È terminata con un 9° posto la II^ fase Interregionale livello 1 che ha visto impegnata la formazione Under 16 della Fiorini Pesaro Rugby. Una stagione particolarmente formativa per i giovani giallorossi che si sono confrontati con un campionato impegnativo.

«Siamo soddisfatti di questo risultato e della bella crescita mostrata da tutto il gruppo» il commento del presidente della Fiorini Pesaro Rugby, Simone Mattioli. «La nostra società è da sempre impegnata nella formazione e nello sviluppo del movimento della palla ovale e dei suoi giocatori. Affrontare la sfida del campionato elite per i nostri ragazzi è stato particolarmente formativo. Un sentito ringraziamento va a tutto lo staff per aver reso possibile questo bel risultato».

«Un campionato non facile, soprattutto all’inizio» aggiunge il tecnico Andrea Salvatori, che affiancato dai giocatori della prima squadra Flavio Fusco e Alessio Dabalà, ha seguito i giovani kiwi in questa avventura. «Il livello delle squadre con cui ci siamo confrontati è molto alto. Nel girone d’andata abbiamo sofferto la mancanza di esperienza e il livello di gioco ma questo ci ha fatto crescere. Nel girone di ritorno la squadra ha trovato l’equilibrio, sia dal punto di vista fisico che dell’espressione di gioco ottenendo anche vittorie importanti con punteggi di tutto rispetto. Le ultime partite giocate sono state l’espressione migliore del gioco che siamo riusciti a creare. L’ultima sfida, con Piacenza, ha mostrato la reazione che ci aspettavamo da un gruppo che ha lavorato sempre in salita ma che è riuscito a evolversi in maniera ottima. La vittoria in rimonta è stato il miglior modo di chiudere la stagione, dimostrando sul campo a noi allenatori, ma anche ai ragazzi stessi, l’evoluzione avvenuta in questa stagione».

Quanto è stato importante per i ragazzi confrontarsi con squadre più strutturate? «Credo che sia stato fondamentale. L’esperienza in elite, per quanto faticosa, è quello di cui il gruppo aveva bisogno. Ci è servito molto confrontarci con squadre strutturate, con un tipo di gioco bello ed efficace contro cui è necessario impegnarsi a fondo in tutto ciò che precede la partita per riuscire a raggiungere il risultato, impegnando i ragazzi non solo la domenica, ma tutta la settimana per la preparazione fisica, mentale, tecnica. Un campionato che ha obbligato tutti i ragazzi a fare di più per evolvere, migliorare e crescere come individui all’interno di un gruppo»

Cosa ti ha soddisfatto di più? «L’atteggiamento dei ragazzi per quanto riguarda la presenza agli allenamenti, ci ha dato modo di lavorare in un gruppo che aveva la volontà di crescere. La fiducia che i ragazzi hanno dato allo staff tecnico nel seguire i nostri consigli, le direttive e le analisi delle partite. La cosa di maggior impatto è stata la crescita del gruppo insieme agli allenatori».

Come sarà l’estate dell’under 16? «Adesso ci prendiamo un po’ di riposo, l’ultimo periodo è stato molto impegnativo sia dal punto di vista fisico che mentale. Poi ci prepareremo al torneo casalingo che ospiteremo nelle prossime settimane. Siamo convinti di poter dimostrare ancora l’evoluzione del gruppo, di poter giocare un rugby alla pari delle squadre più blasonate del campionato elite».

Non solo campionato elite: «Parallelamente al progetto elite abbiamo dato vita ad una collaborazione con Falconara, che era in difficoltà per mancanza di numeri. Abbiamo deciso di aiutarli creando un percorso di crescita condivisa per le due squadre “prestando” 5 atleti del Pesaro Rugby che da gennaio li hanno aiutati nelle sfide del campionato regionale. Ai ragazzi che si sono resi disponibili per questo progetto, e alle loro famiglie, va un grande ringraziamento. È stato un modo per crescere e confrontarsi insieme ad un club a noi vicino»