Dopo undici settimane di lavoro alla Cittadella del Rugby di Parma, le Zebre Parma sono pronte ad aprire la stagione 2022/23 nel BKT United Rugby Championship, il prestigioso torneo internazionale che vede il meglio del rugby irlandese, gallese, scozzese, italiano e sudafricano competere in un girone unico composto da 16 club.
Sabato 17 settembre Sisi e compagni scenderanno in campo al Lanfranchi, ospitando gli Irlandesi del Leinster alle ore 14:00. Si tratterà del 17° incontro in gara ufficiale con i Dubliners, una sfida che sarà trasmessa in diretta streaming su Eurosport Player e Discovery+ con telecronaca di Antonio Raimondi e commento tecnico di Vittorio Munari.
A due giorni dal match con gli otto volte campioni della lega, il capo allenatore della franchigia ducale Fabio Roselli ha fatto il punto sulla pre-season, parlato della recente tournee di preparazione nel Regno Unito e presentato l’imminente partita contro Sexton e compagni.
Sei reduce dalla trasferta di otto giorni nel Regno Unito che ha visto le Zebre scendere in campo a Ealing per poi trasferirsi a Caridiff senza però disputare questa seconda sfida amichevole. Che trasferta è stata e che risposte hai avuto dalle Zebre che sono scese in campo? “La trasferta di Ealing e Cardiff è stata per noi molto importante, un’esperienza nuova, un momento che ci ha permesso di conoscerci meglio, staff e giocatori. Ha dato dei segnali, per quello che ci riguarda, molto positivi. È chiaro che ad Ealing abbiamo affrontato la partita nel secondo tempo in maniera completamente diversa rispetto al primo. Abbiamo avuto sei segnali ottimi nella prima frazione, relativamente alle caratteristiche che faranno un po’ parte della nuova identità delle Zebre Parma. Nella ripresa abbiamo voluto vedere più giocatori diversi in diverse posizioni, quindi fare un po’ di esperimenti, ma questo era necessario per conoscerci meglio”.
Una trasferta che ha comunque contribuito a cementare il legame dello spogliatoio che, quest’anno più che mai, ha conosciuto l’ingresso di tanti nuovi giocatori italiani e stranieri. A livello tecnico, come valuti la qualità della rosa a disposizione? “È una rosa che chiaramente perde un pochino di esperienza di livello internazionale, ma acquista tanta energia. Quindi in un percorso di ricostruzione dove vogliamo anche esplorare nuove situazioni, credo che questo aspetto possa dare un’accelerata. È chiaro che adesso abbiamo bisogno di dare a questi giocatori esperienze internazionali importanti, perché sono l’unico modo per poter progredire”.
A livello atletico invece, qual è il tuo giudizio sullo stato di forma delle Zebre dopo questa lunga pre-season iniziata lo scorso giugno? “Anche sotto il profilo della pre-season è stato un periodo molto importante dove abbiamo centrato bene gli obiettivi, sia fisici che tecnici. Abbiamo inserito sin da subito parti di lotta, parti tecniche, con la palla che per noi era importante. Avevamo inizialmente settato la pre-stagione per un inizio di campionato la settimana prossima, poi è stato anticipato a questo weekend, ma ci stiamo adattando e quindi direi che abbiamo fatto un ottimo lavoro”.
Quest’anno tante figure e responsabilità nuove nello staff, a partire da quello tecnico con quattro diversi allenatori che curano attacco, difesa, mischia e trequarti. Che ambiente di lavoro si è creato e quale grande beneficio ne può trarre la squadra? “L’ambiente è pieno di entusiasmo: è sereno, c’è eccitazione e non si vede l’ora di iniziare il campionato. Si lavora in modo ottimale. Il fatto di avere più allenatori, più risorse umane, ci permette di performare meglio per quelle che sono le nostre specificità, le nostre responsabilità. Inoltre, ci permette anche di preservare un po’ di quell’energia che ognuno di noi ha bisogno quando torna a casa, perché è lì dove dobbiamo in qualche modo ricaricarci”.
Che stagione sarà per i ragazzi e cosa chiedi in allenamento e in partita? “La stagione sarà complicata e il campionato sta diventando una competizione non solo di sviluppo, ma anche di grande qualità. La stagione sarà molto difficile, ma sarà un momento importante per verificare quanto siamo in grado di competere a questo livello. Quello che chiediamo ai ragazzi in allenamento e in partita è, in primis, di avere il carattere e la determinazione adeguata a questo livello. Lì è dove noi vogliamo dare dei segnali sempre più positivi. In secondo luogo, di saper apprendere anche velocemente quello che sono i nostri sistemi, i nostri principi di gioco e saperli applicare contro qualsiasi squadra”.
Quali sono invece gli obiettivi e le aspettative delle Zebre Parma per quest’anno? “Sono obiettivi e aspettative ambiziosi. Noi sappiamo che stiamo ricostruendo un percorso, ma vogliamo farlo il più velocemente possibile, dimostrando di poter competere e quindi di ottenere anche vittorie che magari in passato non sono arrivate. C’è ambizione da parte del nuovo gruppo. Abbiamo intrapreso questo percorso da poco, quindi cerchiamo di imprimergli un’accelerazione il prima possibile, consapevoli del fatto che quando ricostruisci qualcosa hai sempre bisogno di tempo”.
Qual è la filosofia di gioco che tu e gli altri allenatori volete trasmettere ai giocatori? “È una filosofia molto chiara, determinata, che ha alcuni punti di forza importanti nella conquista, un’area del gioco dove vogliamo diventare dominanti. Vogliamo saper impostare diversi tipi di gioco, provenienti da un sistema ben organizzato, utilizzando anche armi nuove in modo strategico e tattico più accurato, come il gioco al piede. Sarà importante raggiungere quella comprensione del gioco che ci permetta di valutare i rischi, compiendo di volta in volta la scelta più efficace in base ai diversi momenti della partita e ai diversi avversari che abbiamo di fronte”.
Sabato le Zebre apriranno la stagione al Lanfranchi ospitando gli otto volte campioni del torneo del Leinster. Come vi state preparando alla partita? “Nel migliore dei modi. Sappiamo che il Leinster è una delle squadre che più forti del panorama rugbistico per cultura, territorio e abilità. Averli subito a inizio stagione è un motivo in più per fare bene. Ci stiamo preparando molto bene, dentro e fuori dal campo. Abbiamo installato dei processi di analisi e di miglioramento importanti, stiamo avendo delle risposte altrettanto importanti e positive da parte dei ragazzi. È chiaro che sarà un inizio di fuoco, ma è quello che magari in questo momento abbiamo anche più bisogno”.
Che avversario sono gli Irlandesi e quali sono le aree del gioco su cui metterete il focus? “Vogliamo diventare forti nella battaglia aerea. In Italia forse, sia in passato che ancora oggi, non siamo riusciti a dimostrare di poter competere in questo aspetto. Con le Zebre quest’anno vorremmo diventasse un punto di forza della nostra squadra. Se dovesse piovere, avremo magari maggiori opportunità di esplorare quest’area. La conquista riguarderà sicuramente mischia e touche, ma anche per l’impatto che i nostri avanti avranno durante la partita. Sarà un momento determinante: la maggiore difficoltà sarà giocare dal primo all’ottantesimo minuto contro una squadra che è tra le più forti del panorama rugbistico. Ci stiamo preparando per questo, è chiaro che ancora una volta dei segnali positivi forti vogliamo darli sul profilo del carattere e della determinazione”.