Lions (Amaranto Livorno, sponsorizzato LundaX) da una parte, Lions (Alto Lazio) dall’altra: l’inedita sfida tra i labronici e i viterbesi in programma in questa ultima domenica del mese di ottobre, alle 14:30 sul prato dell’‘Emo Priami’ (arbitro Federico Salvadori di Firenze) oppone due formazioni con lo stesso nome. Il match è valido per la terza giornata del campionato di rugby di serie B, girone 4, il raggruppamento del centro Italia. Si preannuncia una bella gara, intensa ed equilibrata. Prevedibile sugli spalti del campo di Stagno il pubblico delle grandi occasioni (ingresso al solito gratuito). Coloro che non potranno assistere al match, potranno comunque viverne le emozioni ascoltando la radiocronaca (il via alle 14:25) sull’emittente web www.radionuonuovanetwork.com.

PERCHE’ I LIVORNESI SI CHIAMANO ‘LIONS’. Differenti i motivi per i quali le due (giovani) società sono state battezzate ‘Lions’. Per la realtà livornese (nata ufficialmente nel 2000; prima squadra attiva dal 2007) con il nome ‘Lions’ si è scelto di rifarsi alle tradizioni dell’importante formazione britannica (quella dei British and Irish Lions) costituitasi nel 1888: si tratta di quella selezione internazionale di rugby espressione di ben quattro Federazioni (quella inglese, quella scozzese, quella gallese e quella irlandese). Con ‘Lions’, la compagine labronica ha avuto l’ambizione di prendere a modello un club aperto a tutti quanti: possono diventare protagonisti della prestigiosissima selezione britannica atleti di ben quattro nazioni.

PERCHE’ I VITERBESI SI CHIAMANO ‘LIONS’. La squadra senior dei Lions Alto Lazio è solo al suo quarto anno di attività (in precedenza si era sviluppata a livello giovanile) ed è stata fondata con lo scopo di unire le varie realtà della provincia di Viterbo. I punti di riferimento sono in particolare Viterbo e Civita Castellana, le due città nelle quali si giocano in alternanza le gare casalinghe. Il nome ‘Lions’ deriva dall’animale simbolo del territorio: un leone (peraltro appoggiato ad una palma) campeggia nella bandiera araldica della provincia viterbese.

TEDESCHI AL RIENTRO. Il valido flanker classe 2004 amaranto Giulio Tedeschi torna a disposizione dopo l’espulsione rimediata nella penultima uscita del campionato scorso (e la conseguente squalifica, scontata anche nella prima fase dell’annata in corso). Più in generale, rispetto alla gara disputata domenica scorsa a San Benedetto, quando ha potuto presentare a referto solo 17 elementi, l’allenatore Giacomo Bernini può contare su importanti rientri. La formazione labronica attualmente è settima con 4 punti all’attivo (successo con l’UR Firenze cadetto e sconfitta a San Benedetto; nessun bonus conquistato nelle due gare) ed è consapevole che in questa stagione, in questo campionato composto solo da dieci formazioni, il mirino deve essere puntato, in primis, sul traguardo salvezza. Per centrare il traguardo diretto, senza la lotteria dei playout, si dovranno tenere alle spalle almeno due concorrenti. Giocando al massimo delle proprie possibilità, sfruttando con cinismo le occasioni propizie e mostrando concretezza in fase difensiva, gli amaranto possono cogliere contro i Lions Alto Lazio un buon risultato. Servirà anche tanta pazienza e servirà gestire con oculatezza anche le fasi più complicate. Un duro esame di maturità per i tanti giovani e giovanissimi entrati stabilmente nel giro della prima squadra.

IL MIGLIOR PIAZZAMENTO. Tra le formazioni impegnate in questo girone 4, quella dei Lions Alto Lazio è quella che, nella scorsa stagione, ha colto il piazzamento migliore. La formazione viterbese, da vera ‘matricola terribile’, ha chiuso il suo raggruppamento (quello del sud Italia) al quarto posto (nella scorsa stagione ciascun girone territoriale era composti da 12 squadre). I laziali hanno i mezzi per togliersi importanti soddisfazioni anche nel campionato in corso e addirittura, a giudicare dai risultati delle prime due giornate, per lottare per la prima piazza, l’unica che consegnerà il salto in A2. Nelle prime due giornate, hanno perso in volata, con una sola lunghezza di ritardo, 24-23, a Colle val d’Elsa, in trasferta contro il CUS Siena, ed hanno vinto nettamente, 65-17, in casa con il Gubbio. I Lions Alto Lazio sono quarti con sei punti all’attivo. Per la LundaX Lions Amaranto importante saranno tutte le componenti: anche il pubblico deve fare la sua parte. La squadra ha una sua precisa identità, visto che è composta, pressochè in modo esclusivo, da giocatori rugbisticamente nati e cresciuti nel florido vivaio. Non manca agli atleti di Bernini – tutti realmente dilettanti – un forte attaccamento ai colori sociali.