Durante queste lunghe giornate, vi proponiamo di giocare con noi, ad immaginare, come e con chi, si potrebbe schierare in campo, la Nazionale di Rugby Union (15 giocatori), in una fantasiosa situazione di cambio codice, (Rugby League, 13 giocatori).
Noi di NPR la abbiamo immaginata cosi.

FORWARDS
PILONI n.8, 10: I piloni nel Rugby League, sono atleti di ottima condizione aerobica, buoni “skills set” di base e grande fisicità. In media: portano 15 palloni a partita, si aggirano attorno i 30 placcaggi e giocano 50 minuti la coppia di titolari, 30 la coppia di “interchanges” dalla panchina, il cambio viene fatto alla metà del primo tempo; poi in base all’andamento della gara e a diverse valutazioni tattiche, si decide se continuare con gli “interchanges” o ritornare al “line up” iniziale, sovente dopo la prima ora di gioco, si ricambia in ogni caso, per ritrovare energie, forze fresche e cercare di concludere la partita in crescendo.
Il numero di cambi è diverso in rapporto al livello; 8 nei professionisti, 9 tra i semi professionisti, 10 negli amatori, ogni giocatore può uscire e entrare quante volte vuole, entro il numero di cambi consentiti, in panchina siedono solo 4 giocatori.


SCEGLIAMO: Federico Ruzza, alto e predisposto al riciclo di palla, un ottimo mix per questo ruolo, per difendere queste caratteristiche, servono piloni fisicamente simili e con ottima tecnica nel “wrestling”.
Sergio Parisse: Stesso discorso di Ruzza, ma con più “handling skills” e visione di gioco, sarebbe potuto essere un grandissimo interprete anche in questo codice di Rugby.
Mirko Amenta, Maxime Mbandà: Simili stili di gioco, grandi placcatori e vogliosi di portare la palla, entrambi con buone capacità nella gestione dell’ovale, “subs” ideali.

TALLONATORE n.9: il tallonatore nel Rugby League, gioca nel corridoio centrale del campo, insieme ai due Piloni e il Lock (n.13), in difesa deve essere un grande placcatore, mentre in attacco si avvicina molto alla figura del mediano di mischia del Rugby Union. In media, placca 35 volte a partita e viene cambiato a fine primo tempo.

SCEGLIAMO: Difficile, sicuramente la figura più adatta che balza subito alla memoria per questo ruolo è Alessandro Troncon, mediano guerriero di una delle più grandi Nazionali Union della nostra storia, presente in attacco ma solido in difesa.
Billy Ngawini: Di azzurro ha solo qualche presenza nella Nazionale Seven, ma l’Australiano di origini Maori, ha incantato nel nostro campionato di Eccellenza per diversi anni, dopo essersi formato da giovanissimo, come numero 9, per i “Cantebury Bulldogs”, “Doggos”, di Sydney, tra i Campionati di Nrl e Intrust Cup.

SECONDE LINEE n.11, 12: giocano su i due corridoi laterali, in prossimità del canale centrale, uno dei ruoli più eclettici di questo sport, devono avere un po’ di caratteristiche di ogni altro ruolo, più una grande predisposizione al placcaggio, rimanendo solitamente tutti gli 80 minuti in campo, hanno la media placcaggi più alta. In media: parlando di buoni livelli, dai 35 placaggi in sù, 15 carries, 5\6 offload, a partita.

SCEGLIAMO: Giovanbattista Venditti: Giocatore esplosivo, dinamico e a cui piace il contatto, fisicamente perfetto per il ruolo.
Dennis Maistorovjc: Solido, aggressivo, giocatore potente, duttile, che per necessità potrebbe spostarsi anche in mezzo al campo.

LOCK n.13: Negli ultimi 15, 20 anni questo ruolo è cambiato radicalmente, se a inizio secolo si preferiva un gran placcatore, ma con grandi caratteristiche tecniche di impostazione, ora, con lo svilupparsi del contatto fisico, si predilige un terzo pilone nella maggior parte dei casi. Rimangono però ancora, degli allenatori che non si privano di tecnica in una zona cosi nevralgica del campo; La numero 13 è la maglia più ambita dai ragazzini Australiani, essendo la più sfoggiata nei parchi. In media, più o meno le, stesse cifre delle seconde linee, in aggiunta, qualche passaggio in più.

SCEGLIAMO: Oliviero Fabiani, il tallonatore laziale è abituato di indole al lavoro sporco, ma ha dimostrato agilità e grande confidenza con il pallone, inoltre la mole non spropositata, gli permetterebbe di essere un “80 minutes middle player”, asso nella manica che ogni Head Coach nel Rugby League ha piacere ad avere.

BACKS
HALVES n.6\7: Sono i due mediani di apertura ma giocano ognuno nel proprio corridoio laterale, è la figura più simile al ruolo di “numero 10” del Rugby Union, paragonando gli alti livelli. Paradossalmente, nel Rugby 13, sono leggermente inferiori fisicamente rispetto ai moderni “fly-half” delle formazioni a 15, questo perché avendo più spazio, gli si chiede di tenere di più la palla in mano, per sfruttare al meglio la loro velocità e agilità. In media, un discreto numero di placcaggi, essendo loro praticamente sempre lo“spot” da attaccare delle squadre avversarie, per andare a vincere il contatto e giocare un “play the ball” veloce, non facilmente raggiungibili perché in difesa schierati sovente all’interno delle ali; In media, 15 placcaggi, 30 passaggi, punti al piede, conto in banca sorridente.

SCEGLIAMO: Marcello Violi, armonioso talento naturale, leadership e umiltà da top player, con la sua tecnica, malizia e dieci metri di spazio per attaccare la difesa e inventare, non temiamo ad immaginarcelo titolare in Super League (massimo Campionato Inglese).
Jacopo Zucconi: Chi bazzica l’ambiente da abbastanza tempo, si è strofinato almeno una volta gli occhi guardandolo giocare, un talento indiscutibile, “playmaker” completo, aggressivo in difesa, sovente gode a cercare e trovare la conclusione usando il piede; nel codice a 13, se un portatore di palla viene placcato nella propria area di meta, si procede a un “drop off o out”, ritornando così il possesso agli avversari, formula perfetta, per un giocatore calcisticamente dotato che potrebbe sbizzarrirsi con soluzioni differenti, permettendo ai compagni, di giocare più “set” in”red zone” (gli ultimi 20 metri a ridosso dell’area di meta), situazione estenuante nell’economia energetica di ogni difesa. Su 80 minuti “super” remunerativa per l’attacco. (Ricordiamo che la difesa dopo ogni placcaggio deve correre a 10 m. di distanza).
Craig Gower: Esempio più limpido di giocatore ambivalente, lo ricordiamo per qualche presenza con gli Azzurri al Sei Nazioni, in Australia ha giocato ai massimi livelli di Rugby League: (NRL, STATE OF ORIGINS e Nazionale Australiana).

CENTRI n.3,4: Riconducibili ai “numeri 13” del Rugby XV, solitamente o molto potenti o molto veloci. In media 12\20 “carries” stesse cifre per i placcaggi.

SCEGLIAMO: Luca Morisi e Michele Campagnaro, coppia di esperienza Internazionale, giocatori maturi, solidi, pragmatici, sbagliano poco, aspetto fondamentale nel Rugby League, dove ricordiamo, per segnare si hanno solo 6 tentativi.

ALI n.2,5: Le ali sono un ruolo molto delicato, in qualche maniera ricordano il portiere nel mondo del calcio, hanno pochissime occasioni per farsi trovare pronte e spesso sono fondamentali, grazie a pochi difficili interventi.
È tattica diffusa, ultimato il “set” nella propria metà campo (“Yardage”), testare il triangolo arretrato avversario (le due ali più l’estremo), calciando la palla in una maniera particolare, che in gergo si chiama “bomb kick” o “pipe kick”, colpito nella parte centrale della pancia, il pallone assume uno “spin” ordinato, che cadendo, diventa pesante, veloce e assume una traiettoria di caduta verticale, catturarlo a 2\3 metri d’altezza, con la pressione difensiva, è materiale tossico; In media, 5 placcaggi, 10 “carries”.

SCEGLIAMO: Angelo Esposito, ala classica per il Rugby League, alto, ideale per catturare e segnare i “cross kick” in bandierina. (”Grounding the cross kick”).
David Odiete: Giocatore completo, tecnico, elegante, che si presta a qualunque ruolo tra i Backs.

ESTREMO: Rispetto al codice XV, ha molte meno responsabilità nell’uso del piede per i calci di spostamento, avendo più spazio per ripartire, gli viene richiesta più agilità.

SCEGLIAMO: Matteo Minozzi, giovane, agile, il numero 15 della squadra FIR si presterebbe bene al nostro scenario fantasioso.
E Voi? Secondo le indicazioni che vi abbiamo fornito? Chi vedreste bene?

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Di Gioele Celerino