È iniziata con due vittorie rotonde la stagione 2024/2025 della formazione cadetta della Fiorini Pesaro Rugby. La seconda squadra di kiwi giallorossi, fulcro del progetto under23, è composta da giocatori giovani, ancora in fase di formazione, affiancati da giocatori più esperti con alle spalle numerose presenze in prima squadra. Il campionato di serie C regionale ha visto la formazione pesarese esordire sul campo di Ascoli con una vittoria per 7-36, mentre domenica al Teknowool Rugby Park i kiwi hanno battuto Falconara per 43-21.
«Erano due partite alla nostra portata – è Alberto Galdelli, accompagnatore e vice allenatore, a fare il punto di questo inizio di stagione – Falconara ci ha messo un po’ più in difficoltà, la loro è una squadra che ha fatto un bellissimo percorso di crescita. È stata una partita in chiaroscuro. Siamo partiti bene e abbiamo segnato 2 mete nel giro di pochi minuti, ma poi è diminuita l’attenzione e ci siamo fatti recuperare da Falconara. Poi abbiamo nuovamente alzato l’asticella, dell’attenzione e del gioco, e abbiamo prodotto lo scarto finale. Falconara è una squadra tosta sui punti d’incontro, sono bravi a rallentare e a mettere le mani, la scorsa settimana abbiamo lavorato molto su questi aspetti e la squadra ha risposto molto bene, però questi cali di gioco e di tensione, non dovrebbero esserci. È un problema che abbiamo avuto anche nella prima partita, con Ascoli, abbiamo buttato via tanto».
Una squadra formata da giocatori giovani, di prospettiva, e giocatori più esperti che hanno militato in prima squadra; un mix che funziona? «La presenza di giocatori esperti è una cosa positiva, portano esperienza e i giocatori più giovani vedono in loro un esempio, li vogliono imitare. Per una squadra come la nostra avere qualche giocatore che ispira, come Campagnolo, Villarosa e Jaouhari, è molto positivo. Abbiamo avuto qualche gradito ritorno, Giovanni Cecconi, Enrico Tarini, Paolo Panzieri, Tommaso Ballarini, giocatori “storici” della prima squadra che sono un grande traino per i giovani. Abbiamo diversi giocatori di prospettiva che aiutati dagli allenatori e dai giocatori più esperti possono fare il salto di qualità. È un mix che funziona sia dal punto di vista del gioco che del gruppo. Stiamo cercando di ricreare un nuovo “zoccolo duro”, un gruppo di giovani che possa prendere le redini della squadra nei prossimi anni. Nel nostro sport questo passa da un gruppo importante, che va coltivato».
A livello tecnico, su cosa c’è ancora lavorare? «Facendo un confronto tra le due partite, con Falconara la mischia ha lavorato molto meglio, sia nelle fasi statiche, mischia chiusa e touche, che dal punto di vista del ritmo. La squadra ha preso un ritmo superiore e riusciamo a esprimere meglio il nostro gioco in continuità. Abbiamo avuto più tempo per provare e affinare il nostro gioco e si è visto. In negativo ci sono questi cali mentali che ci fanno concedere troppo spazio agli avversari. Dobbiamo continuare a lavorare sulla concretezza e la continuità del gioco».
Come proseguirà la stagione? «Domenica andremo a Macerata, sarà una partita fisica, tosta. Avremo anche qualche defezione, mancheranno alcuni dei giocatori più esperti, speriamo di sopperire con la freschezza dei più giovani. Poi arriverà a casa nostra l’Ancona, la squadra “principe” di questo girone. Una squadra ben strutturata che si è rinforzata ulteriormente. Ma noi non ci facciamo intimorire, giochiamo sempre per vincere».