Si è conclusa quest’oggi la quinta settimana di allenamenti delle Zebre Rugbydella stagione 2021/22.
Gli atleti della franchigia federale osserveranno una settimana di riposo per poi ritrovarsi alla Cittadella del Rugby di Parma lunedì 23 agosto con l’obiettivo di proseguire il loro percorso di avvicinamento al calcio di inizio dello United Rugby Championship, il prestigioso torneo internazionale che prenderà il via nell’ultimo weekend di settembre.
Ospite della rubrica settimanale di interviste del club multicolor è stato Gabriele Venditti. Il 24enne romano rinforza da quest’anno la seconda linea delle Zebre Rugby portando tutta la sua fisicità ed esperienza appresa nel corso delle ultime cinque stagioni nel massimo campionato italiano con la maglia della S.S. Lazio Rugby prima e del Rugby Calvisano poi.
Questa settimana sei tornato ad allenarti in gruppo. Come stai fisicamente? “Ho risolto un paio di problemi che mi portavo dietro e pian piano sto rientrando. Adesso è rimasto un vecchio acciacco alla spalla che stiamo cercando di risolvere. Questa settimana comunque sono tornato a fare allenamento coi ragazzi: l’intensità e il ritmo sono alti, ma sono a buon passo!”
Quali sono le prime impressioni che hai tratto da questo nuovo ambiente di lavoro, quando siamo alla fine della quinta settimana di allenamenti a Parma? “Gli standard sono molto alti. Ci sono tanti atleti che giocano con la Nazionale e il livello di gioco è elevato, ma sarò in grado di adeguarmi”.
Hai già esordito con le Zebre, scendendo in campo lo scorso anno contro il Munster al Thomond Park di Limerick, uno dei templi della palla ovale mondiale. Che ricordi hai di quella giornata per te così speciale? “E’ stato il primo esordio, anche se ero già stato convocato per la trasferta contro gli Scarlets senza però scendere in campo. A Limerick ho avuto l’opportunità di giocare dal primo minuto ed è stata un’esperienza bella, la prima a quel livello. Mi sono confrontato con giocatori di un certo calibro, l’intensità è alta e c’è da lavorare tanto per battersi con squadre come il Munster”.
Che obiettivi ti poni a livello personale per questa stagione che comincerà a fine settembre col primo turno del nuovo torneo internazionale United Rugby Championship? “Innanzitutto di rientrare il prima possibile e di risolvere tutti i problemi fisici che mi sto portando dietro da parecchi mesi. Il mio obiettivo è giocare il più possibile e allenarmi al massimo delle mie potenzialità”.
Sei nato in Polonia nel 1997 ma sei romano doc. A che età hai scoperto il rugby e cosa ti ha fatto innamorare di questo sport? “Ho cominciato a giocare a rugby all’età di sei anni con la Rugby Roma Olimpic quando militava ancora nel massimo campionato italiano. Mi sono subito appassionato al contatto , allo scontro e alla dominanza fisica che si verifica in campo”.
Sei cresciuto nelle giovanili del Villa Pamphili Rugby e del Rugby Roma Olimpic, esordendo nel 2016 nel massimo campionato italiano con la S.S. Lazio Rugby. Che ricordi hai della tua esperienza romana e quando hai capito che il rugby potesse diventare parte integrante della tua vita? “L’anno che sono stato alla Lazio non ho giocato tantissimo perché stavo ancora studiando, essendo iscritto al quinto delle superiori. E’ stata un’esperienza nuova, mi sono divertito e ho capito che era un livello cui potevo aspirare e uno sport col quale potevo vivere”.
Sei stato membro dell’Accademia Nazionale “Ivan Francescato” e hai rappresentato l’Italia nel 2016 al Mondiale U20 e al Sei Nazioni di categoria nel 2016 e nel 2017. Che importanza ha avuto per te questo primo approdo nel rugby internazionale e in quali aspetti pensi di essere maggiormente cresciuto sotto la guida dei coach Orlandi e Troncon? “Sono state esperienza nuova, fa sempre piacere rappresentare la propria nazionale, che sia a livello di U18, U19 o U20. Partecipare al Sei Nazioni, alle varie tournée in Sudafrica e Argentina, al Mondiale U20 a Manchester sono state tutte esperienze preziose che mi hanno aiutato a crescere soprattutto a livello mentale”.
Nel 2017 sei passato al Rugby Calvisano con cui hai disputato quattro stagioni, vinto il campionato nel 2019 e collezionato più di 40 presenze, mettendo a segno ben dieci mete. Che valore ha avuto per la tua esperienza di giocatore questa lunga militanza coi gialloneri? “Calvisano è stata un’altra bella esperienza, anche se con qualche difficoltà iniziale. Passare da Roma ad un paesino così piccolo non è stato semplice, ma mi sono trovato bene. Tutti i tesserati del club mi hanno accolto a braccia aperte e la società è sempre stata disponibile ad aiutarmi a livello rugbistico e umano. Dovrò sempre ringraziare Calvisano”.
Da quest’anno entri nella rosa delle Zebre. Quali sono i tuoi punti di forza e cosa porti di tuo in squadra? “I miei punti di forza sono sicuramente la dominanza fisica in campo. Spero di riuscire ad esprimerla al meglio, mettendola a disposizione della squadra”.
La scheda di Gabriele Venditti:
Nome: Gabriele
Cognome: Venditti
Nato a: Pyskowice (POL)
Il: 25/04/1997
Altezza: 200 cm
Peso: 135 kg
Ruolo: seconda linea
Honours: Italia U20, Italia U18, Italia U17
Caps:
Presenze in Guinness PRO14: 1
Presenze in EPCR Champions Cup: 0
Presenze in EPCR Challenge Cup: 3
Club precedenti: Rugby Calvisano, S.S. Lazio Rugby 1927, Accademia Nazionale “Ivan Francescato”, Rugby Roma Olympic, Villa Pamphili Rugby
Instagram: @don_gabriele_official