l’Inghilterra, la Scozia e l’Irlanda ora sono qui in Italia. E’ arrivata pure mia moglie e possiamo visitare diversi posti nuovi. Nell’URC il gioco è molto strutturato e segue regole ben precise. Mischie, rimesse laterali, schemi di gioco; tutto è prestabilito e tutti sanno cosa fare in campo. Vedo una differenza per quanto riguarda l’intensità di gioco e le qualità tecniche. Noi, soprattutto in casa, abbiamo disputato ottime partite, con tanti offload eseguiti e un gioco aperto. Per me è molto bello aver giocato in entrambe le competizioni dei due emisferi”.

Conoscevi già qualche giocatore del Benetton Rugby prima di arrivare a Treviso?
“Conoscevo Toa Halafihi e Ratuva Tavuyara prima di arrivare qui. E’ sempre molto utile conoscere qualche giocatore perché ti aiutano ad ambientarti, ma tutti i miei compagni sono stati molto accoglienti con me. Mi sento bene qui a Treviso”.