dragoni contro lupiPrima uscita stagionale per il nuovo Avellino Rugby, dopo le prime tre settimane di preparazione, i biancoverdi, smaltiti i carichi di lavoro, hanno dimostrato di essere già in una discreta condizione fisica. Poco importa se alla fine, nei due tempi da trenta minuti e uno da venti, hanno prevalso gli amici del San Giorgio Rugby, i dragoni sanniti si sono imposti 24-10, siglando quattro mete di cui due trasformate, mentre gli irpini nè hanno realizzate due senza ricavare alcun punto dal calcio aggiuntivo. C’era bisogno di un test match, per vedere su cosa si deve ancora lavorare e per capire se l’amalgama tra i nuovi adepti e il resto della squadra sia a buon punto. Questi erano i riscontri che cercavano mister Caliano ed il direttore tecnico Bianco, che sicuramente avranno cercato le risposte ai loro quesiti, affrontando una squadra che seppur iscritta ad un torneo di serie C solo da questa stagione, vanta nel passato un curriculum di tutto rispetto, oltre che degli atleti in rosa che da anni circunavigano nelle squadre beneventane, guidati con maestria da una vecchia volpe del rugby sannita, quale mister Roberto Ricci, protagonista due anni orsono della trionfale cavalcata dell’Usr Benevento, il quale la traghettò dalla serie C alla serie B. Squadra solida, quindi quella sannita, che ha sfruttato al meglio la migliore arma a disposizione, vale a dire il pacchetto di mischia, molto più robusto e corpulento di quello irpino, che ha messo lo zampino in tutte e quattro le segnature. I lupi hanno giocato alla pari – nonostante le pesanti assenze degli uomini se vogliamo più rappresentativi, vale a dire Bob De Luca, l’eterno Pericolo che oggi ha spento le candeline, ed bomber Iandolo – al cospetto degli avversari, rimanendo in partita quasi fino all’ultima meta dei locali, marcata allo scadere degli ottanta minuti giocati, tenendo per lunghi tratti della gara il pallino del gioco, sfruttando il dinamismo dei 3/4 e le sortite di Fiore, sicuramente uomo del match, autore di innumerevoli placcaggi e di tante folate offensive, fallite forse per la troppa foga di entrare a tutti i costi. Incoraggianti le prove, dei nuovi innesti, vale a dire Ernesto Petruzziello e Virginio Gaita che già avevano assaggiato il rettangolo di gioco nella tournèe svizzera, il primo, il kun come lo chiamano i compagni di squadra, per la somiglianza al protagonista di un vecchio fumetto giapponese, ha svolto con diligenza per l’intera durata dell’incontro, il delicato ruolo di tallonatore, il secondo – battezzato il panda, per le gote ed il sorriso, simili al simpatico mammifero asiatico – schierato nel ruolo di ala, si è tolto la soddisfazione di siglare anche una meta (la seconda) , assente l’altro partecipante alla spedizione d’oltralpe, Ivan Iannaccone, anche gli altri nuovi se la sono cavata egregiamente, Pierluigi Balletta, Iron Man, come lo definiscono simpaticamente i colleghi ovali, ha dimostrato che dalla sua esperienza biennale nell’Under 20 dei Cavalieri Prato, l’intero gruppo ne trarrà sicuramente giovamento, decisa e coraggiosa la sua prestazione in seconda linea, prima di gettare la spugna per una botta rimediata alla caviglia, così come i ragazzi terrribili ancora minorenni, come Alessio Raosa che ha giocato all’ala buona parte del secondo e l’intero ultimo quarto di gara, difendendo con ordine non rinunciando affatto ad effettuare qualche scorribanda, e Claudio Simeone, ultimo arrivato nel clan avellinese, già facente parte nell’Under 16 di tre anni orsono, con soli tre allennamenti sulle spalle più due sedute in palestra ha dimostrato coraggio da vendere, disputando buona parte del match nel ruolo di flanker. Anche quelli della vecchia guardia, hanno dimostrato una discreto stato di forma, i vari Vietri, Sellitto, Ruggiero il recuperato Antonio De Mattia (solo tre presenze nella passata stagione) insieme al fratello Gerardo, la pulce  Vincenzo Gaita, autore della prima meta, così come Barbarisi, oggi per la prima volta con la fascia sul braccio, per vestire i ruoli di capitano, potrebbe essere lui l’erede di Pericolo, ma è ancora presto per prendere una decisione definitiva. I due tecnici a fine partita hanno parlato a lungo alla squadra, spiegando ciò che è filato liscio, soffermandosi molto sulle cose che non sono andate per il verso giusto, mercoledì alla ripresa degli allenamenti, dopo la visione del filmato dell’incontro, sicuramente se ne riparlerà. Venti gli uomini arruolati per la prima fatica stagionale, questo il XV iniziale: Barbarisi e Console in prima linea come piloni, con Petruzziello tallonatore, seconde linee Balletta e Sellitto, le terze sono Simeone e G. De Mattia i due flanker con Fiore al centro, in mediana si accomodano Vc. Gaita per la mischia ed Urciuoli all’apertura, Miele il primo centro, Vietri il secondo, Ruggiero e VG. Gaita le ali e A. De Mattia l’estremo. Drop d’inizio alle 14:45, si è giocato sotto un timido sole, disturbato da qualche folata di vento, davanti a circa duecento spettatori. Avellino impacciato nei primi minuti, nè approfittano i padroni di casa che bucano già al 4′ quando da un’azione insistita della mischia, si apre una voragine in prossimità dei pali sfruttata al meglio dagli avanti di casa, compresa anche di calcio aggiuntivo, 7-0! La reazione dei lupi, non tarda ad arrivare, dopo una serie di pick and go, provati dagli uomini più pesanti, al 10′ è il mediano di mischia Vc. Gaita che finta il passaggio, notando uno spazio sulla dx, la fuga della pulce non trova opposizioni decise da parte della difesa di casa, quindi vola a tuffarsi in meta, troppo distante e angolata perchè A. De Mattia, incaricato della trasformazione riesca a centrare i pali, 7-5! La marcatura, galvanizza gli irpini scoraggiando i gialloblu locali, si gioca per una decina di minuti nei cinque metri avversari, senza però che nessun biancoverde riesca a varcare la fatidica linea bianca, davvero un peccato! Passata la paura, riuscendo ad uscire indenni dagli attacchi dei lupi, i dragoni si riaffacciano nei ventidue ospiti, affidandosi ai calci al piede dell’ex di turno, Francesco Messina – una decina di presenza con qualche segnatura, nella seconda stagione ovale avellinese, anno 2003/04 – siamo al minuto 25, quando i sanniti ricorrono alla potenza della mischia, calcio piazzato ad una quindicina di metri, gli energumeni in gialloblu alzano la voce, l’opposizione irpina non è impeccabile, e la seconda meta è servita, anche questa vicino ai pali, altri due punti in cascina che aggiunti ai cinque portano i sanniti sul 14-5! Avellino, non ci sta, organizza prontamente una nuova offensiva, è il petisso Miele che si porta l’ovale avanti col piede, fermato in prossimita dei cinque metri, guadagnando un calcio di punizione per un tenuto a terra dell’avversario, pallone prontamente smistato per Urciuoli che si allarga sulla sx, scorgendo l’inserimento di Vg. Gaita,  che arriva di gran carriera superando di forza l’ultimo ostacolo tra lui e la sua prima meta in carriera, ancora troppo distante la posizione, per il destro di A. De Mattia, si va al riposo sul 14-10! Il secondo tempo, inizia con Console&soci ancora all’attacco, al 6′ la meta sembra cosa fatta, dopo un piazzato battuto velocemente dall’onnipresente Miele, sembra pronto a marcare, ma l’arbitro ferma il gioco facendo ripartire l’azione qualche metro più dietro, dando la possibilità alla difesa di rischierarsi. Inizia la girandola delle sostituzioni, al 12′ Raosa fa rifiatare Vg. Gaita, due minuti dopo è la roccia Spiniello che passa in prima linea al posto di Console, quindi S. Lombardi in seconda al posto di Balletta. Al 21′ manco a dirlo, il San Giorgio, grazie ancora alla solidità della mischia, crea un nuovo scompiglio alla difesa ospite, l’azione si sposta verso il versante sx, dove c’è superiorità numerica sicchè le mete diventano tre, il calcio da due questa volta non centra i pali, 19-10. Sostituzione temporanea per Miele, colpito alla testa, mister Caliano sveste la tuta e lo sostituisce, passando ad estremo, spostando A. De Mattia al primo centro, qualche minuto dopo il petisso rientrerà all’ala al posto di Ruggiero. Inizia l’ultimo parte dell’incontro, culminata dagli ultimi venti minuti di gioco, entra in campo anche il sempreverde Mernone, che prende il posto di Simeone. Continuano gli attacchi degli uomini in verde, che generosamente cercano di trovare una meta per recuperare l’incontro, ma il forcing offensivo non sempre viene condotto in maniera lucida, favorendo quasi sempre il recupero della retroguardia di casa, che allo scadere con la solita mischia, questa volta sul lato dx, trovano anche la quarta segnatura, anche questa non realizzata. La prima uscita stagionale dell’Avellino Rugby, si chiude quindi con una sconfitta, dove però si può tranquillamente dire che la truppa del duo Caliano&Bianco può uscirne a testa alta. La prossima settimana, potrebbe essere decisiva per l’incontro definitivo tra la giunta Foti e la società irpina, riguardante la convenzione per disputare le gare casalinghe al Parco Manganelli di Largo Santo Spirito, il quale aspetta, come richiesto, anche la modifica del calendario, da parte del Comitato campano, che non dovrebbe tardare ad arrivare.
La Formazione
15 A. De Mattia 14 Ruggiero (28′ s.t. Miele) 13 Vietri 12 Miele (22’s.t. Caliano) 11 Vg.Gaita (12’s.t. Raosa) 10 Urciuoli 9 Vc. Gaita 8 Fiore 7 G. De Mattia 6 Simeone (1’t.t. Mernone) 5 Sellitto 4 Balletta (14’s.t. S. Lombardi) 3 Console 2 Petruzziello 1Barbarisi (12’s.t. Spiniello). (Roar)