Uno spettacolo. Qualcosa da ricordare per molto tempo. Forse poche cose valgono quanto lo stupore di un bambino di fronte ad una grande emozione. È quella che hanno vissuto gli under 11 dell’Imperia Rugby invitati, unici italiani assieme al Recco, alla prestigiosa rassegna di minirugby di Monaco, in occasione della festa patronale di Santa Devota. La Federazione monegasca ha fatto le cose in grande, occupando la pelouse del Louis II, là dove si esibiscono i calciatori dell’AFC Monaco e i grandi dell’atletica. Una realtà che i piccoli amici di Imperia hanno apprezzato immediatamente, abituati a piccoli campi di periferia. “Sarà un campo come un altro”. No. L’erba, vera e brillante, al quarto piano…le sale per i riscaldamenti, i grandi spogliatoi, l’organizzazione perfetta sotto l’egida di SAS la Principessa Charlotte. Ovviamente Emanuele Mori coach dei ragazzini di Imperia e tutto il gruppo di lavoro con i genitori sono molto soddisfatti. Importante anche l’esperienza internazionale, con il confronto tra squadre francesi, monegasche, italiane, svizzere e belghe. Un’apertura mentale che è poi quella che intende promuovere il rugby a livello educativo. Infatti conta la vicenda, la vita vissuta e non il risultato. E ancor più oggi, quando di rugby si parla di più e tutti diventano coach della nazionale suggerendo chissà quali cambiamenti per le prossime partite del Sei Nazioni. I bambini protagonisti sono quelli del 2002/2003: Adisu Musso, Alice Mori, Paolo Campanini, Simone Mussio, Fabio Clemente, Sira Seeberger, Andrea Ardoino, Leonardo Abbo, Enrico Antony Riano, Lorenzo Binelli e la new british entry Joshua Lipski.
Lugi Ardoino – Ufficio Stampa